In provincia di Macerata, una piccola cantina che produce grandi vini
L'agricoltura come riscatto. Il vino come ringraziamento per i doni ricevuti. Sono passati ormai cinquant'anni da quando i Marchionni, lasciata la loro terra, sono giunti a Castelraimondo (Mc) in cerca di fortuna. Approdati in un territorio dove le vigne crescono sotto lo sguardo dell'Appennino, questa famiglia ha deciso di giocarsi qui, la chance di una vita migliore. È il 1998, quando Fabio, neolaureato in Enologia e reduce da una esperienza di produzione vinicola e di commercio in una enoteca in Germania, imbottiglia la prima annata di Verdicchio di Matelica, affiancato dai genitori, insostituibili, e dalla moglie Silvia, che si divide tra la campagna e le figlie, Elena e Serena.
Il vigneto è parte di un più ampio sistema ecologico autosufficiente e equilibrato. Un sistema composto anche da leguminose ed erbaio da sovescio, come la veccia villosa, il favino e il pisello. Il terreno è nutrito esclusivamente di concime organico, riducendo al minimo l’utilizzo del rame. Di fatto qui si opera in regime Bio da sempre, e dal 1995 è anche certificato. Il vino che ha dato fama alla cantina è il Verdicchio di Matelica Collestefano, scoperto e premiato da Papillon tra i prestigiosi TopHundred.
Il capolavoro assaggiato in questi giorni è il Collestefano Verdicchio di Matelica Spumante Extra Brut 2012. Giallo paglierino brillante con riflessi oro, al naso è intenso, con note di agrumi, sentori di frutta gialla, grande complessità, mentre al palato è fresco e sapido, equilibrato, di lunghissima persistenza. A occhi chiusi fa tremare i grandi d'Oltralpe. Si abbina a carni bianchi e piatti di pesce. Gioiello d'Italia!