Degustazione meditata di alcuni spumanti dell’Enoteca di Golosaria Monferrato che più sono stati apprezzati

Erano un centinaio le etichette di bollicine presenti quest’anno al castello di Casale Monferrato. E subito dopo, abbiamo chiesto ai sommelier che facevano il servizio, quali etichette avessero attirato l’attenzione dei visitatori. Ne è venuto fuori un campionario curioso che vi riproponiamo per questa estate, essendo quello delle bollicine di Golosaria un viaggio fra Nord e Sud. Pronti, via!

Cominciamo da una grande bollicina valdostana: lo Spumante Extra Dry Blanc "Fripon” della Cave Mont Blanc di Morgex (Ao). Da uve prié blanc, ha colore paglierino scarico con una bolla ricca fin dal primo sguardo. Al naso è floreale e minerale allo stesso tempo, in bocca è diretto con un residuo dolce sul finale che si fonde bene con il sorso ricco e avvolgente.
“Blanc Fripon” copia.jpgSempre in tema di autoctoni segnaliamo lo Spumante Extra Dry Trebbiano Verde “Calice” di Tenuta Le Quinte di Monte Compatri (Rm). Di colore paglierino, al naso si impongono le note tostate ma in bocca si presenta fresco, cremoso, equilibrato.
Le Quinte copia.jpgLo Spumante Brut di La Cedraia di Novi Ligure (Al) è invece una bella interpretazione della spumantistica da uve cortese: di colore paglierino con sfumature che tendono al grigio, ha naso verde, di erbe aromatiche. In bocca è avvolgente sferzato da un'acidità marcata.
la cedraia copia.jpgIl pecorino è invece l'uva alla base dello Spumante Metodo Classico Millesimato “Mida” 2019. Di colore tra il rosa e l'arancio, al naso la nota fumé lascia spazio alle erbe aromatiche e alla frutta sotto spirito con una parte di polvere da sparo che si riflette in bocca, in un sorso decisamente secco, tagliente.
mida2 copia.jpgLo Spumante Brut Bio “Palmares” di Gorghi Tondi di Mazara del Vallo (TP), da uve grillo, può contare su profumi intriganti che mescolano sapientemente mela verde, lavanda e la caratteristica nota agrumata. In bocca è ricco, equilibrato.
“Palmares” di Gorghi Tondi copia.jpgSempre in Sicilia Baglio del Cristo di Campobello di Campobello di Licata (Ag) da uve grillo in purezza ottiene un Metodo Classico Extra Brut che assaggiato nell'annata 2019 si presenta di colore paglierino tendente all’oro. Ha naso molto elegante, con profumi di liquirizia ed erba bagnata. In bocca è fine, elegante, con misurata acidità che si inserisce alla perfezione in un sorso rotondo e armonico.
Baglio del Cristo copia.jpgLa Cantina Sant'Evasio di Nizza Monferrato (At) a partire da uve arneis produce lo Spumante Brut “DueBolle”. Di colore oro ha naso immediatamente speziato, delicato, con la dolcezza dei fiori. Il sorso è pregnante, accompagnato però da una nota dolce che permane a lungo in bocca.
santevasio-due bolle copia.jpgLo Spumante Metodo Classico Brut “Kamì" di Calafé di Prata di Principato Ultra (Av), da uva fiano e greco, si presenta di colore oro, al naso c'è la frutta matura e una nota di liquore Strega, mentre in bocca l'acidità deve ancora trovare la sua composizione.
kami.jpgEugenio Collavini di Corno di Rosazzo (Ud) è un caposaldo della viticoltura friulana e anche nella spumantistica riesce a proporre un'etichetta di valore: la Ribolla Gialla Dosaggio Zero 2018 si presenta nel bicchiere con un bel colore oro, il naso floreale (camomilla) percorso da una vena minerale, gessosa, che risulta molto elegante. In bocca è pieno, la bolla finissima, accompagnata da un'acidità diretta, che allunga per via retrolfattiva quella piacevolezza floreale percepita al naso.
Collavini copia.jpgPassiamo poi a quelli che tecnicamente corrispondono a blanc de noirs. Poderi Moretti di Monteu Roero (Cn), da uve nebbiolo, produce il Metodo Classico Extra Brut "Novelle": ha naso gessoso con una speziatura di erbe aromatiche. In bocca la bolla è ricca e avvolgente, su un corpo che però non ha la struttura che ci si aspetterebbe, con un tannino solo lievemente accennato.
Poderi Moretti - novelle copia.jpgLa Cantina Medici Ermete & figli di Gaida di Reggio Emilia (Re) può vantare un'etichetta molto interessante: il Lambrusco Reggiano Metodo Classico Brut Rosé “Unique” 2021 si presenta nel bicchiere di un colore rosa tenue con sfumature arancio. Il naso immediatamente ematico lascia pian piano uscire i piccoli frutti. in bocca si esprime al massimo: è esuberante, ricco, profondo nella sua caratteristica acidità.
Medici Ermete copia.jpgSempre in tema blanc de noirs, questa volta però ecumenici perché da pinot nero, merita un applauso l’Oltrepò Pavese MC Pinot Nero Brut Talento 2020 di La Piotta di Montalto Pavese (Pv). Di colore giallo paglierino tendente all'oro, ha naso molto gradevole con un concerto di frutta e spezie e una sapidità che si percepisce già alla prima olfazione. In bocca è cremoso, avvolgente, perfettamente equilibrato con un finale quasi dolce, molto gradevole.
la piotta copia.jpgSempre da uve pinot nero l'Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Brut “Classese” 2016 di Quaquarini di Canneto Pavese (Pv). Di colore oro, spicca per il naso di frutta matura e miele. In bocca è pieno, secco, con una spada acida che si fa sentire.
Quaquarini copia.jpgMolto buono anche lo Spumante Metodo Classico Brut Rosè De Noir “Tenuta Santa Chiara” di Ferraris Agricola di Castagnole Monferrato (At). Dal bel colore buccia di cipolla, al naso è molto delicato, ravvivato però da una nota minerale. In bocca è cremoso, avvolgente con una sapidità che ci ricollega a quella stessa mineralità che emergeva al naso.
tenuta santa chiara-rose de noir copia.jpgChiudiamo con una denominazione capace di far scuola nell'ambito del metodo classico: l'Alta Langa. Due i campioni da citare: l'Alta Langa Brut “Enrico Cerutti” 2020 di Cascina Cerutti di Cassinasco (At) e l'Alta Langa di Cà de Lion di Canelli (At).
Il primo, decisamente superbo tanto da portarci ad avere altre attenzioni a questa cantina che quest’anno ci ha colpito con vari vini, si presenta di colore paglierino, ha naso immediatamente fumé per poi lasciar spazio alle note verdi e all'incenso. Interessante sempre al naso la nota di idrocarburo che ci racconta un'evoluzione tutta da esplorare. In bocca è secco, di buona acidità, perfettamente equilibrato.
Alta Langa Brut “Enrico Cerutti” copia.jpgIl secondo invece ha un naso decisamente più fruttato che quasi evoca le prugne ramassin. Anche in bocca vale, per la pienezza del sorso e la bolla fine e persistente.
Alta Langa di Cà de Lion copia.jpg
BUONA ESTATE!

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