Continuano le degustazioni nei nostri uffici di Alessandria, ecco gli esiti dei nostri ultimi assaggi

Da Verona dove siamo stati per la prima edizione di Sol2Expo, già si respira l’aria di Vinitaly, che andrà in scena dal 6 al 9 aprile, con la preview, il 4 e 5 aprile di Vinitaly and the city. E nel frattempo noi proseguiamo a ritmo serrato le nostre degustazioni negli uffici di Alessandria. Alcune le avrete lette o le leggerete su IlGusto.it dove ogni martedì esce la recensione di un produttore a firma di Paolo Massobrio, altre le riportiamo qui.
E chi sarà la cantina che ci porterà il vino Top Hundred di Golosaria? È presto per saperlo, ma le idee si stanno già schiarendo, dopo mesi di assaggi e di anteprime.
A proposito, fra una settimana, a Torino, ci sarà l’Alta Langa. Wow!

AZIENDA AGRICOLA LA GIOIA - Ovada (Al)

Un’azienda storica (almeno per il Golosario) nel territorio dell’Ovada, guidata dalla famiglia Malaspina, che già abbiamo avuto modo di apprezzare vent’anni fa quando l’allora Dolcetto di Ovada SoleDentro fu Top Hundred. Oggi l'Ovada "SoleDentro" 2023 si dimostra ancora una volta un Dolcetto che esprime tutta la ricchezza della frutta, con un colore intenso e un profilo aromatico ghiotto che evoca la confettura. In bocca è pieno e rotondo, con una piacevole tannicità. L'annata 2022 presenta un naso più speziato e un'acidità forse meno integrata. Ma sempre piacevolissimo.
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AZ. AGR. BOTTAZZA - Casale Monferrato (Al)

È un’azienda agricola a tutto tondo quella che Giorgio, Roberto e Marco portano avanti nel Monferrato Casalese proseguendo l’attività avviata dai fratelli Piero e Renzo Leporati. Un allevamento di 80 bovini di razza Piemontese e 90/100 ettari di terreno di cui 50 lavorati a seminativo per la produzione di fieno e mais per gli animali e 40 a vigneto per la coltivazione di vitigni autoctoni, da cui nascono chicche come la Barbera, la Bonarda, il Cortese, il Freisa e il Grignolino.
Il Grignolino del Monferrato Casalese “Sanvas” 2023 si distingue per un naso fine con sentori di frutta candita. In bocca è tannico ma rotondo, offrendo un'interpretazione equilibrata e piacevole di questo vitigno. La Barbera del Monferrato “Rubia” 2022 si apre al naso con note di ortica, amarena e mandorla. In bocca si percepisce un’acidità presente ma non pienamente integrata, accompagnata da una leggera vena amaricante. Il Monferrato Nebbiolo 2021 si presenta con un colore rubino e un’unghia che vira verso il granato, preludio a un bouquet floreale, delineando un profilo olfattivo elegante e delicato.
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CASCINA RAINERO - Mongardino (At)

Il giovane Stefano Tucci ha dalla sua il coraggio e la voglia di sperimentare, tra uso della barrique e macerati. Per farsi le ossa sul campo ci vuole molto coraggio, un pizzico di follia e una base solida da cui partire. Lui la sua casa base ce l’ha in un vino, la Barbera d'Asti che anche nell’annata 2022 si presenta notevole sotto diversi punti di vista. Ha un colore tendente al viola e un naso intenso con note di viola, mora e incenso. In bocca è pieno, con un'acidità pregnante che invita bere (e ri-bere). Un incoraggiamento per le altre due etichette realizzate con uno stile anarcoide sul filone del “naturale”, che meritano un plauso anche solo per i nomi: il Vino Rosso "Ti meriti un amore che ti voglia spettinata" e "Non T’amo Se Non Perché T’amo". Nel 2022 la Barbera d’Asti “La Malandrina” 2020 fu Top Hundred.
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CASCINA SAN GIOVANNI - Calamandrana (At)

La storia di Cascina San Giovanni è quella tipica di molte aziende del Piemonte che hanno messo radici nell’Ottocento per poi svilupparsi negli ultimi decenni. Dal 2001 infatti questa realtà ha iniziato la produzione di vino che oggi si è strutturata su una serie di etichette di valore. E sarà ottimo il Cortese dell'Alto Monferrato 2022: colore paglierino e un naso intenso con note floreali e fieno. In bocca è morbido e setoso, con una mineralità che si percepisce nel finale. La Barbera d'Asti 2022 è grande, con un naso pulito e intenso, dove le note di frutta rossa sono accompagnate da un tocco balsamico. In bocca è rotonda e morbida, con un'acidità persistente. (“Mi ha evocato il vino contadino dei miei avi – scrive Paolo Massobrio – e non ho potuto fare a meno di chiamare il patron Alfiero e il figlio Alessandro per complimentarmi. Un tempo avrei mandato un telegramma”). Il Nizza 2021 ha un colore rubino e un naso leggermente ammandorlato. In bocca è morbido, piacevole con finale leggermente amaricante.
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EMANUELE GAMBINO - Costigliole d’Asti (At)

Che posto magnifico, questa azienda agricola. Emanuele Gambino ha saputo trasformare la cascina dei nonni in una delle mete di enoturismo più affascinanti del Piemonte, per mangiare ma anche per trascorrere una vacanza. Interessante anche la produzione di vino che abbiamo già apprezzato con il Mo’Frem, un vino bianco biologico ottenuto da uve moscato e affinato in anfore di terracotta, premiato Top Hundred due anni fa. Interessante anche il campione 2023 che ha un colore paglierino con riflessi verdognoli e un naso di pesca. In bocca ha un’acidità graffiante.
Il Piemonte Sauvignon 2022 spicca per l’aromaticità. Decisamente fresco il Langhe Nebbiolo 2023 con i profumi intensi di fragola e la tannicità in bocca. Il Piemonte Merlot 2021 ha un profilo aromatico complesso con note di frutta rossa, smalto, cioccolato e balsamico. In bocca è pieno, con una buona acidità. La Barbera d'Asti 2022 si presenta con un colore intenso e un naso pregnante con la viola tipica del vitigno e un tocco ematico. Bravo Emanuele!
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A TRINCEA - Airole (Im)

Bastano due numeri per capire cos’è questo territorio: per avere circa 25mila mq di fasce terrazzate sono stati necessari 80mila mq di muretti a secco che noi abbiamo visto costruire coi nostri occhi, quando ebbe inizio l’avventura, oltre vent’anni fa. Qui ogni bottiglia è strappata alla terra con un lavoro eroico.
I vini prodotti sono tre, tutti ottenuti da vecchie varietà recuperate con un lavoro da archeologo. Il Vino Bianco "Roccese" ha un colore paglierino chiaro e un naso profondo con note erbacee e di talco. In bocca è pieno e fresco. Il Vino Rosato "Roccese Vineta" si presenta di colore buccia di cipolla e un profilo aromatico speziato con note di frutta tropicale. Al palato è fresco e sapido. Il Vino Rosso "Roccese", già nostro Top Hundred nel 2005, ha trama fitta, il naso è profondo con note terrose e di cioccolato, e la bocca fine ed elegante con un'acidità che lo rende piacevole. Un vino ancora oggi straordinario, per profondità ed equilibrio.
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LA CASCINA NUOVA - Poncarale (Bs)

Nuova di nome ma non di fatto, perché questa azienda agricola nasce nel 1978 grazie alla passione di Matteo Poli a cui si affiancherà nel 1990 il figlio Franco fresco di diploma in agraria. Oggi è lui a condurre questa cantina con i suoi 7 ettari di vigneto nel Parco Agricolo Regionale del Montenetto.
Tra i nostri assaggi un plauso per il Capriano del Colle Bianco "Tairam" 2019 che si caratterizza per un naso che evoca frutta sotto spirito e vaniglia, arricchito da essenze e un'acidità pregnante. In bocca conta su un piacevole equilibrio, confermando le promesse olfattive e offrendo un sorso armonioso. Il Capriano del Colle Riserva Vigna "Tenuta Anna" 2015 si presenta di un bel colore rosso rubino, al naso è particolarmente interessante, segnato da note terrose e intriganti sfumature speziate, che delineano un profilo olfattivo complesso e invitante.
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RICCI CURBASTRO - Capriolo (Bs)

Risale al XIII secolo la tradizione agricola della famiglia Ricci Curbastro, che oggi ha aziende a Rontana di Brisighella (Ra) e a Capriolo in Franciacorta (Bs), dove gli ettari di proprietà sono 34, di cui 32 dedicati a vigneti coltivati secondo i principi della viticoltura sostenibile. Il Franciacorta viene declinato in diverse etichette, unite da uno stile simile.
Il Franciacorta "Gualberto" ha un colore paglierino brillante e un naso ricco con note di frutta tropicale e nocciola. In bocca è secco, ricco e pieno, con un sorso piacevole.
Il Franciacorta Saten Brut 2020 si presenta con un colore brillante e un naso delicato con profumi agrumati e un fondo di idrocarburi. In bocca è equilibrato e fine.
Il Franciacorta Rosé Brut ha un colore rosa scarico e un naso intenso, elegante e fine ricco di speziatura. In bocca però non riesce ad eguagliare gli assaggi precedenti.
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QUERCETO DI CASTELLINA - Castellina in Chianti (Si)

La tenuta Querceto di Castellina è un fantastico esempio di tenuta toscana, sostenibile dal 1998 e certificata biologica dal 2012, dotata anche di uno spazio per l’ospitalità, di un Wine & Cheese Bar e di un Agriturismo.
Adesso però ci concentriamo sui vini più significativi: il Chianti Classico "L'Aura" 2023 ha una bella intensità al naso che eguaglia la profondità del colore. Al naso è sugoso, invitante, con note di erbe aromatiche e amarena. In bocca si ritrova un buon equilibrio, confermando l'armonia e la piacevolezza del vino.
Il Chianti Classico Gran Selezione Castellina "Sei" 2021 si apre al naso con sentori di cola e peperone. In bocca si rivela disteso, fresco e molto intenso, offrendo un'esperienza gustativa vibrante e persistente.
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FATTORIA IL CAPITANO - Pontassieve (Fi)

Situata nel cuore della Toscana tra Arno e Sieve, è un’azienda agricola familiare con oltre un secolo di tradizione nella produzione di Chianti Rùfina. Oggi alla guida c’è Stefano Alacevich, titolare dell’azienda, insieme al suo enologo, Maurizio Alongi.
Oggi da 6 ettari di vigneti certificati bio, ottiene un Chianti Rufina Bio 2021 che si distingue per note speziate e sentori di lavanda, che delineano un profilo olfattivo molto fine ed elegante. In bocca è fine, con un tannino sottile ma ancora verde, suggerendo un buon potenziale evolutivo. Il Chianti Rufina Riserva Vigneto Poggio 2020 ha un naso che evoca il sottobosco. In bocca preannuncia una prossima evoluzione. Il Vin Santo del Chianti Rufina Riserva 2018 rende onore alla grande tradizione di questo vino. Al naso ha le tipiche note di uva passa e tabacco e già lascia percepire un sorso non eccessivamente alcolico. In bocca infatti punta all’eleganza, con il corredo di frutta secca che torna in un retrogusto lunghissimo. Un vino veramente iconico, buonissimo, abbinato al torrone di Canelin di Visone è stato uno spettacolo!
fattoria il capitano.jpgIn tema Amarone concludiamo poi con una bella segnalazione. Si tratta dell'Amarone della Valpolicella 2021 di Torre d’Orti azienda del gruppo Tenute di famiglia (di cui fanno parte Cavalchina e Prendina). Il campione assaggiato colpisce immediatamente per il naso balsamico con note di radice di liquirizia, nocciola e caffè. In bocca è pieno e caldo, con una grande acidità e freschezza. Un Amarone contemporaneo che ribadisce la propria eleganza senza rinunciare alla bevibilità.
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