Appunti di degustazione delle annate 2022 e 2021
A Vinitaly, nel padiglione della Regione Piemonte (pad. 10) alle 15 di domenica è attesa una degustazione di grande fascino dal titolo: “Derthona in…pompa Magnum”.
Si tratta di una speciale masterclass dedicata solo a vecchi millesimi e in formato Magnum.
“La longevità del Derthona è certamente uno dei suoi tratti più distintivi e unici all’interno del panorama della produzione dei vini bianchi in Italia” dice Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi. “Per questo motivo abbiamo deciso di mettere alla prova la capacità di sfidare il tempo del Timorasso con una degustazione di annate storiche in formato Magnum”.
Detto questo, reduce dalla degustazione di Derthona 2.0 con una sessantina di campioni delle annate 2022 e 2021, al sottoscritto, che fan del Timorasso fin dalla primissima sono, sopraggiungono nuove convinzioni. La prima è che l’assaggio del vino d’annata può trarre spesso in inganno, perché l’evoluzione di questo Bianco nel tempo regala sorprese. Lo dico memore di una bottiglia di Walter Massa del 1993, perfettamente integra, assaggiata poco tempo fa con Marco Gatti, ma anche di un Timorasso (il “Cleonice”) della cantina Fiordaliso, che appena assaggiato era solo buono, ma riaperto dopo tre anni era semplicemente fantastico. E non è un caso che Fiordaliso mancasse in questa degustazione che a Carbonara Scrivia, la mattina di sabato 6 aprile hanno messo in gioco le annate 2022 e 2021. Oggi i produttori che hanno messo a dimora viti di timorasso sono 108 e questo fatto permette una buona variabilità del prodotto. Nel 2015, neanche 10 anni fa, i soci del Consorzio erano appena 35. Gli ettari vitati nell’areale del Tortonese, ossia nelle valli Curone, Grue, Ossona, Scrivia, Borbera e Spinti sono 1.280 di cui 400 a timorasso e interessano ben 46 comuni. Questo dato dice però anche che esiste una significativa produzione di uve a bacca rossa (barbera in primis, ossia Monleale, con 27 aziende che rivendicano la denominazione) di cui meriterebbe iniziare a occuparsene seriamente. L’area interessata viene misurata in 25 km, presentando un territorio decisamente BIODIVERSO che ha una geologia simile a quella delle Langhe, di 20 milioni di anni.
E se nel 1987 gli ettari a timorasso erano appena 0,5, nel 2000 salgono a 3,5 ettari per arrivare ai 40 ettari del 2008 e ai 330 del 2022. L’obiettivo - dicono al Consorzio - sarà di arrivare a 550 ettari per passare dal milione di bottiglie di oggi ai 2,5 milioni. Arriverà anche il Derthona riserva, con un invecchiamento più lungo (a marzo del terzo anno), rispetto all’anno previsto per il Derthona, mentre la denominazione “Piccolo Derthona” indica meno affinamento e la commercializzazione già a marzo. La denominazione Terre di Libarna riguarderà invece la sola spumantizzazione.
Detto questo, eccoci alle prese con gli assaggi migliori, effettuati rigorosamente alla cieca, cominciando con l’annata 2022.
Annata 2022
MUTTI ANDREA – si è presentato con il suo storico Derthona “Castagnoli”. Ha colore oro, al naso ananas un po’ speziato. È rotondo, pieno, di corpo, sapido, aromatico sul finale. Promosso a pieni voti!
CANEVARO LUCA - è una nostra vecchia conoscenza a cui siamo affezionati (anche se il sentimento non è ricambiato, ma pazienza). È stato Top Hundred negli anni recenti e il suo campione del 2022 ha colore oro brillante e qui l’ananas è sciroppato, ma poi sovvengono note floreali. In bocca è elegante, fine, fresco.
ALVIO PESTARINO - ha presentato il Derthona “Thimes” il cui colore va verso l’oro brillante. Al naso la freschezza della frutta; in bocca è pieno, fresco, con un finale ammandorlato e la sensazione complessiva di un buon corpo.
VIGNETI REPETTO - non si smentisce con il suo Derthona "Quadro sempre più grande. Ha colore paglierino brillante; naso citrino ficcante, minerale e fruttato. In bocca si dispiega un bellissimo velluto, con acidità ficcante e sorso elegante nella sua pienezza.
CASCINA MONTAGNOLA - altra cantina della nostra predilezione esce nel 2022 con il “Morasso” che alla cieca ha ottenuto il massimo dei voti. Ha colore oro; note di ananas intenso, iconico. Spalle larghe, elegante, pieno, amaricante, fine, balsamico. Ha tutto!
CANTINA DI TORTONA - non è la prima volta che colpisce con il suo Derthona. Che ha colore oro. E profuma di ananas intenso con idrocarburi accennati; in bocca è pieno, fresco, elegante, sapido. Molto buono!
DAVICO STEFANO - presenta il Derthona "Regina": colore oro, naso fine, cenni di idrocarburi; in bocca appare quasi dolce ma è soprattutto fresco.
BORGOGNO - si consolida, con un Derthona colore oro, cenni di idrocarburi, frutta matura, e risulta assai fine al naso; in bocca è pieno, con un’acidità verticale.
MASSA – non si smentisce Walter col suo iconico Derthona: ha colore oro brillante; ananas al naso diritto, con cenni di idrocarburi. Bel naso! Ma bellissimo anche l’equilibrio, dove abbiamo trovato il miglior campione di tutti in fatto di coerenza naso/bocca.
VOERZIO - produttore langarolo, interpreta un Derthona che ha colore paglierino e al naso note di canfora piena, vegetali, balsamiche, che ritrovi anche in bocca con un’acidità rotonda.
CASCINA GENTILE - già conosciuto dai nostri radar per la produzione di Dolcetto di Ovada, col suo Derthona colore oro, sta facendo proseliti. Ha note speziate, naso un po’ evoluto che va verso gli Idrocarburi. L’acidità è pregnante, la persistenza lunga: bella promessa.
VIGNETI BOVERI GIACOMO – presenza il “Piazzera” che ha colore paglierino, note vegetali e floreali ampie, canfora accennata. In bocca è filigranoso, fresco, piacevolissimo.
LA VECCHIA POSTA - col Derthona "Il Selvaggio". Ha colore oro; al naso erbe officinali, sambuco e frutta. Il naso è soave, quasi un profumo Chanel e un accenno di cocoina (mandorla). In bocca è pieno e vira sulla finezza: elegante, fresco chiude un po’ amaricante e sapido.
BOVERI LUIGI - col Derthona si conferma uno dei produttori più bravi, come hanno da essere i primi che hanno creduto nel Timorasso. Il suo vino ha naso importante che diventa fine con cenni di pietra focaia, canfora, note di mandorla, ma c’è anche la finezza dell’ananas, con idrocarburi appena accennati. Rotondo, con bell’equilibrio fra il sapido e il fresco.
CASCINA I CARPINI - presenta il “Rugiada del Mattino” che ha colore oro pieno (il più colorato di tutti); naso molto minerale, con idrocarburi e cenni ferrosi. In bocca è pieno, tannico, molto minerale.
IANDOLO FRANCESCO - ci ha sorpreso, destinando i pieni voti al suo Derthona colore oro. Il naso è franco e avverti canfora, ananas, note balsamiche, erbe officinali, menta soprattutto. Il naso finepromette velluto. E infatti ha una bell’eleganza, per un sorso iconico, fresco, con un velluto sapido.
VIGNETI BATTEGAZZORE - è stato top hundred proprio con il “Maggiora” e riemerge con un naso fine, balsamico, fine, dove avverti la canfora in sottofondo. In bocca è pieno, rotondo, filigranoso. Un altro produttore che seguiamo e stimiamo (purtroppo senza reciprocità).
LA COLOMBERA - di Elisa Semino col suo Derthona decisamente iconico e rappresentativo a iniziare dal colore dorato. Al naso c’è proprio ananas fine e promessa di complessità. In bocca è pieno, fresco, rotondo. Tutto ciò che vorresti da un Timorasso!
2021 riserve
GIAMBOLINO - si presenta con un DERTHONA coloro oro e naso di Chanel, con finezza balsamica, canfora, erbe officinali. L’acidità è ancora un po’ sgraziata ma il prodotto c’è almeno quanto i suoi magnifici Salumi del Giarolo.
BOVERI LUIGI - ottiene il massimo dei voti con i “Filari di Timorasso” che ha colore giallo verso oro, naso fine, pieno di frutta citrina, franco. Anche in bocca è finissimo, elegante, fresco e sapido.
ALVIO PESTARINO - col “Thimes” si conferma con un campione balsamico, dove emerge la menta. Pregnante di freschezza in bocca.
BORGOGNO- con la Riserva 2021 sale ancora di gradimento. Ha colore oro, primi cenni di idrocarburi ed è elegante già al naso. In bocca è pieno, graffiante.
POMODOLCE - col Derthona "Grue" spicca con un vino dalle note fumé e di frutta bianca sotto spirito come il ribes; in bocca è decisamente sapido, fresco. (p.s. a Milano il 25 marzo abbiamo assaggiato il Barone, che è il loro nuovo bianco decisamente spaziale).
CANTINE VOLPI - con la mitica "La Zerba" ricorda al naso le caramelline Leone e una franchezza di frutta. In bocca è una promessa che avrà un’evoluzione verso un equilibrio intrigante.
TENUTA GARETTO - ci presenta un Derthona 2021 di colore paglierino, naso molto fine, balsamico, minerale con cenni di canfora. In bocca è fine, fresco, di corpo.
POGGIO EZIO - sfiora il massimo con il suo Archetipo colore oro. Naso finissimo, verticale, con un effluvio balsamico intrigante. In bocca risulta sapido, fresco, ben equilibrato.
CASCINA GENTILE - non si smentisce neanche con questo Derthona colore oro e naso di incenso, prugna bianca, quindi particolare. È molto buono, elegante, fresco, vellutato.
MANDIROLA - presenta il suo mitico “Tantei”. Che ha colore oro brillante; naso molto fine con ricordi di ananas e frutta e un balsamico appena accennato. È speziato in bocca, croccante.
IANDOLO - esce con Derthona 2021 colore oro e una finezza al naso complessa. In bocca è pieno, fresco, chiude piacevolmente asciutto, per un sorso di Timorasso iconico.
CANEVARO LUCA - ottiene i 5 asterischi della perfezione con questo Derthona 2021. Ha colore oro, note di frutta piena e idrocarburi, per un bicchiere iconico. In bocca lo ritrovi fine, fresco sapido, croccante. Bravissimo!
TERRE DI SARIZZOLA - esce con un Derthona colore oro e un naso minerale. In bocca colpisce l’acidità piena che si dipanerà in un equilibrio vellutato.
VIGNETI BOVERI GIACOMO - “Lacrime del Bricco” ha colore paglierino brillante. Al naso note fini di ananas, idrocarburi. In bocca è setoso, fresco di media lunghezza.
VIGNETI REPETTO – Derthona "Origo" intriga già dal colore oro; ha naso molto fine, iconico elegante. In bocca ti avvince l’acidità distesa e la chiusura sapida.
SASSAIA - eccolo con il “Platinum” colore oro brillante che al naso esprime note di lavanda e quindi di freschezza. La stessa che ritrovi in bocca per un sorso pieno complesso. Molto buono!
Detto questo, vogliamo anche ringraziare le 7 cantine che producono Derthona e che hanno voluto regalare un’anteprima, ma anche una visione più completa della loro produzione, alla giornata del Vino di Golosaria a Milano del 25 marzo, che ha destato un grande interesse verso questo vino e questo territorio.
Mancavano diversi produttori: alcuni non hanno risposto alla mail di invito, altri neppure alla seconda telefonata dopo essersi dimostrati interessati alla prima. Che dire? Senza alcuna pretesa nei riguardi di alcuno, che fa le sue scelte rispetto a un evento o a un altro, dico che però alla denominazione farebbe anche bene un po' di buona educazione. Perché è pittoresca la ruvidità di carattere contadino dei valligiani del territorio, ma alla lunga rischia di diventare una caricatura; mentre il vino, ci insegnano i padri, è una cosa seria.
Onore dunque alle 7 magnifiche cantine che sono:
ALVIO PESTARINO
CASCINA GIANBOLINO
LA COLOMBERA
MARIOTTO CLAUDIO
POMODOLCE
SASSAIA
VIGNETI REPETTO