Tutti gli aggiornamenti in vista dell'edizione 2023 della guida ilGolosario Ristoranti

Proseguono imperterrite le prove ai ristoranti, segno evidente che siamo sul pezzo per l’uscita dell’edizione 2023 della guida IlGolosario Ristoranti. Che tuttavia è in continuo aggiornamento grazie all’app dedicata e anche a questo sito che ospita le recensioni dei ristoranti aggiornate in tempo reale, anche nei giudizi.
Sono mesi dove la ristorazione dunque si è ripresa, come avrete avuto modo di leggere nelle recensioni singole che sono uscite. Oppure qui, nella carrellata dei 10!

L’ALTRO CAMPAGNOLO - CANDIOLO (To)
La sosta in questo ristorante elegante mi ha colpito veramente: per la professionalità, la passione verso i prodotti di qualità, la carta dei vini inaspettata e la cucina. Una sosta raccomandabile, rilassante, con un menu degustazione appena a 40 euro. Alla carta, invece, ecco la cipolla cotta al sale ripiena di salsiccia di Bra e Raschera; gli gnocchi di patate e castagne al “Tumin dal Mel”; il baccalà con crema di ceci, briciole di pane aromatico ai pomodori secchi oppure le costolette di cervo al Vermuth e frutti rossi, ma anche la trippa di vitella mantecata ai porri di Cervere. Fra i dolci: la cupola al torrone con fondente caldo Domori. Si spende intorno ai 50 euro. E i prezzi delle singole portate sono onesti.
(via kennedy, 2 - tel. 0119621137)
candiolo.jpgIL SARACENO DA GIOVANNI - BIELLA
Erano tanti anni che non si tornava in questo ristorante di pesce di una famiglia di origini campane. E qui, vi assicuro, il pesce è fresco ed eccellente, anche nelle interpretazioni della cuoca, per una cucina fatta con amore (e non per dire) da accompagnare a buone etichette di vino (Marisa Cuomo su tutte). Segnalo il polpo alla greca grigliato con cipollotti e capperi, le seppioline in guazzetto, le linguine allo scoglio, la coda di rospo in umido. Tutto ben fatto, anche i dolci, e a prezzi onesti.
(piazza cossato, 15 b - tel. 015405942)
saraceno.jpgOSTERIA DEL RICCIO - SESTO SAN GIOVANNI (Mi)
E’ un nostro luogo del cuore, in una via di Sesto dove non è facile parcheggiare. Qui la cucina è solida, in un locale un po’ datato; ma i prezzi sono onesti. Per noi rollè croccante con rossa di Treviso, sfumata al vino rosso e salsa erborin; gnocchi di barbabietola con salsiccia sgranata, toma al pepe e scaglie alle mandorle; costoletta di vitello alla milanese con patate al forno. In chiusura panna cotta con gelatina al passito. Per 4 piatti sarete sotto i 50 euro. Scelta di vini contenuta.
(via del riccio, 75 - tel. 0226220328)
osteria riccio.jpgIL PODESTÀ - ASTI
Ma che sorpresa la cantina di questo ristorante sempre più elegante, ambientato in una cantina in centro città. Si sta bene, seguiti dal patron che è anche un esperto di vino e con la cucina giovane e schietta (a vista). Prendete il piatto della tradizione (con insalata russa, peperone quadrato e vitello tonnato); l’indivia belga brasata all’arancia con quenelle di ricotta di pecora e acciughe di Sciacca; la rana pescatrice cotta a bassa temperatura con pappa al pomodoro. Qui poi ci sono sempre gli agnolotti al plin e i tagliolini al ragù di coniglio, oppure gli gnocchetti di patate della Bisalta al Castelmagno e noci. Ma che dire di piatti antichi nel menu come le grive sfumate al Marsala con cavolo verza; la testina di vitello alla milanese o il fritto misto alla piemontese? Ghiotte le costolette di agnello scottate accompagnate con millefoglie di patate e crema di champignon alla senape. In meglio. Spesa poco sopra i 50 euro. Applausi.
(via dei cappellai, 5 - tel. 0141590030)
podesta.jpgBERBERÈ - MILANO
La catena delle pizzerie Berberè sono una certezza e mai avremmo immaginato di trovare una selezione di vini “naturali” così interessante (per esempio il Bruto and The Beast di Valli Unite o il Pignoletto bio di Susanna Diamanti). La nostra sosta è stata nel locale di via Carlo Botta, 4 per assaggiare le Montanarine fritte, ma anche le pizze, una quindicina, fatte a modo, con le salse per finire i bordi. Starete bene.
(via sebenico, 21 - tel. 0236707820)
berbere.jpgOSTERIA DEL CAMPANILE - TORRAZZA COSTE (Pv)
C’è sempre il pienone a mezzogiorno in questa osteria di paese che ha una selezione di vini da fare invidia. I locali dove si consuma la felicità della tavola sono su due piani, divisi in una teoria di sale, calde e accoglienti. E allora via con capra e cavoli con fonduta di toma, ravioli dell’alta valle Staffora con ripieno di Varzese, o la millefoglie di grani antichi con radicchio di Treviso e noci. Ai secondi c’è la tagliata di fassona o i quadrotti croccanti di baccalà e cipolla rossa. Si sta bene! In meglio.
(via cadelazzi, 1 - tel. 038377393)
campanile.jpgRATANÀ - MILANO
La sosta al Ratanà di Milano questa volta mi ha sconvolto, perché nei piatti concepiti da Cesare Battisti, ma in tutti i particolari, c’è ricerca infinita di materia prima, lavoro certosino e perfezione nell’esecuzione. La trota dell’Adamello affumicata con insalata di rape e tuorlo d’uovo era spettacolare, così come la sua interpretazione di ribollita. Superbo il goulash di guancette di maiale leggermente piccante con purea di patate di montagna. Grandissimo: sommato alle prove di inizio anno dei nostri collaboratori, il giudizio unanime diventa, in corsa, la corona radiosa.
(via de castillia, 28 - tel. 0287128855)
ratana.jpgCASCINA VITTORIA - ROGNANO (Pv)
Ma quanto cresce ancora questo Giovanni Ricciardella, cuoco davvero bravo del ristorante di famiglia. Quanta goduria in quei piatti come il salame pavese cotto nella verza dell'orto e brodo di casseoula ristretto con aria di agrumi. E che dire dell’uovo di cascina fondente con cime di rapa spadellate, patate soffici alle erbe e tartufo nero superghiotto; ma anche il risotto con zucca bertagnina, gorgonzola e liquirizia. Superbo il bollito misto due volte, ma anche la coscia di germano reale cotta a legna lentamente con cipollotto all’arancia. Come dolce è sempre il momento di assaggiare i suoi lievitati assoluti. Se poi i vini erano Barolo 1947 di Borgogno e Soldera 1998, capite che il paradiso è un po’ così.
(via roma, 26 - tel. 0382923772)
cascina-vittoria.jpgGONG ORIENTAL ATTITUDE - MILANO
In questo locale ci dovrò tornare, perché i piatti che mi hanno cucinato durante una degustazione di vini sono stati indicativi del livello della cucina. Che buono il bacio di dama orientale, sfera di patate e anche l’involtino di gamberi. Ecco poi il carpaccio sottile di capesante, caviale e perle di tapioca allo zenzero; la variazione di tonno, salmone e ombrina con polvere di nero di seppia e alga; la composta mista di Dim Sum. C'erano anche la mezzaluna di lattuga servita con brunoise di anatra saltata con verdure e il filetto di manzo al carbone vegetale e crema parmantier che m’hanno riferito essere stato eccelso. Alla prossima!!!
(corso concordia, 8 - tel. 0276023873)
gong.jpgANNA GHISOLFI - TORTONA (Al)
E’ sempre divertente andare a cena da Anna Ghisolfi, che cucina davanti a voi con un ritmo preciso e impressionante. Gli antipasti qui sono la sua teoria di assaggi che oggi vengono raccolti in due proposte: Giocando con i prodotti (a 20 euro) e Giocando con la tradizione (sempre a 20 euro). Fra i primi ho apprezzato molto la finezza della pasta ripiena di rapa rossa con cicoria saltata, in alternativa ad agnolotti e Barbera e all’ottimo riso, zucca e gocce di passito: grandissima interpretazione. Ai secondi ecco il piccione piccante con arancia e rapa rossa, servito in due porzioni, accanto a merluzzo, cipolle e cipollotti. Come dolce scegliete la scorpacciata (15 euro) che è un'altra collezione di specialità. Spenderete sui 75 euro, e i vini che servono hanno veramente tutto del territorio, con i migliori Timorasso, ma anche i più sconosciuti. Bravi davvero!!!!
(piazzetta giulia, 1 - tel. 0131894219)
anna ghisolfi.jpg

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