Tre amici, imprenditori, uniti dalla passione per il vino e dall’amore per la loro terra, il Trentino. Un progetto visionario. Un Trentodoc identitario e di classe sul cui successo ci sentiamo di scommettere.
Massimo Pradella, Marco Debiasi e Vittorio Marangoni, innamorati del territorio trentino, hanno deciso di raccontarlo con il vino. Per farlo hanno dato vita a Dolomis, una cantina nata con caratteristiche da “atelier”, e che a qualche anno dagli esordi, tuttora si distingue per lo spirito sartoriale con cui cura la produzione. Obiettivo del progetto, condiviso con l’enologo di fama internazionale Massimo Azzolini, produrre solo metodo classico millesimato.
Cuore di questa avventura, un vigneto di 7 ettari collocato ad una altezza di 350 metri, a Sud di Trento, sul versante solatio del Dòs San Rocco, uno dei tre colli che caratterizzano (con il Verruca Dòs Trento e il Sant’Agata, sopra Povo ) come ‘Tridentum’ la città di Trento. Qui i terreni si caratterizzano per la ricchezza minerale, data dalla dolomia (roccia sedimentaria carbonatica costituita principalmente dal minerale dolomite). E i suoli sono tanto sottili da permettere alle radici delle piante di entrare in contatto con la roccia madre sottostante e di attingere da questa quegli elementi che conferiscono al vino un timbro di eleganza inconfondibile.
Dobbiamo al celebre sommelier Paolo Porfidio la scoperta di questa cantina, i cui Trentodoc, assaggiati ai tavoli di Alchimia di Milano, ci hanno stregato. Che qui ci si trovi davanti a un’espressione della terra trentina di rara autenticità, dove profumi e gusto hanno identità chiara, ve lo dirà il Brut Nature Riserva 2018. Dopo aver trascorso 36 mesi sui lieviti, nel bicchiere si presenta di un colore giallo oro brillante, luminoso, con un perlage finissimo e continuo. Al naso è “seta” pura, vera icona di finezza, che con una progressione sorprendente si propone con profumi di agrumi gialli, poi sentori floreali, tra cui spicca il fiore di sambuco e note di erbe, tra cui si staglia l’ortica, con un piacevole sottofondo di crema pasticciera, piano piano lasciando emergere la sontuosa mineralità rocciosa. Verticale e pieno, il sorso è di rara eleganza, con una sapidità che lascia il palato fresco.
Del valore del progetto e del lavoro che stanno facendo a Dolomis, dice invece il Brut Nature 2017, 48 mesi. La scelta di non uscire subito sul mercato è indice del fatto che qui non si persegue il “far cassa” in modo facile. E svela la volontà di dare alla clientela un Trentodoc unico, per la sua capacità di raccontare la montagna dove nasce. Nel bicchiere ha colore dorato, perlage finissimo, mentre al naso si propone con profumi agrumati di bergamotto e cedro, per lasciare poi spazio a note di roccia, cenere e balsamiche, mentre al palato si offre ampio ed elegante, con una sapidità che rende il sorso dinamico e con allungo finale incisivo.
A dire della cura sartoriale con cui lavorano qui, la coerenza del packaging (per cui son stati premiati all’ultimo Vinitaly), raffinato e pensato per richiamare la roccia sia negli spigoli della custodia in cartone come sull’etichetta, impreziosita di vera polvere di dolomia.
E la nuova “glacette”, a sua volta in pietra dolomia.
Amanti del Trentino e dei suoi vini, date retta a noi. Dolomis ed i suoi vini saranno famosi!
Dolomis
tel. 0464076999
www.dolomis.it