Nel mondo, Parma è sinonimo di cultura culinaria secolare, grazie a un ventaglio di specialità che vanno dalla torta fritta al culatello, dal formaggio alla coppa. Ma il prodotto simbolo è senza dubbio il Prosciutto Crudo, eccellenza italiana conosciuta in tutto il mondo.
Già in epoca romana, come testimonia Marco Terenzio Varrone (letterato, grammatico, militare e agronomo romano), Parma era rinomata per l'abilità nella lavorazione delle carni suine, favorita dal clima ideale per la stagionatura. Il nome 'prosciutto' sembrerebbe derivare proprio da questo processo di asciugatura.
La cura nella preparazione del Prosciutto di Parma è testimoniata dalla nascita nel 1459 della corporazione dei Lardaroli. Dal 1963 il Consorzio tutela il prodotto con la sua corona a cinque punte, e dal 1996 il riconoscimento Dop ne sancisce l'importanza nel panorama gastronomico italiano e internazionale.
Il sapore inconfondibile del Prosciutto di Parma deriva da lavorazioni certosine, descritte nel disciplinare che a marzo 2023 ha portato a 14 mesi il periodo di stagionatura minima, rispetto ai 12 previsti in precedenza. L'utilizzo di materie prime nobili, come il sale di Cervia, completa il quadro di questa eccellenza gastronomica.
Langhirano, 25 km circa a sud di Parma, è senza dubbio uno dei centri nevralgici di produzione e stagionatura, sede di molte aziende da segnalare. La prima è quella dei Fratelli Galloni. Le cosce di prosciutto crudo sono salate a mano e stagionate in locali a ventilazione naturale per un tempo che va da un minimo di 15 mesi fino a un massimo di 3 anni.
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Già in epoca romana, come testimonia Marco Terenzio Varrone (letterato, grammatico, militare e agronomo romano), Parma era rinomata per l'abilità nella lavorazione delle carni suine, favorita dal clima ideale per la stagionatura. Il nome 'prosciutto' sembrerebbe derivare proprio da questo processo di asciugatura.
La cura nella preparazione del Prosciutto di Parma è testimoniata dalla nascita nel 1459 della corporazione dei Lardaroli. Dal 1963 il Consorzio tutela il prodotto con la sua corona a cinque punte, e dal 1996 il riconoscimento Dop ne sancisce l'importanza nel panorama gastronomico italiano e internazionale.
Il sapore inconfondibile del Prosciutto di Parma deriva da lavorazioni certosine, descritte nel disciplinare che a marzo 2023 ha portato a 14 mesi il periodo di stagionatura minima, rispetto ai 12 previsti in precedenza. L'utilizzo di materie prime nobili, come il sale di Cervia, completa il quadro di questa eccellenza gastronomica.
Langhirano, 25 km circa a sud di Parma, è senza dubbio uno dei centri nevralgici di produzione e stagionatura, sede di molte aziende da segnalare. La prima è quella dei Fratelli Galloni. Le cosce di prosciutto crudo sono salate a mano e stagionate in locali a ventilazione naturale per un tempo che va da un minimo di 15 mesi fino a un massimo di 3 anni.
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