Un prodotto nuovo, dalla storia antica, lanciato sul mercato da Paolo Decker e Gianandrea Emprin

Per puntare sul triple sec, liquore dal fascino vintage, ci vuole un po' incoscienza. Tanta passione. E una buona dose di romanticismo. Tutte doti che non mancano a Paolo Decker e Gianandrea Emprin, una storia lavorativa in altri mondi – il primo industriale nel settore delle vernici, il secondo direttore finanziario dell'azienda navale piemontese Azimut-Benetti – che hanno deciso di riannodare i fili di una storia antica. Quella della distilleria Fratelli Ferrero di Riccardo – di cui Decker è discendente – fondata nel 1861 a Torino, all'indomani dell'unità d'Italia, e rimasta di famiglia fino agli inizi degli anni '60 del secolo scorso. 

Durante gli anni '30, quando non era possibile importare i liquori dall'estero per le politiche autarchiche, mio nonno cominciò a produrre proprio quei prodotti ormai introvabili, tra cui il più famoso si chiamava Monopol, di cui ancora oggi si trovano bottiglie tra i collezionisti” racconta Decker. Così, acquistate su internet alcune bottiglie, e svolto una ricerca storica tra gli archivi di famiglia, ecco bella e pronta la ricetta del Grand Orange de Turin, prodotto con brandy invecchiato oltre tre anni e distillati di agrumi pregiati, tra cui arance siciliane. Il risultato è un liquore dal colore ambrato intenso con un aroma ricco di agrumi e spezie. Al palato, è morbido e vellutato, con note di arance, mandarini, limoni e un tocco di vaniglia e spezie. Intenso ed elegante, suadente come dopo pasto, dagli spunti interessanti in miscelazione. A partire da un classico come il Margarita, che a Londra è oggi il cocktail di maggior tendenza, in ossequio al successo prorompente di tutto quel che è agave.
grand_orange2.jpgIn tanti ci chiedono il legame tra le arance e Torino. Presto detto. Perché mio nonno aveva uno stabilimento anche in Sicilia, a Trapani. Per onorare questo legame, utilizziamo esclusivamente arance siciliane” continua Decker. È uscito di fatto sul mercato da pochissimo, in un primo lotto di 2000 bottiglie, prodotte da Torino Distillati. “Che di fatto è la vecchia fabbrica di mio nonno, perché dopo averla venduta alla Seagram, nel 1992 diventò Torino Distillati, fondata dall'amico Carlo Vergnano”. È un cerchio che si chiude, e che nella ciclicità si riapre, come dimostrano anche i figli di Paolo e Gianandrea, inseriti nella nuova società.

Una storia romantica, è vero, ma basata su un prodotto "vero", da assaggiare, e destinato ai cocktail bar e alle enoteche ricercate (dove potreste trovarlo a scaffale attorno ai 25-30 euro, come anche alla ristorazione. Cercatelo. ​​​​​​
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Il cocktail - Orange Moon - il 'Leggero'

una parte di Vermuth rosso
una parte di Bitter Campari
mezza parte di Grand Orange de Turin
mezza parte di spremuta di arancia

Mescolare e agitare in shaker. Filtrare il cocktail sul ghiaccio nel bicchiere. Guarnire con una fettina di arancia.

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