Dal 2009 questa realtà rappresenta un vero e proprio paradiso della biodiversità, con produzione - dal vigneto di proprietà - di vini biologici DOC (Maremma Toscana) e IGT a fermentazione naturale, sia rossi che rosati, da uve sangiovese, merlot e cabernet franc. I vini prendono nome dalle antiche divinità etrusche: Tinia, Turan e Thesan.
L’archeologia del territorio ha fatto inoltre emergere - vicino al fiume Vivo - grandi vasche etrusche lapidee, traccia di antiche pratiche agricole utilizzate per la vinificazione. E nei pressi del castello di Potentino costruito attorno al mille e dopo innumerevoli passaggi in nobili mani come i Buonsignori, Tolomei e Salimbeni, si trova il Podere Bugnanese, cuore pulsante dell’azienda ed espressione di un antico modus vivendi che coinvolge il recupero di colture come l’Olivastra seggianese, varietà che regala l’olio di Seggiano DOP.
Il raccolto, da olivi di proprietà per la metà plurisecolari e la restante piantati nel 1995, si inserisce in un contesto di piccola realtà che presta assistenza “personalizzata” alle coltivazioni, con le olive raccolte manualmente e frante entro otto ore presso il Frantoio Franci di Montenero d’Orcia. Il particolare microclima e l’altitudine garantiscono ai 12 ettari dell’oliveto la raccolta di un prodotto raro di qualità eccellente che, ancora una volta, trova corrispondenza nella terra e nelle profondità del suo vulcano, offrendosi racchiuso in una bottiglia nera di 4 formati diversi, mai superiori ai 750 ml.
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