Cosa acquistare per avere un grande prodotto e contemporaneamente aiutare l’economia a ripartire
Aiutare l’economia a ripartire, partendo dai produttori del Golosario presenti nelle zone terremotate. L’obiettivo del Golosario e del Club di Papillon dei prossimi mesi è da un lato promuovere una serie di cene In ComPagnia a favore delle realtà più danneggiate, dall’altra aiutare chi ancora riesce a lavorare promuovendo l’acquisto dei prodotti per la tavola delle feste. L'idea è nata dall'appello della Calabrò Carni di Visso che ci aveva contattati per chiedere ai colleghi macellai del Golosario di ritirare la sua merce deperibile perché le strutture produttive erano ormai danneggiate e c'era il rischio di perdere tutto. La risposta è stata incredibile, rapida, e il prodotto andato esaurito in pochi giorni. Ecco quindi l'idea di agire in modo solidale nei due momenti, elencando anzitutto chi, tra i produttori del Golosario, è stato colpito ma ancora ha la possibilità di lavorare.
Cominciamo dalla bellissima Norcia, dove si trovano i salumi a base di cinghiale e le salsicce, sia fresche sia secche, dei fratelli Ansuini (Via Anicia, 105 • tel. 0743816643). Alessandro Pistoni “Il Norcino” (Fraz. Campi - via Dei Casali, 252 • tel. 0743820133) oltre al cinghiale punta sul prosciutto di Norcia Igp e offre anche una serie di pecorini affinati nelle sue cantine. Ma sempre a Norcia si possono trovare le confetture da frutta bio dell’azienda agricola La Sibilla (Loc. San Pellegrino - via del Tricaio, 47 • tel. 0743817013) che propone anche ottimi succhi di frutta sempre di loro produzione. Il Pane di San Benedetto è invece la specialità a base di cioccolato e uvetta, frutto di un’antica devozione - oggi colpita al cuore con il crollo del santuario. Lo produce la pasticceria Vetusta Nursia (Viale della Stazione, 41/43 • tel. 0743817370 ) accanto a prodotti più estrosi come le praline al tartufo. Spostandoci in frazione Castelluccio ( via della Bufera, 17 • tel. 0743821166) c’è l’omonima cooperativa agricola che si occupa raccogliere le pregiate lenticchie Igp dalla buccia sottile e tenera che può essere cucinata senza ammollo. Si tratta di un prodotto che raggiunge il mercato in quantità relativamente limitate, che dopo la raccolta di luglio viene fatta essiccare e confezionata in autunno dalla cooperativa di Castelluccio preposta a confezionamento e tutela. Accanto alla lenticchia Igp prodotta in regime di agricoltura biologica, i soci della Cooperativa coltivano anche farro, orzo biologico selezionato e tostato da caffè e roveja. E da anni possiedono un efficiente sistema di vendita per corrispondenza, ideale per arricchire la dispensa natalizia.
Sempre nel cuore dei Sibillini c’è l’azienda agricola Il Quadrifoglio (Via Case Sparse, 369 • tel. 0743816751), dove si coltivano lenticchie e farro biologico e si allevano polli, pecore e maiali cintati. I loro prodotti di punta sono caseari ovvero ricotta, yogurt, formaggio Pecorino e di salumeria a cominciare dal gustoso salame Corallina (a pasta grossa). Loro sono attivi come produttori mentre nelle strutture dell’agriturismo attualmente ospitano gli sfollati.
A Camerino invece c’è la mitica torroneria Casa Francucci (Loc. Rio, 4 • tel. 0737636775), già celebre per essere entrata nel Guinness dei Primati con un torrone lungo 713,13 mt. E non è un caso perché questa pasticceria tiene alto il vessillo del torrone di Camerino, proposto sia nella versione più classica sia in quelle più disparate: al rhum, al caffè, al pan di Spagna, ricoperto di cioccolato fondente e farcito con fichi e liquori. Altre due interessanti norcinerie si segnalano a Castelsantangelo sul Nera con la norcineria Altonera (via Roma • tel. 073798309) dei fratelli Ceccarelli specializzata nel cinghiale e a San Ginesio dove ha sede l’azienda Re Norcino (Contrada Gualduccio, 13/14 • tel. 0733694407 ) che quest’anno a Vinitaly ha ricevuto il riconoscimento Golosario Agrifood per il suo salame Campagnolo (il ciauscolo originario del territorio). Queste sono le attività che attualmente possono commercializzare i loro prodotti. A Muccia ha invece sede la storica Distilleria Varnelli (Via Girolamo Varnelli, 10 • tel. 0737647000) la più antica casa liquoristica marchigiana, che ha coraggiosamente continuato con le iniziative in programma anche dopo il sisma. Diverso il caso per gli altri amici che hanno viste distrutte le loro attività (la situazione aggiornata a questo link) e che aiuteremo con iniziative mirate che comunicheremo su queste pagine prima di Natale.