Dall’edizione 2024 del Golosario Ristoranti, una selezione di tavole dove il vino al calice vale da solo il viaggio
Per il presidente francese Macron, “reo” di aver rimandato al mittente la proposta del dry january, un pranzo o una cena senza l’accompagnamento di un calice di vino sarebbero inconcepibili.
Una misura, il calice, utile per regolarsi in molti modi, dalla dieta ai limiti alcolici, senza dimenticare un lato ludico: bere al calice permette anche di sperimentare abbinamenti, assaggiare nuovi prodotti senza per questo aprire obbligatoriamente un’intera bottiglia.
La proposta di vino al calice, un tempo completamente avulsa dal nostro modo di pensare (al massimo esisteva lo sfuso) oggi è entrata stabilmente nei menu. Qualche ristorante è riuscito ad andare ancora oltre trasformandola in una vera e propria attrattiva.
Ecco le nostre dieci tavole d’esempio, dove il vino al calice ha saputo segnare la differenza.
Bergamo - Al Carroponte
Un locale ideale per definire cosa significa multifunzionale: il bar (per aperitivo, vino o cocktail fino a notte), l’enoteca (con selezione sterminata di bottiglie), il bistrot (per una sosta veloce) e il ristorante (con cucina d’autore). La scelta di vino al calice è ricca al pari dell'offerta.
Bormio (So) - Ristorante dell’Enoteca Guanella
Siete in un’autentica enoteca con cucina, da anni eccellenza de ilGolosario. Qui Cristina Guanella, che ha il mestiere nel sangue ed è una vera ostessa, ha voluto anche proporre una cucina che onori la tradizione (e il Piemonte), con tutti i vini in carta che si possono ordinare anche al bicchiere!
Campagnola Cremasca (Cr) - La Fortuna Cucina Dinamica
Luca Mariani è una nostra vecchia conoscenza, maestro delle pizze e dei lievitati, che in questo locale di Campagnola Cremasca ha voluto mettere tutta la sua passione e la sua filosofia. Accanto a lui lo chef Simone Livraghi, al lavoro sulle materie prime eccellenti, che Mariani seleziona con maniacale passione. Il vino rappresenta un fiore all’occhiello come dimostrano i tre dispenser di vino al bicchiere.
Castagnito (Cn) - Ostu du djun
Quando si parla di vino al bicchiere, citazione honoris causa per Luciano Marsaglia, oste di questo ristorante delle Langhe dove il vino si serve al calice, tavolo per tavolo, esclusivamente da magnum che il titolare seleziona per lo più tra i produttori della zona. Tra le altre caratteristiche che lo hanno reso iconico: il servizio al cucchiaio del gorgonzola direttamente dalla forma e il blocco di torrone a fine pasto.
Lana (Bz) - Owlana
Che bellissima esperienza e che gioia trovarsi in un luogo che è la casa e la storia del gusto, locale un po’ moderno e un po’ tradizionale. Ad accogliervi saranno Renato e Traudi, perfetti padroni di casa e artefici, con il supporto dello chef Massimiliano Trento, di una cucina che mescola felicemente suggestioni mediterranee e influenze mitteleuropee. Anche la cantina è interessante e la proposta di vini serviti a bicchiere è a dir poco straordinaria.
Lecco - L’Ek Bistrot
È il bistrot contemporaneo che mancava a Lecco. E Luca Dell’Orto, chef patron, lo ha creato portando la sua alta cucina italiana contemporanea in un ambiente di eleganza moderna, informale, con la saletta all’interno, che ricorda i locali newyorkesi, e il dehors ideale per la bella stagione. La cantina è pregevole, con vini (al bicchiere e - attenzione - al naturale) che fan la gioia anche dei più esigenti.
Maranello (Mo) - Cavallino
È davvero un cavallino rampante questo ristorante che celebra l’unione tra la Ferrari e la mano di Massimo Bottura, uno spazio molto giovane dove gustare i piatti della tradizione emiliana con piccoli (ma azzeccati) tocchi di classicità. In abbinamento, i vini di un’eccellente cantina con diverse interessanti proposte al calice.
Mergozzo (Vb) - Casa Castagna 1620
Sulla piazzetta lambita dal lago di Mergozzo, all’interno di un palazzo nobiliare seicentesco, Giuseppe Castagna e la moglie Raffaella, già affinatori di vaglia, hanno creato Casa Castagna 1620, una boutique del gusto con ricettività glamour e ristorazione. Qui troviamo 5 suites con vista sul lago, un grottino originale per l’affinatura dei formaggi con annessa vendita e un’enoteca con etichette che strizzano l’occhio al territorio. La carta dei vini, realizzata in prima persona da Giuseppe Castagna, è ampia, meticolosa, attenta anche alle piccole cantine top della nostra predilezione, con una proposta altrettanto ricercata di vini al bicchiere.
Roma - Epiro
È luogo della nostra predilezione per bere un ottimo calice di vino e scoprire qualche naturale che ancora non conoscevamo. A farci innamorare anche la proposta della cucina: solida, ricca, golosa e un rapporto prezzo/soddisfazione che fa venir voglia subito di ritornare. Un indirizzo prezioso nella Capitale.
Verona - Enoteca Zero 7
La sua anima è quella di un wine bar da manuale con una cantina da 900 etichette tra cui pescare e un dispenser per una proposta al calice che denota tutta la loro passione e competenza. In abbinamento taglieri di salumi e formaggi con il meglio del territorio e una teoria di solidi piatti.