Con oltre 70.000 ettari coltivati, il Piemonte vanta più della metà della produzione di riso italiana. Un primato che affonda le sue radici nel Medioevo, quando i monaci cistercensi diffusero la coltivazione del riso nel territorio vercellese, fondando l'abbazia di Santa Maria di Lucedio nel 1123. Oggi, il Vercellese, insieme al Novarese e a zone limitrofe di Biella e Alessandria, rappresenta il cuore produttivo del riso piemontese. Non a caso, Vercelli è considerata la capitale europea del riso e ospita, insieme a Novara, la Borsa Merci del Riso e la Stazione Sperimentale di Risicoltura, centro di ricerca all'avanguardia per il miglioramento delle produzioni.
Dal Carnaroli al Vialone Nano, il Piemonte offre una varietà di risi pregiati che conquistano i palati di tutto il mondo. Risotti cremosi, insalate fresche, piatti caldi e freddi: il riso piemontese si presta a mille interpretazioni, regalando sempre un'esperienza gastronomica unica. A Vercelli nel 2015 è nato Ideariso. Due agronomi, Massimo e Maurizio, hanno unito i loro sforzi per coltivare in modo sostenibile, lavorare e confezionare antiche e pregiate varietà di riso come il Gigante di Vercelli, dai chicchi grandi che tengono la cottura, ma anche Carnaroli, Arborio e risi integrali come Riso Rosso, Riso Nero, Sant’Andrea e Feliz.
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Dal Carnaroli al Vialone Nano, il Piemonte offre una varietà di risi pregiati che conquistano i palati di tutto il mondo. Risotti cremosi, insalate fresche, piatti caldi e freddi: il riso piemontese si presta a mille interpretazioni, regalando sempre un'esperienza gastronomica unica. A Vercelli nel 2015 è nato Ideariso. Due agronomi, Massimo e Maurizio, hanno unito i loro sforzi per coltivare in modo sostenibile, lavorare e confezionare antiche e pregiate varietà di riso come il Gigante di Vercelli, dai chicchi grandi che tengono la cottura, ma anche Carnaroli, Arborio e risi integrali come Riso Rosso, Riso Nero, Sant’Andrea e Feliz.
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