Tra gusto e solidarietà una bella cena con prodotti tipici locali e la raccolta fondi per Ucraina, Turchia e Siria

La serata di Papillon Biella dal titolo “Il territorio nel piatto” è stata un percorso alla scoperta degli spazi recentemente rinnovati nella parte del Santuario dedicata all’accoglienza (camere, mini appartamenti, bar e ristorante) nell’ottica di una rinascita turistica del luogo.

Accompagnati dall’arch. Emanuela Baietto, progettista e direttrice dei lavori, abbiamo visitato la Biblioteca storica del Santuario, gli alloggi e le camere che si affacciano sulla pianura e nella magnifica sala conferenze visionato il video “Una passeggiata tra i restauri” che in pochi minuti ci ha consentito di ripercorrere il susseguirsi nel tempo di tutti i lavori realizzati.
video.jpgLa serata è stata l’occasione per coinvolgere i soci biellesi nella Cena in Compagnia 2023, progetto di carattere solidale che quest’anno è stato dedicato in tutta Italia alla raccolta di fondi per garantire l’approvvigionamento di cibo per le popolazioni dell’Ucraina e per quelle di Turchia e Siria colpite dal terremoto. Per molti dei partecipanti è stata anche l’occasione per conoscere meglio uno dei luoghi simbolo dell’attrattività turistica del nostro territorio, molto legata al turismo religioso e a quello “lento” dei cammini (Graglia è una tappa del Cammino di Oropa che parte da Santhià e raggiunge il Santuario biellese della Madonna Nera), ma anche per scoprire uno dei ristoranti in cui si può trovare la cucina più autentica e semplice della tradizione piemontese e biellese. E qui il merito è tutto di Sergio Gaida, storico cuoco del ristorante, che ha superato se stesso proponendoci un menu in cui buona parte dei principali prodotti locali erano presenti: negli antipasti il lardo della Valle Elvo con le castagne vanigliate
lardo.jpgle verdure della giardiniera piemontese e i peperoni in bagna cauda;
peperone.jpgnei primi le farine di mais, la toma e il burro della polenta concia
polenta.jpgoltre ai ravioli del plin con la paletta biellese;
plin.jpgnel secondo lo stufato di vitello alla birra Menabrea di Biella con le patate al forno;
brasato.jpginfine non potevano mancare le mele nello strudel con gelato alla crema.
strudel.jpgL’acqua Lauretana che sgorga a poche centinaia di metri dal Santuario, il caffè della Torrefazione Catto di Occhieppo Inferiore e i vini Barbera d’Alba, Bonarda dell’Oltrepò Pavese e Erbaluce di Caluso hanno completato il quadro della nostra cena dove, in un’elegante sala d’altri tempi, abbiamo apprezzato anche la professionalità e la gentilezza delle ragazze che ci hanno servito: Carolina e Paola con il supporto di Catia che con Michele gestisce il locale.
staff.jpgIl conto è di rara moderazione: per menu alla carta antipasti misti caldi e freddi 10 euro, primi 7 euro, secondi 9 euro, dolci 4 euro; ma ci sono anche il menu del giorno a 12 euro o quello del pellegrino a 16 o 20 euro tutto compreso. Un motivo in più per intraprendere un viaggio nella Valle dell’Elvo per ammirare le sue bellezze naturali, ma anche trasformarsi in un viaggio del gusto tra i saperi e i sapori di questa terra.

Ristorante del Santuario

Via Campiglie, 1
Graglia (Biella)
Tel. 015 442206

 

Foto d'apertura: Pagina Facebook Ristorante del Santuario

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