Il Vino del Villaggio è il Ruchè di Castagnole Monferrato "Vigna del Parroco" 2023 di Ferraris Agricola

Il Castello che domina l'orizzonte, il Ricetto, racchiuso in una possente cinta muraria, e numerosi edifici d’epoca medievale, barocca e rinascimentale perfettamente conservati sono i gioielli di questo borgo dove ogni pietra è tessera di un mosaico da scoprire. Grazie a un percorso sopra-muro, dal Castello si può raggiungere il centro del paese e la Chiesa Parrocchiale di San Martino, che al suo interno accoglie preziosi dipinti del Moncalvo e pregevoli statue lignee. Sul lato opposto della piazza, sorge invece la Chiesa della Confraternita dell’Annunziata, anch’essa in stile barocco e con un bellissimo portale in legno intarsiato. Sicuramente da vedere sono la Meridiana Solare dedicata al vino, considerata la più grande del mondo, e il torchio più grande d’Europa, custodito nelle cantine della Tenuta “La Mercantile”. Nella cantina Ferraris invece è ospitato il Museo dedicato al Ruché e alla storia della sua riscoperta ad opera di don Giacomo Cauda, detto il parroco del Ruché.
ferraris.jpg

L’AZIENDA E IL VINO - FERRARIS AGRICOLA

(S.P. 14 - loc. Rivi, 7 - tel. 0141292202)
Quando si nomina il Ruchè di Castagnole Monferrato non si può non parlare di Luca Ferraris, un ambasciatore di questo vitigno. La sua cantina oggi conta ben 34 ettari di proprietà, di cui 25 destinati alla produzione di Ruchè. A completare il patrimonio della famiglia, dal 2016 annovera anche la storica Vigna del Parroco, simbolo della nascita del Ruchè. E poi Opera Prima, il primo Ruchè capace di resistere nel tempo, con un affinamento di 36 mesi in legno. Ma che buono anche il Clàsic.

La cantina è aperta ai visitatori, che possono partecipare a visite guidate e degustazioni. La vera esperienza immersiva è però quella da vivere nel Museo del Ruchè. Un viaggio culturale attraverso la storia del Ruchè con al suo interno uno splendido infernot, cantina sotterranea scavata nel tufo, dove il vino di casa Ferraris invecchia naturalmente. Cantina storica e Museo sono aperti la domenica, da aprile a novembre. 
08_Ruche_di_Castagnole_Mto_Vigna_del_Parroco_2022.jpg

IL VINO DEL VILLAGGIO 

Questa etichetta è più di un omaggio alla storia del Ruchè, ma al contrario vuole raccontarne l'essenza ripartendo dalle origini e da quel terreno che don Giacomo Cauda - il parroco e padre di questo vino - coltivava personalmente. Infatti questo campione si discosta dall'interpretazione più diffusa, con l'accento che valorizza il profilo aromatico. Il Ruchè di Castagnole Monferrato "Vigna del Parroco" 2023 ha colore rubino, con note di rosa canina tenue e una coté ematica quasi selvatica, che pian piano lascia spazio all'incenso. In bocca è caldo, tannico, avvolgente.

L'ANALISI DI ENOSIS
Le caratteristiche de Ruchè ci sono tutte. Gradazione importante (14.80%) che conferisce dolcezza e la sensazione di calore in bocca. pH elevato (3.56) che pur mantenendo una buona freschezza ammorbidisce la sensazione tannica dovuta a una concentrazione di flavonoidi importante (2212 mg/L), che risulta comunque all’assaggio. Colore intenso (6.745 d’intensità colorante) e vivo (la tonalità è 0.848). La presenza di geraniolo libero è alla base dell’aroma di rosa canina.

DOVE BERE E COMPRARE IL VINO DEL VILLAGGIO

Il Podestà - Asti
(via dei Cappellai, 5 - tel. 0141590030)
Una cantina in pieno centro ad Asti è il teatro di questo locale suggestivo ed elegante, che ci piace sempre di più. Il patron, grande appassionato di vini, saprà consigliarvi il miglior calice per ognuna delle portate, realizzate nella cucina a vista da una brigata giovane e affiatata. 
Piatto imperdibile: Reale di vitello Piemontese cotto 18 ore

ilGolosario 2024

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia

ilGolosario Ristoranti 2024

DI GATTI e MASSOBRIO

Guida ai ristoranti d'Italia