Il Vino del Villaggio è il Gabiano Riserva "Matilde Giustiniani" 2017 del Castello di Gabiano
Il paese è celebre anzitutto per il castello, uno dei manieri meglio conservati del Monferrato, che da solo vale il viaggio. Il castello di Gabiano infatti fu fondato direttamente da Aleramo, primo marchese del Monferrato, già nell'VIII secolo, passando per le dominazioni dei Montiglio, dei Gonzaga fino ad arrivare al Duca Ferdinando di Mantova il quale, nel 1622, lo cede ad Agostino Durazzo Pallavicini concedendogli il titolo di Marchese di Gabiano. Il restauro del Castello, iniziato nel 1908 dal Marchese Giacomo Durazzo Pallavicini, verrà portato a compimento nel 1935 dalla Marchesa Matilde Durazzo Pallavicini dei Principi Giustiniani. Oggi è di proprietà proprietà del marchese Giacomo Cattaneo Adorno Giustiani. Oltre al Castello, a poca distanza, c'è un altro dei luoghi più belli del Piemonte: il Sacro Monte di Crea con le sue 22 cappelle tra cui spicca la Cappella “L'Incoronazione della Vergine”, comunemente detta “Il Paradiso”, vero e proprio capolavoro dell'arte sacra di fine Cinquecento.
L’AZIENDA E IL VINO - CASTELLO DI GABIANO
(strada per Rosignano, 9 - tel. 3345827305)
Al timone del Castello di Gabiano, uno dei manieri più suggestivi di tutto il Monferrato, oggi ci sono i Marchesi Cattaneo Adorno Giustiniani, che qui producono vini molto interessanti con le Doc Gabiano e Cantavenna (furono fra le prime Doc d’Italia) oltre al Grignolino “Il Ruvo” 2012 e ovviamente alla Barbera.
Un’attenta opera di restauro ha reso il castello a portata di enoturismo: nei luoghi che un tempo ospitavano la foresteria e il borgo medievale, sorge infatti l’Agriturismo 3 Orologi, una vera e propria finestra sulle colline con 12 camere affacciate sulle sinuose campagne monferrine. Per gli appassionati anche un wine shop dedicato alla vendita e alla degustazione dei vini e la possibilità di vivere il territorio partecipando ad attività di cerca del tartufo, escursioni in e-bike, degustazioni o visite al castello e al suo labirinto, uno dei rarissimi esempi documentati tra i giardini storici del Piemonte, costruito dall’architetto Lamberto Cusani negli anni Trenta.
IL VINO DEL VILLAGGIO
Dal vigneto storico della tenuta, e solo nelle migliori annate, viene prodotta questa denominazione che contempla barbera quasi in purezza con una piccola percentuale di freisa. Il Gabiano Riserva "Matilde Giustiniani" 2017 è il vino ammiraglio di questa storica azienda: di colore rubino, al naso ha la frutta rossa matura, accompagnata da una nota fumé elegante. In bocca emerge la bella rotondità con un acidità pregnante e un tannino che si esprime soprattutto sul finale.
L'ANALISI DI ENOSIS
Gradazione elevata (15%) e un minimo residuo zuccherino (2 g/L) forniscono la necessaria dolcezza a questo vino, controbilanciata da un buon livello di acidità con un pH (3.66) che pur dando un buon impatto acido in bocca, rende il vino piacevole all’assaggio, limando certe asperità. Ad un livello degli antociani medio (126) e dei flavonoidi (1249 mg/L) per un vino del 2017 si contrappone un’intensità colorante elevata che è dovuta alla presenza di altri vitigni nella composizione del vino. La tonalità inferiore a 1 (0.898) conferisce al vino il colore rosso al vino senza sfumature aranciate.
DOVE BERE E COMPRARE
Ristorante di Crea - Serralunga di Crea (Al)
(loc. santuario di Crea, 7 - tel. 0142940108)
Qui va in scena con successo l’iconica cucina del territorio monferrino con una teoria di piatti che emozionano. Al pari della location, sita sulla celebre piazza del santuario di Crea. E si apprezza il lavoro di squadra tra cucina (Marta e Davide) e sala (Paola e il suo staff). C’è anche la chicca della Grignoliteca con oltre 50 referenze della Doc simbolo del Monferrato.
Piatto imperdibile: il fritto misto alla piemontese