Ventuno paesi, ventuno cantine e ventuno vini per raccontare il valore artistico, culturale e paesaggistico di una parte significativa del Piemonte

Da un’idea di Donato Lanati dello studio Enosis Meraviglia, con il supporto de IlGolosario di Paolo Massobrio e il Comune di Casale Monferrato come capofila, in occasione del riconoscimento Gran Monferrato e Alto Piemonte capitali europee del Vino, è nata questa iniziativa che ha nell’attrattiva enogastronomica il suo punto di forza.

Paolo Massobrio e Donato Lanati hanno individuato i paesi e le cantine, che avessero una capacità ricettiva di enoturismo. Le stesse hanno candidato i vini della propria azienda che sono stati analizzati dallo Studio Enosis e degustati da Lanati e Massobrio. Da qui la proclamazione di Vino del Villaggio 2024 con l’itinerario in ogni paese, con le sue attrattive. E poi i ristoranti e le botteghe che rivendono il vino del Villaggio, contrassegnato da un sigillo posto su ogni bottiglia.

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Tutti i produttori si sono ritrovati una prima volta per dare il via al progetto, nel mese di maggio e poi il 3 giugno per una giornata di formazione sulla capacità di accoglienza, grazie all’intervento della psicologa Daniela de Prosperis.
vino-villaggio-3giugno.jpgOra il vino del villaggio è pronto nelle cantine indicate, ma anche nei ristoranti e nei negozi che lo hanno acquisito. Manca solo il terzo soggetto protagonista, il consumatore attento, che può accettare di farsi guidare dalle nostre scoperte, che meritano davvero d’essere sconosciute. Nella città di Casale Monferrato, infine, presso l’Enoteca i Soliti Ignoti, in pieno centro, si trova l’intera collezione dei vini del Villaggio. Si parte!
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