Cupertinum, Antica Cantina del Salento 1935 e quella firma piacevolmente amara del Copertino
La storia del vino e delle cooperative è una particolarità italiana, che trova mirabili esempi dalle Alpi (celeberrimo il Trentino Alto Adige), alla Pianura Padana (l’Emilia Romagna e la Lombardia) fino a sud. La storia di Cupertinum, Antica Cantina del Salento 1935 (Copertino - via Martiri del Risorgimento • tel. 0832 947031) è proprio quella, vincente, di una cooperazione che ha dato grandi frutti. Siamo nel cuore della Penisola salentina, a metà strada tra Ionio e Adriatico. Le terre sono quelle che un tempo appartenevano al Feudo di Copertino quando, in età medioevale, questo paese era capitale di una contea. La sua ricchezza è sempre stata racchiusa nella vite e nell'ulivo. La varietà più coltivata è, senza dubbio, il negroamaro accanto a significative affermazioni di primitivo, malvasia nera e montepulciano oltre ad alcuni vitigni internazionali. Per arrivare all’inizio della nostra storia, la cantina cooperativa, bisogna andare al 1935 quando si uniscono trentasei viticoltori del territorio. Un esempio raro nel territorio e allo stesso tempo una pietra miliare nella cooperazione agricola pugliese. L’esperimento ha successo: oggi sono circa 350 i soci conferitori. Coltivano, con l’antico sistema ad alberello, una superficie di circa circa 400 ettari che godono di anche di uno speciale riconoscimento, la Doc Copertino. Noi abbiamo assaggiato il Negramaro nelle sue varie anime. Il Salento Rosato Spinello dei Falconi 2015 deriva da uve negroamaro e malvasia nera. Al naso il colore ci allontana dal classico rosato, virando deciso sul cerasuolo. E’ un vino di buona alcolicità, che al naso ha profumi di ciliegia e fragoline di bosco. In bocca è sapido, asciutto, con una spiccata acidità che completa il quadro di una piacevole fragranza. Il Copertino rosso 2010 ha lo stesso uvaggio con un diverso processo di vinificazione: acciaio prima, quindi vasche in vetrocemento, infine bottiglia. Il risultato è un vino dal colore rosso rubino intenso, che al naso ha profumo di piccoli frutti, mirtilli, accompagnati da una nota verde. In bocca è un vino morbido, ravvivato da una piacevole freschezza e da un tannino ancora ruvido. Due anni ulteriori di affinamento per il Copertino Rosso assaggiato nella Riserva 2008. Nel bicchiere mantiene l’intensità del colore rubino, che si fa leggermente più cupo, impenetrabile. Al naso la freschezza dei piccoli frutti si trasforma in marasca sotto spirito accompagnata da cioccolato, liquirizia e una leggera speziatura che ritroveremo poi al palato. in bocca è un vino di corpo, morbido, quasi sugoso, con un tannino ancora ben presente che gli regala un piacevole finale amaro.