Dalla famiglia Crippa, accoglienza, cucina tradizionale d’autore e vini di grande classe

Da colline lasciate al loro destino, a angolo fiabesco d’Italia. È un atto di amore verso la propria terra, quello che ha spinto nel 1992, Giordano Crippa, imprenditore famoso nel campo dell’edilizia, a cimentarsi in un’altra impresa, ossia acquistare cascine e terreni annessi all’interno del Parco Naturale di Montevecchia e della Valle del Curone, abbandonati da decenni per riportarli a nuova vita. Per vedere il risultato del suo lavoro, non avrete che da raggiungere La Valletta Brianza, lasciare la Bergamo Lecco per tuffarvi in mezzo al verde, e percorso qualche minuto di strada sterrata, godervi lo spettacolo di un panorama che ha pochi eguali. Davanti a voi, a perdita d’occhio, un mare di dolci colline con decine di vigneti ordinati e cascine perfettamente ristrutturate, con una vista che rigenera l’anima, arrivando fino alla nobile Montevecchia, dove alto contro il cielo azzurro, svetta imponente, il santuario mariano della Beata Vergine del Carmelo.

1.jpg

Lo staff de La CostaSembra passato un secolo dal giorno in cui come atto di “amorosa follia” per la sua terra, Giordano Crippa acquistò terreni e strutture in stato di abbandono. Impressa nella sua memoria, l’espressione del suo amico medico del paese, che vedendolo in un piovoso giorno di autunno, bardato e pronto per andare a ripulire tutta una collina, allora soffocata da sterpi e rovi, gli disse “Giordano, io chiamo l’ambulanza per farti portare via!”. E invece, inseguendo con tenacia e passione il suo sogno, oggi La Costa, così si chiama la tenuta, è accoglienza, con sei mini appartamenti e due camere matrimoniali. È realtà dove nascono vini capolavoro, nostri Top Hundred per capirsi, figli del talento della figlia Claudia, vera fuoriclasse del vino, che segue vigneti e cantina con l’aiuto degli enologi Luca Bennato e Davide Marelli e che, grazie al suo carisma e al suo amore contagioso per il territorio, in questi anni è diventata punto di riferimento per molti, e soprattutto giovani, che han deciso di mettersi a fare vino, arrivando a essere quella squadra che inizia ad essere apprezzata e che va sotto alla bandiera di Terre Lariane. E ancora è “Quarter Horses” con la figlia Clara che segue l’allevamento di cavalli.
3.jpgEd è ristorazione, con “Galbusera Nera”, dove è proposta cucina tradizionale d’autore.
Seguiamo il percorso della famiglia Crippa sin dagli esordi. Oggi, a quasi trent’anni dall’inizio diciamo che la loro attività, crescendo sempre di anno in anno, è diventata vera eccellenza italiana. La cucina affidata alle mani sapienti di Alessandro Trivella è racconto goloso della tradizione e del territorio, con la valorizzazione dei prodotti della tenuta e di piccoli, talentuosi, produttori che operano nei dintorni. Per quanto ci riguarda, tra gli antipasti (9 euro) ci hanno entusiasmato l’insalata tiepida di bollito con patate cetriolini e prezzemolo e la melanzana latteria di capra pomodoro e basilico viola. Tra i primi (9 euro) un capolavoro i maltagliati con la bottarga di lago e briciole di pane alle erbe e i ravioli di mozzarella pomodorini confit e olio di basilico.


Tra i secondi (15 euro) la tagliata di manzo steccata con lardo verdure di stagione e salumi e formaggi de La zappa sui piedi e Nicola Brambilla, due piccoli, grandissimi, produttori a chilometro zero. Grande anche il dolce (5 euro) finale, con le albicocche al moscato con plumcake allo yogurt e la crostata integrale con marmellata di susine e gelato al limone. Detto che qui, le sere d’estate del venerdì e del sabato, hanno inventato la suggestiva iniziativa Pick & Sit, che prevede la prenotazione entro il giorno prima, e il ritiro dalle 19 del pacco-cena, che poi si va a gustare, all’aria aperta, nella affascinante cornice di vigne e colline.
8.jpgPer quanto ci riguarda tra le tante emozioni vissute, indimenticabili quelle avute nell’assaggio dei vini. Come abbiamo ricordato, La Costa è stata tra i nostri Top Hundred, nel 2010, con il suo Solesta. Ma Claudia Crippa, con quella caratteristica propria dei grandi, che è il non accontentarsi mai, considerati i traguardi raggiunti uno stimolo a puntare sempre più in alto, invece di cullarsi sugli allori, si è dedicata senza risparmiarsi a cercare come potere migliorare e con studio, ricerca, fatica, lavoro, ha raggiunto l’obiettivo. La conferma, dal bicchiere. Incrediboll, il nome più che appropriato, dell’ “incredibile” metodo classico da uve di 2000 ceppi di riesling italico e riesling renano di piante di oltre 50 anni in alta collina di Montevecchia. Nella versione della vendemmia 2016, con sboccatura del 2019, ha colore paglierino brillante, perlage finissimo e continuo, note fini floreali e elegante nota minerale, sorso fresco e beva dinamica. Dal carattere solare, di caratura internazionale, il Solesta 2015, Riesling Renano che dopo fermentazione in acciaio e affinamento in tina di acacia da 20 hl per 12 mesi, ha colore giallo oro, naso profondo con profumi floreali, sentori di frutta esotica e in particolare di mango e papaia, nota caratteristica di pietra focaia, gusto fresco e salino, con sorso ampio e finale lunghissimo. Brigante, di nome e di fatto, il rosso da uve merlot, che bene interpreta il bicchiere “gioviale”, quotidiano, che con le sue note fruttate e la sua beva agile, bene si addice ad essere gustato a tutto pasto o in una merenda con salumi e formaggi.
9.jpgEvoca il culto di Giobbe, profondamente radicato in Brianza, come testimoniano i tanti affreschi votivi a lui dedicati nelle cascine e corti rurali, tra cui il bel dipinto murale della Costa, e già eletto a santo protettore dai contadini brianzoli, il San Giobbe, pinot nero dal colore rosso rubino, dai profumi di lampone, ribes, amarena, dalla fine speziatura, dalla bella struttura, con il palato sostenuto da bella freschezza, nota minerale, lungo finale. Ora due vini di straordinaria classe. Il Vinodeldiciassette, Igt bianco del 2017 con cui i Crippa hanno deciso di valorizzare il Verdese, varietà antica del Lario, dimostrandone il potenziale. Dopo fermentazione in acciaio con macerazione di 13 giorni sulle bucce e un anno di affinamento in barrique, il risultato è clamoroso. Dal colore ambrato, ha naso elegantissimo e complesso con profumi di miele di acacia, zucchero filato, albicocca disidratata, sentori di erbe aromatiche e rabarbaro, mentre al palato esprime tutto il suo fascino con un equilibrio fresco – sapido che conferisce al sorso grande dinamicità, per chiudere con un finale lungo e armonico. È un vino che sembra un sogno!
10.jpgE il Vinodelquindici, rosso da uve merlot in purezza, dal colore rosso rubino profondo, luminoso, con profumi floreali di violetta e rosa, nota fruttata intensa di ciliegia e lampone, fine speziatura e sentori di liquirizia, gusto caldo, armonico, persistente. Gran finale, con Càlido, vendemmia tardiva prodotta con uve moscato rosso solo nelle annate più calde, “càlide”, appunto, con la ventilazione della vallata che garantisce una giusta surmaturazione, e il terreno calcareo mineralità e freschezza. Dal colore rubino, ha naso delicato floreale che ricorda la rosa canina, cui seguono note fruttate di ciliegia, lamponi e fragoline di bosco, mentre al palato è dolce, ma non stucchevole, equilibrato e con finale armonico.

La Costa

via Galbusera Nera 2 - La Valletta Brianza (Lc)
tel. 0395312218 - www.la-costa.it

ilGolosario 2025

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia

ilGolosario Ristoranti 2025

DI GATTI e MASSOBRIO

Guida ai ristoranti d'Italia