La Sprelunga, una grande cucina di mare in Brianza

A Seveso, dalla famiglia Radici la scelta di distinzione di fare ogni giorno una spesa di eccellenza, con i migliori pesci e crostacei che sono l’anima di creazioni golose d’autore

Il pesce migliore si mangia a Milano, il passaparola tra gli amanti della cucina marinara, fino a quando, qualche anno fa, ristoratori e chef del capoluogo lombardo e dell’hinterland hanno rinunciato a caratterizzare il loro locale con un’identità precisa (mare, carne, piuttosto che specialità lombarde, piemontesi, toscane). Tra coloro che - pur avendo investito su bellezza del locale, tecniche di cucina, servizio - , sono rimasti fedeli a sé stessi, proponendo sempre specialità di mare, i Radici, titolari della Sprelunga di Seveso.

Il ristorante è elegante, con una sala dove domina il bianco, con i tavoli ben distanziati e apparecchiati in modo impeccabile, e il dehors che nella bella stagione è oasi rilassante ambita.
In sala patron Franco è maestro d’accoglienza, e con i suoi ottimi collaboratori assicura un servizio impeccabile.
Il must ieri come oggi, una materia prima di eccellenza che non ha eguali, punto di partenza di livello altissimo, che poi vede il figlio Stefano, affiancato da mamma Virginia, realizzare ai fornelli creazioni golose che fanno un racconto emozioniante del mare e delle sue meraviglie.
crudo mare.jpg Da un menu invitante, avrete il piatto di crudo (che merita l’assaggio per avere subito il polso di cosa qui comprano quotidianamente al mercato, il meglio!). Con la possibilità di accompagnarlo con le ostriche.
Tra gli altri antipasti imperdibile quella patata in sfoglia su crema di burro bianco e caviale che è omaggio a Vittorio Fusari, cuoco illuminato, ahinoi, volato in cielo troppo presto, da cui Stefano ha avuto l’onore di lavorare negli anni della sua formazione.
Poi avanti con riso, con il risotto alle seppie nere con astice stufato al curry, o con pasta, con i paccheri con crostacei e bisque ristretta.
Di secondo rombo con patate e porcini o astice con crema di datterini gialli e cipolla rossa.
Finale all’altezza di tutto il percorso con il ghiotto piatto che onora la stagione, ossia “Le diverse consistenze della castagna” o con il sempre confortante strudel di mele e gelato alla cannella.
Bella la cantina. Ulteriori note di merito, il conto - che pur essendo usati ingredienti di assoluto valore - è di rara ragionevolezza, e le porzioni, una volta tanto generose.
La Sprelunga è una splendida Corona!