Su La Stampa il Lazio Nero Buono Apolide della cantina Marco Carpineti di Cori

Oggi su La Stampa Paolo Massobrio presenta la cantina di Marco Carpineti di Cori.

Nel 1985, alla morte del padre, ereditò 4 ettari a viti e ulivi e decise di lasciare il suo lavoro di tecnico elettronico e puntare sui vitigni autoctoni: bellone e nero buono di Cori. Oggi ha ben 120 ettari di proprietà sulle colline di Cori di cui 70 a vigne, curate con i suoi figli, Paolo e Isabella. Ma c’è anche del montepulciano, il cesanese e l'autoctono greco moro.

L'assaggio di Massobrio è stato per i due metodo classico millesimati: il Kius brut con 24 mesi sui lieviti da bellone in purezza e il Kius extra brut (36 mesi), da nero buono di Cori. Il Lazio Bellone “Capolemole” è suadente; è clamoroso il Moro, giudicato uno dei migliori bianchi d’Italia.
La sorpresa è stata però il Lazio Nero Buono “Apolide” che «ha profumo di confettura di fragole: caldo speziato con una tannicità trascinante in un sorso generoso, eleganza pura» dice Massobrio.

Infine, da vigne coltivate secondo il metodo biodinamico, nasce il Lazio Nzu (nel dialetto corese “nzu” significa “insieme nel profondo”) da bellone in purezza, vinificazione spontanea senza lieviti aggiunti in anfora di terracotta. Da conoscere.

Marco Carpineti
Cori (Latina)
S.P. Velletri-Anzio n. 3
tel. 069679860

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