I ristoranti e i negozi visitati da Paolo Massobrio durante il mese di agosto
Balzi rossi - Ventimiglia (IM)
Pranzare ai Balzi Rossi di Ventimiglia d’estate è qualcosa di magico, anche perché i tavoli fuori sono tutti affacciati sul golfo e poi su quelle rocce che diventano rosse la sera. In cucina oggi c’è Enrico Marmo, chef di origini piemontesi, classe 1987, un giovane motivato, pieno di idee e creatività. Anche il servizio è all’altezza della fama di questo locale che offre il menu Riviera con 6 portate a soli 90 euro, il menu Momento a 100 euro, il menu Liguria a 85. Dei nostri assaggi, via con le incredibili Foglie di ulivo con cialde di patate e melassa alla cipolla; la torta verde con zucchine trombetta (nella foto);
panissa croccante e barbagiuai con pesto, biete e fagiolini. Da provare il cappun magro vegetale, ricco di freschezza; la lattuga arrosto e merluzzo verde; il pesce lama alla brace di ulivo, pepe rosa, salvia e aspretto di pesche. Notevole il tortello alla stufa con piccione e Rossese dedicato ai 50 anni della doc. Coniglio arrosto alla ligure iconico prima di granita di frutta matura e Unexpected Chocolate. Un grande Enrico, veramente, per una bellissima esperienza! Carta dei vini più che eccellente.
(frontiera san Ludovico - piazzale De Gasperi, 2 - tel. 018438132)
La Casetta del Gad - Oulx (TO)
Mettete un pomeriggio a Sestriere e poi scendete verso la via del ritorno, incrociando le dita per trovare posto in questa Casetta di nome e di fatto, dove Riccardo Giovannini, pizzaiolo contemporaneo, ha il tutto esaurito, sempre.
Le sue pizze fanno la differenza e sono soffici e croccanti oltreché digeribili. Ma anche il menu offre qualche piatto apprezzabile, come l’ottimo vitello tonnato, la trippa in umido e gli agnolotti fatti a mano; quindi gli gnocchetti viola con la fonduta o la crostata ai marroni. Siamo stati benissimo, del resto questo è e rimane una sosta radiosa, senza se e senza ma.
(via Riccardo Ghiotti, 19 - tel. 0122831087)
Le Logge del Vignola - Montepulciano (SI)
Un’altra folgorazione è stata la cena in questo ristorante radioso che tuttavia quella sera di agosto è stato perfetto in tutto, candidandosi ad essere la miglior tavola di Montepulciano. Il locale della famiglia Stella (padre e figlia in sala) vede ai fornelli Carlo Gutierrez e la sua cucina è decisamente originale, unica. Il locale poi è quanto di più accogliente possiate immaginare, nel cuore di Montepulciano, con una scelta di vini che non stiamo neanche a dirvi, tanto è spettacolare. Due i menu degustazione a 49 e 60 euro e una scelta alla carta dove spicca il soave gran fritto toscano in tempura o il paté di fegatini di pollo in cassetta di pane al caffè, pera speziata e salsa al vino cotto. Straordinari i “Pici nel Sacco” cotti dentro la vescica del maiale con aglio nero e fonduta di Pientino
ma anche le mezze maniche mantecate al cavolo viola, crema di carote e zenzero candito; quindi gli gnocchi rossi al ragù di coniglio leprino su crema di ceci neri.
Ai secondi ecco l’agnello in crosta di pop corn e orzo con patate schiacciate e zucchine; il piccione bio al Vin Santo con macaron al foie gras e grue di cacao e la “nostra tartare di manzo”. Tutto eccellente.
Ai dolci: sigaro di cioccolato con mousse al cioccolato nero e melanzane, leggermente piccante e gelato al tabacco; la nostra idea di Tiramisù (sfera di cioccolato con tiramisù e fiamma di assenzio); cubo di mango e cioccolato bianco in crosta di pistacchi e salsa al rum; Uovo nel Nido (panna cotta con cuore alle pesche e salsa al passion fruit). Grandissimi!!!
(via delle Erbe, 6 - tel. 0578717290)
Fattoria del Cerro - Montepulciano (SI)
È incantevole la Fattoria del Cerro situata nella frazione Acquaviva di Montepulciano dove sorge Villa Grazianella. E questa è una bella meta di enoturismo, essendo l’azienda produttrice di Vino Nobile, ma anche di tanti altri vini delle varie tenute del gruppo. D’estate si mangia in giardino avendo di fronte la sagoma illuminata di Montepulciano che sembra un presepe. Qui la cucina è tradizionale, per cui aspettatevi la pappa al pomodoro con mozzarella di bufala o i pici all’Aglione della Val di Chiana (ma anche cacio e pepe). Non perdetevi il coscio di pollo alla cacciatora e il peposo di Chianina al Nobile di Montepulciano. Si chiude con tiramisù e millefoglie alla crema chantilly.
(fraz. Acquaviva - via Grazianella, 5 - tel. 0578767722)
Novecento - Dievole - Castelnuovo Berardenga (SI)
Dievole è stata la sosta più emozionante del nostro girovagare toscano. Dovete immaginarvi un borgo di pietra su vari livelli, con due piscine, sale da degustazione, un ristorante eccellente che vede in cucina l’ottima chef Monika Filipinska.
Abbiamo pranzato e cenato, ovviamente coi vini notevoli delle tenute del gruppo, passando momenti di grande relax. Fra gli assaggi da ricordare: il carpaccio di ricciola marinata al finocchio con mela verde; il baccalà mantecato con mousse di lenticchie e cicerchia; il risotto cacio e pepe con cipolla caramellata; i tortelli di barbabietola con caprino erborinato; il rollè di suprema di faraona e albicocche; il filetto di pescato con scarola saltata e zucchine in scapece. E poi la cheesecake al lime con ganache di cioccolato bianco e zenzero. Che bella esperienza e che buona mano in cucina.
(fraz. Vagliagli - loc. Dievole, 6 - tel. 0577322632)
Caino - Montemerano di Manciano (GR)
Valeria Piccini (foto di apertura) la trovate nel borgo, già vestita di bianco che si prepara a officiare la cena nel suo ristorante o a servire i piatti nel bistrot all’aperto, per una cucina più semplice. È stata un’emozione tornare nelle sale accoglienti ed eleganti, serviti dal figlio Andrea, anch’egli con le mani in pasta, mentre papà Maurizio, ora, si dedica alla produzione di vini, eccellenti, che abbiamo assaggiato durante la nostra cena fantastica. Ecco allora l’anguilla con midollo al carbone, frutti rossi e rapa profumata al pepe di Sichuan; superbi i ravioli di pappa al pomodoro con estrazione di datterino rosso oppure quelli inventati da Andrea, di olio Evo, colatura di alici, capperi e coulis di pomodoro fresco.
Fra i secondi il piccione con pesche, noci pecan e acetosella oppure la triglia con peperone crusco, fragole e olive Taggiasche. Ma notevole sarà il maialino di Cinta Senese con insalata acida di pomodori verdi e salsa di avocado. Ai dolci l’albicocca grigliata con gelato al timo, limone e pasta di arachidi. Un sogno!
(loc. Montemerano - via Della Chiesa, 4 - tel. 0564602817)
Ceccottino - Pitigliano (Gr)
Pitigliano ha il suo fascino, di per sé. Se poi raggiungete la piazza San Gregorio VII per mangiare al Ceccottino, la sosta sarà memorabile (due anni fa andammo nel locale gemello, poco sotto, La Corte del Ceccottino).
Veniteci allora per le pappardelle al cinghiale, il Buglione d’agnello, il coniglio in bianco alle erbette, ma soprattutto per l’acquacotta. Felicità, anche per la buona selezione dei vini.
(piazza san Gregorio VII - tel. 3939790069)
Da Mimmo Equineria - Bernalda (MT)
Mimmo (detto “Mimmo cavallino”) è una macelleria equina di Bernalda che offre un servizio take away, ma anche una sosta nel dehors allestito intorno.
Si mangia alla buona, si beve birra, ma i piatti che arrivano, statene certi, sono di gusto altissimo: il carpaccio di cavallo, le bombette, i gnumareddi, lo spiedino e il tronchetto della felicità e poi una preparazione speciale, sempre di carne di cavallo, che chiamano gelato (superbo). Lo abbiamo provato tre volte. Irresistibile!
(via Albini, 5 - tel. 3391924543)
Francesca - Matera
Il dehors di Francesca, nel cuore della Matera antica, è bellissimo quando il tempo lo permette.
Si mangia fra i sassi della zona nominata “Caveoso” e soprattutto si viene per la sua tagliata, che è un must eseguito alla perfezione.
Ordinate senza indugio i suoi antipasti caldi, ma anche gli gnocchi al pane di Matera, salsiccia pezzente e pesto di zucchine; quindi le orecchiette con crema di fave e funghi cardoncelli; l’uovo come faceva mio padre, strapazzato con pomodori secchi e peperone crusco; le costolette d’agnello panate al finocchietto con cicoria ripassata. C’è anche il trancio di baccalà su vellutata di ceci. Si sta proprio bene.
(vico Bruno Buozzi, 9 - tel. 0835310443)
Osteria dei Meravigliati - Canelli (AT)
Il nostro rientro in Piemonte ci ha visti una sera di fine agosto a Canelli, per riprovare l’osteria dei Meravigliati, che è un locale molto bello e colorato. Abbiamo mangiato nel cortile, con altri cinquanta commensali, di cui la maggior parte stranieri. C’è stato un avvicendamento in cucina, ma l’impostazione è rimasta la stessa, coi piatti i conici della tradizione. Sempre meglio la scelta dei vini alla carta, con poche offerte a bicchiere (sigh), mentre il menu riserva scelte classiche: il piatto di antipasti (vitello tonnato, insalata russa, carne cruda e sformato di verdure con fonduta) è soddisfacente e la carne cruda davvero eccellente. Le raviole del plin però erano un po’ acquose e sfuggenti nel gusto; normale la guancia di vitello brasata al Moscato di Canelli e le melanzane alla parmigiana con stracciatella di burrata. Bene il bonet.
(via G.B. Giuliani, 29 - tel. 3922224171)
Tre negozi super a Pignola (Pz)
A Pignola, paese ai confini con la città di Potenza, bisogna venirci. Della Dimora I Giorni già abbiamo detto (link), ma il motivo per fare un viaggio sta anche in tre realtà pazzesche, tre negozi, dove abbiamo scoperto una qualità altissimo.
Il primo è la gelateria Officine del Gusto di Luigi Buonansegna, un genio che ci ha fatto toccare i vertici con i suoi gusti netti, puliti, grandissimi. Lui che ha studiato a Firenze, dove è stato catturato dai maestri gelatieri della città, dai quali ha imparato l’arte, che una volta tornato a Pignola, gli ha fatto fare il salto, superando i suoi stessi mèntori. Abbiamo assaggiato una ventina di preparazioni, di cui diremo sulla prossima edizione del Golosario, ma il ricordo indelebile resta quello del fior di latte, che senza indugio è il migliore assaggiato quest’anno. Il più semplice, certo, che è la cifra di questo eroe della resistenza umana che sperimenta in continuazione, forte di una consegna precisa: il rapporto diretto coi suoi fornitori. Vi assicuro un grandissimo (non sto a dirvi di nocciola, pistacchio di Stigliano, cioccolato... o del gusto dedicato a Pignola).
(via Guglielmo Marconi, 19 - tel. 320 013 1781)
Poco dietro, c’è invece uno dei macellai più bravi d’Italia, Arcangelo Faraldo, dell’omonima macelleria, che ha visitato persino un mostro sacro come Dario Cecchini. La sua macelleria è un gioiellino di eleganza, e così il lindo laboratorio e le celle. Lui lavora carne di razza podolica e i suoi tagli sono speciali, ma anche i salumi dicono la loro, in particolare la soppressata e il capocollo, le salsicce, il lardo e quella specialità che qui chiamano gelatina (simile alla testa in cassetta) che è la fine del mondo. Un grande!
(via Aldo Moro, 65 - tel. 0971 420806)
Di fianco alla Dimora i Giorni andate invece da Branca & Mecca, un minuscolo laboratorio anzi un’antica latteria artigianale che prepara mozzarelle, burrate, scamorze, burrini, ricotta e stracciatelle. Tutto freschissimo con il latte proveniente da Tura. Fantastica Maddalena!
(via Umberto I, 46 - tel. 0971 421002)
P.s I ristoranti provati questa estate sono stati più di dieci e di alcuni è già stata pubblicata la recensione completa (Pietra del Sale ad Avigliana Link; soprattutto delle soste in Basilicata (il Blumen Bad Beach di Metaponto link; il Torre Fiore di Pisticci link e prossimamente il Sartago di Ferrandina).
Di Potenza, poi parleremo prossimamente di un ristorante dedicato alla cucina orientale: il Torii Sushi Restaurant.