Un viaggio lungo un mese tra trattorie e ristoranti d'autore: le nostre recensioni

È stato un mese propizio per provare tante tavole, nuove e storiche. Qui riportiamo, vista l’abbondanza, solo i locali dove siamo stati noi due, sapendo che durante questo mese sono uscite tante altre recensioni, soprattutto dedicate alle nuove scoperte. In questa tornata abbiamo avuto modo di riflettere sulla formula della nostra guida, che esalta la trattoria ma non disdegna il ristorante fine dining quando davvero lo merita. Seguiteci e diteci la vostra!

La Scaletta - Cantù (Co)

Il segreto della famiglia Terraneo è l’affetto che unisce da sempre genitori e figli. Ed ecco perché dopo esser cresciuti, non solo in età ma anche professionalmente, al fianco di papà Luciano e mamma Marina, i fratelli Gabriele (chef) e Silvia (in sala), oggi hanno preso le redini del locale, subentrando al comando, sapendo comunque di poter contare ancora sul loro aiuto. Qui tutto fila al meglio, e nella bella struttura di fine '800 che conserva i muri originali e affascinanti volte in mattoni a vista, in un ambiente classico-elegante, è protagonista la cucina italiana d'autore, con pregevole selezione di vini (170 le etichette).
scaletta cantu titolari copia.jpgDetto che qui, nella stagione invernale, viene preparata una cassoeula di bontà straordinaria (i Terraneo sono tra gli inventori del Festival della cassoeula, l’evento che valorizza il piatto tradizionale lombardo). In tavola cotechino panato alle nocciole crema di carciofi e crumble al prezzemolo. Poi risotto mantecato alla bisque di gamberi rossi code di gamberi scottate alla vaniglia e panna acida al dragoncello o i veri trucioli di Cantù conditi con crema di verdure. Frittura di mare o “cazoeula” canturina, come dicevamo. Finale a tutta gola con pavlova fragolosa: meringa chantilly al pistacchio namelaka alla fragola fragola ricomposta fragole fresche al limone pistacchi sabbiati. Felicità! All'ingresso negozio con prodotti biologici (confetture, tisane, miele, pasta e farine e un catalogo di 60 etichette a prezzo enoteca). (Marco Gatti, provato il 9 marzo 2025)
via Milano, 30 - tel. 031716540
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Osteria del Sass - Besozzo (Va)

È stata una delle soste più belle dei primi mesi dell’anno. Suggestivo il colpo d'occhio che si gode dalla grande veranda, con la vista che spazia su tutta la vallata e sulle colline del Varesotto. Attento il servizio, svolto con sorriso e professionalità, con la regia di Silvia Sartorio, che con il marito chef patron Costantino Di Claudio, forma la coppia che è l’anima di questa realtà di eccellenza.
osteria sass titolare copia.jpgPer voi piatti di alta cucina italiana realizzati con materie prime selezionate personalmente da Costantino, che ha anche costruito vino dopo vino una cantina da applausi, dove spiccano chicche sorprendenti. Da provare rollè di porri, mela, zenzero o seppie, cedro. Poi di primo risotto, agrumi, tartare di gamberi, olio di porro o ravioli di capra salsa al titolo d’uovo pecorino. Di secondo orata alla piastra, puntarelle condite, arancia o formaggi dí meditata selezione. Cheese Cake basca, composta di agrumi a chiudere una sosta memorabile. Si può lasciare l'auto nel comodo parcheggio che è appena sotto il locale. (Marco Gatti, provato il 15 marzo 2025)
via Sant’Antonio 17/b - tel. 0332771005
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Particolare - Milano

Prosegue con passo spedito il cammino di questo locale milanese, che vi accoglie con il suo piacevole ambiente di eleganza moderna. Al comando patron Luca Beretta, che svolge con disinvoltura le funzioni di maître e sommelier. Nelle salette o nel giardino interno, piatti di cucina italiana in un'interpretazione personale e golosa.
particolare milano titolare copia.jpgSi inizia con alici fritte salsa di prezzemolo crema di burrata pepe bianco o battuta di Fassona piemontese, nocciole, avocado e gelato ai popcorn. Poi pasta mista patate provola affumicata duja o paccheri, rapa rossa, rucola, aglio nero e pecorino romano. Di secondo persico in pastella o petto di anatra coste lamponi e sale affumicato. Tiramisù Particolare (mousse al te, gelato al bergamotto, meringa) per uscire soddisfatti.  (Marco Gatti, provato il 16 marzo 2025)
via Tiraboschi 5 - tel. 0247755016
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Sauris Borc - Milano

Se amate il Friuli questo è indirizzo milanese che fa per voi. Piacevole l'ambiente con le salette con mattoni a vista, mobili rustici e oggetti della memoria. La cantina ha vini di meditata selezione solo del Friuli Venezia Giulia.
sauris titolari copia.jpgGustosa la cucina, tradizionale e capace di valorizzare materie prime delle terre carniche, e con piatti per vegetariani, vegani, celiaci. Dal menu, jota triestina, frico, blècs (pasta fresca friulana tipo maltagliati di farina chiara, grano saraceno, uovo, burro) e cjarsons.
E ancora, tra i secondi, stinco alla birra, gulash, coniglio alle erbe con polenta o guancia di manzo brasata. Tiramisù e gubana a chiudere. Si può fare come regalo (del valore pari a 60 euro) una cena per due persone, di tre portate. (Marco Gatti, provato il 7 marzo 2025)
via Toselli 2 - tel. 0226825943
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Sine by Di Pinto - Milano

Lo abbiamo premiato come migliore ristorante di Milano de ilGolosario Ristoranti, l’anno scorso. E continua a ricevere riconoscimenti importanti dalla critica. Ma il bello di questo locale è che lo staff che lo conduce, guidato dal geniale e istrionico chef patron Roberto Di Pinto, non solo non vive di rendita accontentandosi dei traguardi raggiunti, ma al contrario, cerca di fare sempre meglio. E così ogni volta che si torna si esce con la voglia di tornare. L’ambiente è di eleganza moderna, con i tavoli bene distanziati e apparecchiati in modo impeccabile. A occuparsi della cantina, Andrea Gaito, grande sommelier che saprà stupirvi con i vini che sono frutto della sua sapiente selezione, e che vi assicurerà abbinamenti di piena soddisfazione. In tavola alta cucina contemporanea che esalta con tecnica e creatività profumi e sapori del mare.
Sine by Di Pinto titolari copia.jpgNella nostra ultima visita, con la regia dei fornelli affidati all’ottimo chef Edoardo Passeri, per iniziare pizzetta fritta e snack e leccornioso scampo buerre blanc zucca marinata e caviale. Poi ravioli di genovese di pollo miso d’orzo e funghi o risotto al prezzemolo aglio olio e peperoncino ostriche del pollo. Quindi, di secondo, guancia di bufalo liquirizia e patate al rafano o capitone foie gras e mela verde. Babà napoletano, crema pasticciera, panna e frutti rossi il dolce finale di un’esperienza che non vedrete l’ora di ripetere! (Marco Gatti il 22 marzo 2025)
viale Umbria, 126 - tel. 0236594613

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Dry - Milano

Cocktail e pizza napoletana, la formula è questa. Oltre l’ingresso, ecco subito lo spazio lillipuziano del cocktail bar, nella declinazione che piace molto a Milano, che vede i pochi metri quadrati affollati all’inverosimile con i clienti che poi escono anche sul marciapiede per stare insieme sorseggiando il proprio cocktail. In fondo, la sala più ampia dagli arredi essenziali, dove invece si gustano le pizze, nella versione napoletana.
dry pizza cassoeula copia.jpgA noi son piaciute la Margherita con provola affumicata e Pepe nero, la Classica marinara e l’originale pizza con cassoeula. Contenuta la scelta sia dei vini (ahinoi dai prezzi invece non certo contenuti) sia delle birre. (Paolo Massobrio e Marco Gatti, provato il 13 marzo 2025)
via Solferino, 33 - tel. 0263793414

BERTON - Milano

Era tanto che volevo tornare da Andrea Berton (ma si sa, i collaboratori milanesi sgomitano e tu ti devi mettere in fila, secondo il criterio della rotazione della nostra guida). Come l’ho trovato? Intanto elegante e molto più caldo e accogliente, con un personale preparatissimo, campione di discrezione. Poi la felice formula di ordinare alla carta mixando i piatti dei vari menu degustazione (intelligente come formula). Preparatissimo il sommelier, che pesca in una carta piuttosto classica, benché ampia; grande lo chef e tutta la sua squadra. Grande per confermare che è la cucina migliore di Milano, dove c’è tanto studio per giungere a una precisione nei risultati, sia negli amuse bouche, sia nei piatti.
berton chef copia.jpgDetto questo, dal mitico menu “Non solo Brodo” ecco il succulento brodo di cardo e liquirizia con cardo gobbo, bagnacauda leggera e uova di trota. Dal menu “Porta Nuova”, un tenerissimo carciofo alla griglia, salsa di vongole, bottarga e tuorlo d’uovo. Dal menu “Signature”, ecco il fresco e divertente risotto alla piazzaiola con acqua di mozzarella. Dal menu “Tartufo nero” l’uovo biancomangiare con salsa di pollo e tartufo nero. Ai secondi, una perfetta rana pescatrice con zuppa di pesce e cime di rapa e l’eccezionale anguilla arrosto con barbabietola e yogurt. A questo punto è evidente la qualità superiore di ogni esecuzione. Ma col dolce – secondo una regola “marchesiana” – si tocca l’apice con l’Uovo di yogurt e mango e il soufflé al cioccolato e gelato al fior di latte. Della piccola pasticceria, invece, non vi diciamo nulla perché è una sorpresa da film. Proprio come un gran finale. (Paolo Massobrio - provato il 20 marzo 2025)
via Mike Bongiorno, 13 - tel. 0267075801
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Ostreria - Podenzano (Pc)

Berton ha la corona radiosa che brilla come la Madonnina sul Duomo, ma anche l’Ostreria Bottega Pavesi di Podenzano ce l’ha. Due locali diversi, uno fine dining, l’altro osteria per due cucine diverse, ma alla fine la stessa massima soddisfazione. E questo è il bello della nostra guida che mette sul medesimo piano le varie identità ristorative che quando sono sé stesse possono raggiungere il massimo. Certo la goduria che si prova bevendo in questa Ostreria è impareggiabile, di fronte a una selezione pazzesca, che ti trovi persino nelle cassette di legno della parete di fronte. Chiedi un vino locale e Giacomo ti porta due Malvasia locali da urlo, sconosciute.
fratelli pavesi loro copia.jpgE questo è l’oste che fa da spalla al fratello Camillo in cucina, dove esegue alla perfezione un’insalata di faraona con zabaione salato su insalata di radicchietto selvatico cavolo, con inserti della loro magnifica giardiniera, rafano grattugiato e crumble di parmigiano. Per me, l’iconico e generoso piatto di pissarei e fasò; quindi i soavi tortelli piacentini con ricotta vaccina, spinaci freschi e Parmigiano 30 mesi. Superbi i plin di coniglio con animelle saltate al Madeira, timo e olive taggiasche. Altri al tavolo con me hanno preso i tagliolini allo storione e le tagliatelle al ragout, entrambi perfetti. Commovente la loro insalata russa fresca, il pane, e l’ambiente da vera osteria. (Paolo Massobrio provato il 22 marzo 2025)
località Gariga, 8 - tel. 0523 524077
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ANTICo borgo le MACINE - Granozzo con Monticello (No)

Aveva ragione la moglie dello chef Roberto Arena del ristorante Antico Borgo Le Macine, che il livello in cucina era migliorato ancora.
le macine titolari copia.jpgCi siamo fidati ed eccoci una sera ai tavoli di questo elegante ristorante, con una bella carta dei vini e un menu sfizioso dove abbiamo iniziato col Giardinetto di verdure invernali, equilibrato nelle sue marinature; quindi un sontuoso risotto Goio della Baraggia con ragù di molluschi, cime di rapa e limoni. Curioso ed eccellente il piatto denominato “Costina in un raviolo con mela, scalogno e soia”. Fra i secondi hanno l’agnello alla milanese con funghi, senape e patate, ma per noi un’eccellente ricciola scottata, con yogurt, sedano, salsa Bernese e limone candito. Superbi anche i dolci: Foresta nera 2.0 e mandarino, ricotta, maggiorana e cialde di cannolo. Veniteci e ci ringrazierete! (Paolo Massobrio provato il 12 marzo 2025)
via Dante Graziosi, 1 - tel. 366 3360747
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CHEZ Sophie - Biella

Ha aperto da poco questo localino che vuole portare in città una cucina d’autore, provenendo, la coppia che lo gestisce, nientemeno che dal Pescatore di Canneto sull’Oglio. E il locale è decisamente carino, raccolto, con cucina a vista e dehors interno. Qualche perplessità, tuttavia, la lasciano i prezzi, che non sono certo da avviamento di un’impresa ristorativa a Biella. E qui credo che una riflessione, sulla formula adottata, andrà fatta.
chez sophie sala copia.jpgVia dunque con tataki di tonno rosso dell’Adriatico, pomodori confit, basilico e tapenade di olive taggiasche (ottimo) e poi l’uovo a 64°C su vellutata di asparagi, piselli e brie Savarin. I tagliolini alla bottarga e limone erano ahimè un poco salati, mentre il branzino alla plancia con vellutata di porro affumicato, succo di zafferano e fiori di zucca, spinaci saltati era corretto. Così come il filetto di vitello, succo di porcini, condimento di chorizo e rucola con patate schiacciate e broccoli di Creazzo. Si chiude con insalata di fragole, chantilly con meringa. Una cucina tutto sommato corretta, ma che in fatto di identità sembra sparire dentro a un menu troppo simile a tanti altri locali (Paolo Massobrio provato il 5 marzo 2023)
via Palazzo di Giustizia, 4 - tel. 347 7877845

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TRE SOSTE RADIOSE EN PASSANT

(di Paolo Massobrio)
Non mi stancherò mai di parlare della RATERA, l’osteria del parco di Trenno a Milano (via Ratti, 22 - tel. 0248202932) dove ci si sente sempre a casa. Anche l’ultima visita ci ha confermato che la Ratera sta a Berton come l’osteria sta al ristorante gourmet. Carta dei vini ridotta ma meditata, ecco la vellutata di cavolfiore viola al cumino dei prati e gamberi all’arancia, il perfetto risotto giallo, la superba tartare di scottona e lo sformato di polenta di Storo con fonduta al gorgonzola. E al gorgonzola era anche la crème brûlée, fantastica!
la ratera titolare copia.jpgSeconda sosta a Genova (via di Porta Soprana, 55/r - tel. 010583534), al SANTA TERESA, che è un locale dietro Piazza De Ferrari, in pieno centro, che applica la formula dell’osteria. Dove però mangi le acciughe impanate fritte e il baccalà in pastella, il capponmagro genovese, i ravioli au tuccu e i mandilli al pesto. Oppure i miei gnocchi con scampi e bottarga di muggine. Radioso di piena soddisfazione.
genova copia.jpgInfine a Brescia, un localino da cui sono passato per caso un mezzogiorno, che mi ha colpito per la gentilezza e la cura dei particolari. Come la mia frittata verde, che cuoce almeno due ore per essere soffice e fragrante come me l’hanno servita. Ci tornerò, perché anche gli altri piatti sono curati allo stesso modo (parmigiana, tiella riso, patate e cozze, farinata, trofie al pesto e malloreddus, per citarne alcuni). È aperto per la pausa pranzo fino alle 16. Si chiama BUON APPETITO (via XX Settembre, 40 - tel. 030 5242440), anche per prenotazioni. BRAVI!
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