In Valle Maira una locanda occitana piena di calore
Se cercate un paradiso dimenticato, se cercate pace, se cercate avventura selvaggia, se cercate paesaggi unici ancora vergini dovete venire in Valle Maira. Questa è una delle valli del Cuneeese che è rimasta più intatta, non toccata dalla cementificazione del secondo dopoguerra. Il che ha favorito lo sviluppo di un turismo basato sulle tradizioni della valle, sul recupero delle origini occitane, sulla valorizzazione della natura senza falsi slogan.
Siamo stati ospiti per qualche giorno di Lou Pitavin a Ponte Marmora, paese di una valle laterale che porta ai colli Preit e Fauniera, con paesaggi incantevoli. Qui si è fatto sistema perché esistono anche altre strutture ricettive che lavorano tutto l'anno e che tra di loro si parlano e collaborano con il risultato che tutti ne traggono vantaggio a partire dal territorio stesso, che si presenta con un’offerta di sistema davvero appetibile. Al Lou Pitavin tutto è pensato per essere sostenibile. Il giardino esterno ha il perimetro con l'orto e le erbe aromatiche che rendono la permanenza nel prato esterno ricca di odori e viaggi sensoriali persi nei profumi. L’interno della locanda è incantevole, come la ricorda Paolo Massobrio che fra i primi oltre vent’anni fa arrivò più volte in questi luoghi recensiti sulla GuidaCritica&Golosa.
Vi aprirà la porta Marco con la sua famiglia, per invitarvi in un ambiente caldo tutto fatto col legno.
Le camere sono eleganti ma fanno rivivere il sogno infantile di stare dentro a una baita in montagna; la cucina farà racconti autentici.
Per noi tanti assaggi con le materie prime che hanno fatto la storia di questa Valle: acciughe, castagne, formaggi, burro, paste ripiene, minestre, pane, dolci a base di mela, crostate. Tutto accompagnato da una grande carta dei vini con al centro il Piemonte e la vicina Francia. Durante la nostra sosta abbiamo apprezzato come antipasto le acciughe proposte all’olio, al bagnetto verde e al bagnetto rosso; le trote in carpione e delle ottime cipolle ripiene cotte in forno a legna.
Tra i primi abbiamo fatto festa con i tajarin di castagne con il Blu di mucca.
Deliziose anche le margherite ripiene alle erbe spontanee con burro d’alpeggio, prima dei secondi dove la scelta era tra un succulento cervo coi mirtilli e le costine di maiale alla birra Alp della Valle Maira.
Dolce conclusione con il semifreddo alla camomilla con la sua panna cotta, il biscotto e la tisana fredda, ma anche con la créme brûlée all’Arquebuse.
Al mattino dopo la colazione sarà da urlo, tutta fatta in casa.
Nella struttura è presente una spa, una sauna e un idromassaggio esterno. La località offre la possibilità di gite varie, noi siamo stati alla Rocca della Meja, una montagna che ricorda di molto le Dolomiti e ai laghi Nero e di Resile.
Locanda Lou Pitavin
Marmora (Cn)
Borgata Finello
tel. 0171998188 - 3501470847