A Morro d’Alba Lacrima Wine Days, due giorni dedicati al nobile rosso marchigiano che finalmente conosce una stagione di meritata attenzione

Lacrima di Morro d’Alba. Per anni, all’esame per diventare sommelier, una delle domande più insidiose riguardava la sua provenienza regionale. Molti candidati, non conoscendolo perché allora poco noto, dicevano… Piemonte! Oggi questo splendido rosso delle Marche dai sentori di rosa citato da Dante nel Purgatorio e storicamente presente sulla tavola dei Papi, non solo è conosciuto, ma ha conquistato il grande pubblico. E, prodotto in oltre 250 ettari da 54 viticoltori, perlopiù mini aziende vitivinicole delle quali solo 24 quelle che superano le 5mila bottiglie l'anno, in questo weekend è addirittura protagonista di un grande evento, il Lacrima Wine Days, in programma nel borgo storico di Morro d’Alba.

«Abbiamo pensato di affiancare il re degli autoctoni marchigiani, il pluripremiato dalle guide Verdicchio dei Castelli di Jesi con un vino identitario – ha detto il direttore del maxi consorzio Imt Alberto Mazzoni presentando la due giorni – in grande crescita sul piano qualitativo. Il Lacrima di Morro d'Alba è oggi maturo per mostrare le proprie doti sia in termini di longevità che di duttilità delle produzioni che spaziano dai grandi rossi, ai passiti sia dolci che secchi fino alle distillazioni in grappa e spumanti. Il distretto testimonia inoltre un buon ricambio generazionale, anche grazie al fatto che le Marche sono la seconda regione d’Italia per sostegno a giovani imprenditori in agricoltura».

Una ventina i produttori presenti, tra cui Lucchetti, cantina della nostra predilezione di cui proprio in questi giorni abbiamo avuto il piacere di riassaggiare i vini. «Per domare il Lacrima bisogna essere bravi – dice Paolo Lucchetti, 34 anni – perché è un’uva che tende a ossidarsi, ma ha una grande forza nella sua tipicità che noi preserviamo senza utilizzare ghiaccio secco nella raccolta a mano. Ne otteniamo un vino che esce da ogni cliché». Già di assoluta unicità e carattere. Nel bicchiere la Lacrima di Morro d’Alba di Lucchetti ha colore rosso rubino purpureo, violaceo, naso di grande intensità con note di rosa, sentori di frutta rossa e in particolare ciliegia e frutti di bosco, mentre al palato ha buon corpo, piacevole equilibrio, sorso armonico e persistente. Una lacrima che una lacrima ve la strapperà, ma di gioia!

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