A Quartu Sant'Elena il Mulino Sardo esalta l'antica arte pastaia dell'isola

La tradizione della pasta in Sardegna ha origini antichissime ed è frutto dell’assemblaggio di culture fortemente identitarie legate alle attività agricole, pastorali e marinare.
A Quartu Sant’Elena, il centro più popoloso dell’area metropolitana di Cagliari, nel sud Sardegna, una città di antiche tradizioni artigiane con uno splendido litorale, opera un pastificio artigianale che ha saputo proporre nel terzo millennio questo patrimonio di assoluto valore, ponendo al centro della filosofia produttiva l’attenzione verso la ricerca delle materie prime e il rigoroso controllo dell’intera filiera. Elemento non trascurabile, le caratteristiche organolettiche pressoché uniche del grano sardo e del suo semolato, che sono il risultato di un sistema di conoscenze ancestrali dei contadini del luogo, e di fattori geoclimatici che appartengono esclusivamente all’isola. Motivazioni che hanno spinto il Mulino Sardo a una serie di nuove attività che consolidano ed esaltano l’antica arte pastaia, rinnovandone temi e contenuti. A partire, per esempio, dal nuovo impianto di molitura a pietra che affianca quello tradizionale, atto a macinare artigianalmente le varietà di grano duro locali, così da preservarne le preziose caratteristiche organolettiche. Grazie alla macinazione a bassa temperatura, infatti, c’è l’opportunità di avere prodotti puri integrali e semi integrali. Accanto a questa linea, a breve, vedrà la luce anche quella biologica certificata.

La prova dell’assaggio conferma appieno il nuovo corso del pastificio: squisiti i malloreddus caserecci, vanto della tradizione isolana, riconoscibili dalla forma di conchiglia, che grazie alle striature esterne e la cavità interna raccolgono tutto il ragù con cui vengono solitamente conditi. Li consigliamo anche conditi semplicemente con il pecorino sardo, con le vongole, o con pomodorini e bottarga.

Per un trionfo di colori (bianco, rosso, verde, giallo) e di sapori nel piatto, ci sono anche i malloreddus ai 4 sapori (classico, zafferano, spinaci, pomodoro). Qui li producono, nelle medesime declinazioni di gusti, in un formato di circa la metà della dimensione dei malloreddus, e li chiamano gnocchetti mini trafilati.
malloreddus-colorati.jpgOrigine ancora più antica per la fregola, il tipo di pasta sarda che più si discosta dalla tradizione italiana; si presenta infatti come un insieme di palline irregolari e porose di semola di grano duro tostate, molto simile al cous cous arabo. Nella tradizione sarda, la fregola viene spesso usata per pietanze a base di crostacei e molluschi, oppure di carne – pecora in primis -. Oppure si può cucinare la fregula “incasada”, che si mangia in brodo oppure dopo essere stata passata in forno insieme al formaggio fresco, pecorino o vaccino a seconda della zona. Il Mulino Sardo ne produce anche un tipo di formato leggermente più grande di quello classico, denominato “Fregolone sardo”. Tutti queste tipologie e formati vengono commercializzati in confezioni da 500 g e da 3 kg.Fregolone-sardo-ok.jpg

Il Mulino Sardo

Quartu Sant’Elena (Ca)
via Mozart, 14
tel. 0702341002
mulinosardo.com

Ph: www.ilmulinosardo.com

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