A Masera, il carisma di Max Sartoretti, la bellezza unica degli ambienti, una cantina e una cucina che regalano un’esperienza memorabile
Il Divin Porcello, “divin”, lo è di nome e di fatto! Taglia in questi giorni il prestigioso traguardo dei 32 anni di attività il Divin Porcello di Masera. Lo fa, in forma come non mai. Lo diciamo dopo esserci tornati e avere vissuto una delle esperienze più belle dell’anno.
Ore di felicità pura, per il carisma di patron Massimo Sartoretti, per tutti Max, mente geniale e alfiere senza eguali delle tradizioni ossolane, che ha nel sangue accoglienza e colleganza, che si declinano in una rara attenzione ai giovani e nella sua passione a creare relazioni, a valorizzare produttori artigiani di valore (un esempio per tutti, il produttore del sommo Bettelmatt, che ci ha presentato e di cui abbiamo assaggiato il capolavoro). La precisione del servizio dei suoi collaboratori. L’incanto e il calore di sale e salette in pietra e legno. E, ultimo ma non ultimo, l’eccellenza della sua cantina – dateci retta, se siete appassionati, salite in auto e partite! Ci ringrazierete – e della cucina, formidabile, in alcuni piatti addirittura commovente. Particolari, che ci hanno fatto dire che, tenendo il passo tenace della gente di montagna che non corre ma sale sempre più in alto, ed essendo cresciuto anno dopo anno, il Divin Porcello oggi è uno dei migliori ristoranti del Piemonte e d’Italia.
Degli esordi, nel 1990, quando Massimo, figlio e nipote di Giovanni e Pierino, già macellai e salumieri dal 1950, inaugurava il suo ristorante con camere. È rimasta immutata la filosofia, valorizzare le antiche tradizioni culinarie tipiche ossolane. Ma oggi questo accade facendo vivere ai clienti un’esperienza di bellezza memorabile.
E allora quando verrete qui, dopo esservi accomodati in una delle sale gioiello, con l’unico imbarazzo di scegliere dove, essendo una più bella dell’altra, che siano quelle al piano superiore, attorno al camino, o quelle al piano inferiore con i soffitti ad arco in pietra a vista recentemente restaurati, tra cui quella con le due cantine a vista, una dedicata ai vini e l’altra ai formaggi (dove affinano diverse annate del famoso “Bettelmatt”, appunto, oltre a autentiche chicche casearie). Con Massimo, e sua figlia Chicca, che lo affianca confermando il detto “buon sangue non mente”, scegliete piatti e bottiglie.
E poi via, con le creazioni di Gianfranco Tonossi, chef dal talento pari all’umiltà, grande.
Dopo Il tagliere di Mastro Giovanni (con Jambum di Masera, salame, mortadella Ossolana, lumbar e lard, pancetta, lardo alle erbe, brisaola ossolana, coppa alle erbe).
Altrimenti gnocchi Ossolani, ossia con impasto a base di farina di castagne e zucca, conditi con sugo di arrosto e formaggio nostrano fuso. In alternativa zuppe e risotti, da applausi.
La specialità della casa poi è la “Lauscera” piatto servito su una pietra ollare calda, sulla quale è possibile cuocere filetto e lonza di maiale direttamente al tavolo.
Poi semifreddo al Prunent (vino del territorio ed espressione ossolana del nebbiolo). E sonno paradisiaco nelle loro camere. È “Divin”!
Divin Porcello
Frazione Cresta, 11
Masera (VB)
Tel. 0324 35035
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