IlGolosario Ristoranti ha decretato le 12 soste dell'anno dove assaggiare una pizza perfetta
È uno dei simboli della cucina italiana. Un disco di pasta lievitata che lascia spazio alla fantasia e sa essere comfort food come pochi altri cibi al mondo. Alta, bassa, alla pala. Di scuola napoletana o romana. Tradizionalissima, o contemporanea, nella nuova interpretazione diffusa dall'Università della Pizza di Petra Molino Quaglia.
Stiamo parlando ovviamente della pizza. Ecco le soste premiate da ilGolosario 2022, in rigoroso ordine alfabetico.
Cibò - Potenza (piazza della costituzione italiana, 44 - tel. 9711565502)
Un locale semplice con un ampio dehors sulla piazza reso grazioso dalle ingegnose soluzioni di Damiana, moglie di Peppone Calabrese, volto noto della Tivù (è conduttore di Linea Verde) che porta in tavola i prodotti straordinari della sua Comunità del cibo (formaggi e salumi di notevole fattura). Imperdibile il Ruccolo cotto in teglia con 96 ore di lievitazione e impasto con 85% di idratazione (foto sotto).
Condurro M. - Antica Pizzeria Forcella dal 1937 - Alessandria (via erba, 4 - tel. 0131030580)
Ambiente con sala open space dominata dalle quattro colonne e forno a vista, dehors su vicolo dell'Erba e una saletta riservata. I dischi di pasta sono come tele bianche per Michele Condurro jr, che realizza le sue opere, dando vita a pizze leggere e digeribili, dai condimenti classici o vere e proprie chicche imperdibili realizzate coi prodotti migliori della Campania. Da assaggiare le sfiziosità napoletane che passano per la friggitrice. La nostra preferita? La Caracciolo: crema di zucca, fior di latte, sbriciolata di salsiccia, scaglie di parmigiano e olio evo.
Cutilisci - Catania (via san giovanni li cuti, 69 - tel. 095372558)
Per piatti gustosi, buoni burger, insalate sfiziose ma soprattutto ottime pizze realizzate con una miscela di farine siciliane e lievitate con pasta madre: ecco questo bel locale, affacciato sul lungomare di Catania. Un must La Novella: sfoglie di patate novelle, mozzarella fiordilatte ragusana, pancetta croccante di suino nero e rosmarino.
Giovanni Santarpia - Firenze (via senese, 155/r - tel. 0559338245)
Pizzaiolo straordinario originario di Castellamare di Stabia, Giovanni Santarpia ha esportato la sua conoscenza e bravura in terra fiorentina, in un locale dove la qualità e la convivialità la fanno da padrone per godere di una pizza alle porte di Firenze, che unisce la tradizione partenopea alla costante ricerca offrendo un menu in continuo rinnovamento. Che buona La Nostra Puttanesca: pomodorino del Piennolo, fior di latte del Casolare, olive taggiasche, capperi, cipolla di Tropea, tonno alletterato e olio Evo.
Grotta Azzurra - Merate (Lc) (viale giuseppe verdi, 64 - tel. 039599534)
Tra i protagonisti della rivoluzione avviata dall’Università della pizza del Molino Quaglia c’è senz’altro Cristian Marasco, giovane e talentuoso pizzaiolo che oggi è arrivato a realizzare sette impasti diversi (96 ore, integrale, tipo napoletano, kamut, cereali, farro monococco e Petra evolutiva). Ai suoi tavoli c'è l'imbarazzo della scelta tra ben 160 pizze. Il nostro coup de foudre? La Pescatore (pomodoro San Marzano DOP del Sannio, moscardini tipo fragolino, prezzemolo, aglio e pomodoro fresco).
I Vesuviani - Castello di Cisterna (Na) (via madonnelle - tel. 3317855598)
Un viaggio nell’universo della pizza è quello proposto da Federico De Maria, allievo di Gabriele Bonci: diverse tipologie di pizza sulle quali vengono impiegati prodotti selezionatissimi. Quindi la pizza in pala, nel padellino e ovviamente anche quella napoletana anche se è nella pizza in teglia che troviamo il fiore all’occhiello di questo indirizzo. Da segnalare la possibilità di provare la stessa tipologia di pizza (per esempio la Margherita) con tutte le tipologie di impasto e con gli ingredienti in varie consistenze. Una stagionale imbattibile? La “Delicato Sorrentino” con pomodorini gialli in succo, parmigiano reggiano 26 mesi extra, mozzarella di bufala, schiuma di bufala, olio al basilico, zest di limone (foto sotto).
La Sorgente - Guardiagrele (Ch) (via gramsci, 9 - tel. 0871800111)
Già allievo all’Università della Pizza di Molino Quaglia, Arcangelo Zulli propone la migliore pizza della Maiella. Partendo da lievito madre e materie prime di altissima qualità combina alle pizze tradizionali una proposta contemporanea, in un locale dove qualità e bellezza si sposano. Le nostre papille ricordano ancora la “Provocazione”: bufala affumicata, cipolla rossa di Tropea marinata, mandorle amare di Bari, miele di arancio, finocchietto selvatico e ventricina del teramano spalmabile.
Lievito 72 - Trani (Bt)(via aldo moro, 10 - tel. 0883953181)
Panettieri da ben sette generazioni, la famiglia Giordano è oggi guidata da Andrea. Gli impasti delle sue pizze sono realizzati solo con lievito madre vivo e farine macinate a pietra e poi lasciati a lievitare almeno 72 ore per un risultato gustoso. Anche l’ambiente fa la sua parte con con gli arredi curati, il forno a legna e la cucina a vista.
Mama - Lendinara (Ro) (via s.m. nuova, 59 - tel. 0425601476)
Dici Mama, risponde Davide Quaglia, il bravo pizzaiolo a capo di questa realtà che per le sue creazioni ha scelto la via della qualità e della distinzione. Le sue pizze, lievitate magistralmente, vengono realizzate con le farine Petra e sono sintesi di tecnica e ricerca. Il risultato: topping di grande gusto, croccantezza e digeribilità altissima.
Officine del Cibo - Sarzana (Sp) (via brigata partigiana ugo muccini, 181 - tel. 0187621994)
È senz'altro un punto di riferimento per il mondo della pizza le Officine del Cibo, cui quel vulcano di patron Giacomo Devoto, ha affiancato anche l’altro locale, la Locanda de Banchieri, a Fosdinovo (via Porredo, 32 – tel. 3920294955), dove protagoniste sono le Terre di Luni e i suoi prodotti. Nel locale di Sarzana, oggi come ieri, il gusto continua a brillare con le sue pizze veraci, in versione contemporanea, firmate da Gianmarco Ferrandi, e con qualche spunto di cucina locale basata sui prodotti del territorio. Tra le pizze, ecco la Monterosso: alici, provola, limone, origano fresco, olio evo.
Re Mi - Sassari (via salvatore coradduzza, 17 - tel. 3331378998)
Uno studio approfondito del mondo dei lievitati si accompagna a tecnica, passione, rispetto delle materie prime e fantasia. Questo è uno dei grandi indirizzi per chi ama la pizza contemporanea e ama mangiarla con le mani. Da non perdere la gustosa semplicità della Ma che Rita: salsa di pomodoro sardo, pomodoro datterino confit, fior di latte e origano di Pantelleria.
Casa Mazzucchelli - Sasso Marconi (via porrettana, 291 - tel. 051846216)
Chiudiamo con un indirizzo in più, e non è un indirizzo qualsiasi perché Aurora Mazzucchelli è uno dei volti femminili più capaci della cucina italiana e quest'anno ha ottenuto la Corona Rossa, ossia la tavola memorabile dell'anno. Tra le sue peculiarità, la scelta di sublimare la pizza nel bistrot Forno Mollica, che sorge accanto al ristorante. Semplicemente straordinaria la Palamita: palamita, patata schiacciata, pesto di lardo, scorza di limone e cipolla.
Aurora Mazzucchelli con Niccolò Quarteroni dell'Agriturismo Ferdy, Corona Rossa del 2020
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