Larga 5 metri e alta 3, è realizzata in policotone naturale e può reggere fino a 200 chili
I colori del giallo e del rosso dominano l’area in cui da qualche giorno è presente la seconda amaca gigante d’Italia (è larga 5 metri ed alta 3!), dopo quella di Cuorgnè, nel Torinese.
Il progetto è stato concretizzato dal Comune di Mornese, estremo lembo dell'Alto Monferrato, e dall’associazione “Mornese E20” per valorizzare ancora di più l’area della pineta, uno degli scorci più gradevoli dell’Ovadese, nota per una passeggiata molto suggestiva e per la presenza a un centinaio di metri da questa nuova installazione, della Big Bench n° 57.
Il percorso che porta a raggiungerle sulla sommità del Bricco Grosso è una passeggiata di circa 2 km dal centro storico del borgo, a detta di tutti bellissima, in uno scenario di grande tranquillità e in un ambiente di grande valore. L’amaca sarà a disposizione per un momento di riposo, per una breve sosta di gruppo. Già oggi la porzione di territorio in questione è segnalato su tutti i siti che si rivolgono agli appassionati del trekking e ben presente nella mente di tanti appassionati. La coloratissima amaca, i cui toni della tela in policotone naturale che arriva dall’Olanda rimandano ai vini della zona – il giallo al Cortese (a sinistra, direzione Gavi) e il rosso al Dolcetto (a destra, direzione Ovada) ed è a tinta arcobaleno, scelta precisa e simbolica in termini di inclusività della proposta turistica locale.
La struttura, realizzata da artigiani del luogo, è caratterizzata da componenti naturali. I due pali di castagno che la sostengono sono alti circa 3 metri con un diametro di una trentina di centimetri. L’amaca può accogliere comodamente un paio di persone anche se, per motivi di sicurezza, il peso massimo consentito è di circa 200 chili. Mornese diventa così il primo Comune d’Italia ad avere la doppia presenza di una Big Bench e di un’amaca gigante. Che rappresenti, sulla scia del successo delle Big Bench della Fondazione Big Bench Community Project (BBCP), a oggi 366 realizzate e ben 75 in costruzione in Italia, l’inizio di un nuovo approccio di successo per comunicare un territorio all’insegna della sostenibilità e dell’inclusività.