I fratelli Sarica hanno ideato questo gin caratteristico, che vede ingredienti locali, tra cui i mirtilli della Val Ferret
Un gin nero. Non è una novità assoluta, ma resta un'idea insolita, un gioco di contrasti: il bianco e il nero, lo yin e lo yang, un abito da sera con un paio di sneaker. O uno spuntone di roccia, sul far della sera, ammantato di neve immacolata. Questa è l'essenza di Neige Noire, il progetto dei fratelli Sarica che hanno dato vita a un distillato che sfida le convenzioni, frutto della fusione tra la tradizione artigianale della Valle d'Aosta e l'innovazione della Silicon Valley.
Matteo (a sinistra) e Angelo SaricaAngelo Sarica, infatti, vive all'ombra delle Alpi, e nel mondo del food and beverage ha un'esperienza ultradecennale (è stato per due lustri direttore della distilleria Saint Roch). Il fratello Matteo, invece, nella Silicon Valley si occupa di informatica e cybersecurity. Le idee e la visione del primo, supportate anche economicamente dal secondo, hanno dato vita appunto a questo nuovo progetto, che ha visto l'esordio a scaffale lo scorso maggio con il gin, ma che parte da molto più lontano. "Sette anni fa ho iniziato a pensare a un whisky nero di impronta valdostana", racconta Angelo. Il whisky è pronto, ancora in botte, dove ha finito i tre anni di affinamento, ma per assaggiarlo bisognerà attendere fino alla seconda metà del 2025. Nel frattempo, a dare linfa al progetto, ci ha pensato Neige Noire.
Il legame con la Val d'Aosta è evidente fin dal packaging. Sulla bottiglia, svetta il Dente del Gigante, la cima abitatata – secondo miti locali – da oscuri spiriti. L'acqua utilizzata proviene dal Monte Bianco, e tra gli ingredienti principali ci sono i mirtilli della Val Ferret, che imprimono al gin l'inconfondibile colore. Il processo produttivo prevede un'infusione per 90 giorni di bacche di ginepro raccolte in loco, seguita da una distillazione in alambicco discontinuo a bagnomaria, alimentato da energie rinnovabili.
A questa segue una macerazione di 60 giorni con mirtilli selvatici, menta alpina, gemme di pino e cardamomo, che conferiscono al gin un profilo aromatico piacevolissimo. Il risultato è un gin dal colore nero intenso con riflessi blu violacei, dall'aroma fresco e balsamico, con note agrumate e speziate. Al palato, è morbido, con note resinose di ginepro, tutta la balsamicità delle gemme di pino e la finezza e le note floreali e agrumate del cardamomo. Il primo assaggio, lo abbiamo sperimentato in purezza, con un cubo di ghiaccio, ed è stato più che convincente.
Ottimo anche nel più classico dei gin tonic (che ovviamente virerà al black), come nella versione sour (gin, lime, zucchero). Per un cocktail più elaborato, si può provare il Noire Face, con Saint Germain e succo di lime, shakerato e servito in coppa Martini. Il gin è disponibile online (al prezzo di 79 euro per la bottiglia da 70 cl) e il primo lotto, di 5000 bottiglie, è stato già esportato negli Stati Uniti, in Francia e in Svizzera, segno di un successo immediato. Per maggiori informazioni e acquisti: www.neigenoire.com/shop.