Se volete ritrovare quei piatti tutti sapori e profumi che hanno fatto amare la nostra cucina in tutto il mondo. Se vi va di sentire battere il cuore, per l’orgoglio di vedere come ancora, oggi, ci sia chi onora la ristorazione italiana vivendola come responsabilità con cui si tramanda una bellezza ricevuta. L’indirizzo è l’Osteria di Fornio. Raggiungerla è facilissimo. É solo a un’ora sia da Milano sia da Bologna, quasi sul confine fra le province di Parma e Piacenza, a 2 km dal centro di Fidenza e comodissimo per chi viaggia sull’A1, perché a pochi minuti dal casello Fiorenzuola. È la casa di una delle grandi coppie del gusto italiano.
Ad attendervi Cristina Cerbi, cuoca dalle giocate angeliche, e suo marito Luca Caraffini, patron istrionico e col carisma dell’oste vero, nella declinazione che amiamo noi, ossia di chi fa di tutto per far uscire felice gli ospiti.
Hanno la colleganza nel sangue (sufficiente veder come fan squadra con gli Spigaroli e gli altri soci del Buon ricordo, di cui fan parte) e questo è una marcia in più.
L’osteria è del 1928, e Cristina e Luca, quando ci sono arrivati, nel 2006, hanno fatto lavori che, conservando il fascino delle origini, l’hanno valorizzata in modo contemporaneo. Le salette da pranzo sono eleganti, accoglienti, con opere d’arte di artisti contemporanei e i tavoli alla giusta distanza e apparecchiati in modo impeccabile.
Ci sono due terrazze per chi ama stare all’aperto e dove si può mangiare nella bella stagione.
Al piano inferiore, una cantina restituita alla sua originaria bellezza, con i muri in pietra, che è vero coup de coeur, suddivisa in due spazi, uno destinato alla stagionatura di culatello, salame e prosciutto crudo di Parma e l’altro che ospita le bottiglie, con un tavolo al centro dove si gusta un aperitivo, con metodo classico, Parmigiano Reggiano e salame, prima di iniziare pranzo o cena. Vedendo lo spettacolo di salumi e vini (del territorio e d’Italia, ma con spazio di rilievo alla Francia con una selezione di Champagne da far impazzire di gioia chi ama le bolle d’Oltralpe) farete fatica a trattenere l’acquolina perché avrete idea di quello che vi aspetta.
Una volta al tavolo potrete iniziare con i salumi, appunto, con Culatello di Zibello 28/30 mesi, polentina fritta con pancetta dolce stagionata e gorgonzola cremoso, prosciutto crudo Sant’Ilario 30 mesi coppa lardo e polentina o salame gentile nostrano.
O con fiori di zucca ripieni di ricotta e zucchine gratinati con fonduta al tosone o degustazione di Parmigiano Reggiano 101 mesi e 24 mesi (caseificio Gennari) con mostarda di mele e cipolle rosse caramellate. Per i più golosi, tutto questo bendidio con l’Antipasto dell’Osteria. Poi tra i primi due piatti della commozione.
Quelle mezze maniche con ripieno di parmigiano doppia stagionatura in brodo di cappone, che è il piatto firma della casa e che, lasciateci dire, vale il viaggio. Preparatevi, poiché vi verrà lasciata la zuppiera sul tavolo, farete bis, tris…e tornerà vuota.
In abbinamento, Lambrusco servito nella scodella. Poesia.
E quei tagliolini di pasta all’uovo al culatello di Zibello che saranno un viaggio nel gusto italiano emozionante.
Secondi? Un capolavoro i guancialetti di maiale al forno con patate e cipolle rosse caramellate (che è il piatto del Buon ricordo). In alternativa punta di Vitello ripiena alla parmigiana al forno.
Il finale? Sarà felicità con quel dolce che nessuno fa più ma che è di una bontà senza eguali, ovvero con la zuppa inglese al cucchiaio classica dolce della casa. O con “Il nostro gelato alla crema” (con le parigine, zabaione al marsala e cioccolato fondente). Volere esagerare? Tutt’e due!
Cesare Carbone e Luciano Spigaroli, infaticabili condottieri del Buon Ricordo possono essere orgogliosi. Qui è davvero Buon Ricordo. Per quanto ci riguarda, questa Osteria è una vera eccellenza del gusto tricolore, è un orgoglio italiano.
Osteria di Fornio
Fornio (PR)
frazione Fornio, 78
0524 60118
www.osteriafornio.it
info@osteriafornio.it.
