Nel centro di Padova un'enoteca fornitissima, con tanti vini al bicchiere e dove si pranza con proposte originali
L'enoteca La Moscheta, in Corso Milano, 58 (tel. 049 660946 - www.enotecalamoscheta.it) praticamente in centro a Padova, ma con possibilità di parcheggio (strisce blu) è un luogo vero. Non nasce oggi, ma dal 1980 e da sempre era un ritrovo di persone che inziavamo a conoscere il vino italiano di qualità. Oggi gli spazi si sono ampliati: c’è un banco centrale imponente, dove svetta la proposta dei vini al bicchiere del giorno che sono, udite udite, una quarantina, comprese le birre. Eccerto! Se non lo fa un’enoteca questo, che ha bisogno di far conoscere i vini, chi lo deve fare? La trattoria, rispondo io, anche se a Padova ci sono due scuole di pensiero: c’è chi lo fa con generosità, chi invece è restio, ma non si accorge che la bottiglia al tavolo la prendono sempre in meno.
Detto questo, qui alla Moscheta si beve a tutte le ore. C’è la famiglia Salmaso e una schiera di collaboratori solerti a servire. Di fronte alla porta d’ingresso si dipana l’enoteca vera e propria con tutte le etichette delle cantine storiche italiane (le migliori) e qualche novità. La selezione degli Champagne e dei vini esteri è notevole.
Ma il bello di questo posto di successo, che a mezzogiorno si riempie di gente, è la formula: si può pranzare con pochi piatti, decisamente originali. A me per esempio è piaciuto il toast tirolese con pane nero, speck, formaggio di Sesto e senape. Ghiotte le tagliatelle fatte in casa coi piselli, accanto all’insalata di polpo con puntarelle, acciughe, bottarga e crostini di pane. Ma che buona la bresaola della Valtellina e il prosciutto crudo Parma. Hanno anche il prosciutto cotto alla brace con cren e senape e il carpaccio di manzo con rucola e grana, oltre al roast beef. Tutto nel campo dell’eccellenza. Che bella soddisfazione pranzare in un posto così, segno dell’effervescenza padovana per la qualità.