A Cinisello, piatti della memoria e una selezione di vini, entusiasmanti

È stata la festa del gusto italiano, Golosaria, che ha chiuso ieri i battenti dopo una tre giorni che ha avuto una partecipazione di pubblico qualificato eccezionale. Dopo artigiani e cantine, lunedì, nei padiglioni del MiCo, con la presentazione della nuova edizione del GattiMassobrio, il mondo della ristorazione, con la celebrazione di quanti hanno ottenuto l’inserimento in guida, un popolo della qualità che rappresenta oltre tremila insegne in tutta Italia.

Oggi vogliamo segnalare un personaggio simbolo della filosofia del GattiMassobrio, il patron di un locale che quest’anno è tra le nuove Corone Radiose, Claudio Rugna, il cui “palcoscenico”, perché di vero “artista” si tratta, è il ristorante pizzeria Costa (piazza Costa ang. Viale Rinascita – tel. 026175315 ) a Cinisello Balsamo.

Non vi fermate al fatto che l’insegna reciti “ristorante pizzeria” e che l’esterno, con le vetrine con le tende bianche, sia simile a quello di molti altri locali. Non avrete che da varcare l’ingresso, per capire che “Costa” è indirizzo d’eccellenza. Davanti a voi, l’angolo dell’olio, che qui è celebrato con assaggio di benvenuto, accompagnato da spiegazione tecnica che valorizza questo grande prodotto italiano. Poco più in là, un grande tavolo di legno con la macchina per tirare la pasta, e la “chitarra”, dove Caterina, la mamma di Claudio, senza sosta, realizza con arte senza eguali, troccoli, cavatelli e orecchiette (in omaggio alle origini, pugliesi). Il pane è fatto in casa e cotto in forno a legna. Tutti i cereali impiegati nelle lavorazioni provengono da colture biologiche e biodinamiche.

Sulla sinistra, sotto a una grande e bella ceramica, e sopra alla ricca e invitante selezione di distillati, le “cantinette” con l’impianto ad azoto controllato, dove fanno bella mostra di sé le bottiglie dei vini (di pregio) serviti al bicchiere. Claudio è anche sommelier, e con assaggi competenti ha costruito una cantina da applausi (con largo spazio ai vini “naturali”) che consente di “bere” benissimo a prezzi per tutte le tasche.

In tavola, pizza, tra cui la “pizza fritta”, detta alla “montanara”, realizzata prima friggendo il panetto della pizza in una casseruola con olio extravergine d’oliva, e poi servita con pomodoro fresco, fiordilatte e basilico. Ma soprattutto una serie di piatti della memoria, realizzati in modo magistrale, come fave e cicoria cotte in terracotta, Li muersi (cime di rapa, fagioli cannellini, olio extravergine di oliva con crostini), cavatelli di grano duro siciliano di agricoltura biologica certificata fatti a mano con ceci di Carpino biologici cotti in pignatta e vongole veraci, o alle cime di rapa, quindi pesce con filetto di dentice pescato nel Mediterraneo con pomodorini del Piennolo e patate di montagna, carne con omaggio a Milano con costoletta alla milanese.

Claudio e sua mamma Caterina sono due grandi del gusto italiano, veri artisti, perché con la loro arte fanno cultura. E sappiate che se siete golosi, qui “mangerete e berrete da dio”. È una vera Corona Radiosa!

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