Un pranzo al Sorpasso

Rilassante la sosta al ristorante di Fiorenzuola di Focara

Il nome di Focara evoca una zona di vigne a strapiombo sul mare e un pinot nero leggendario che produce Mancini in questo lembo del Pesarese. Ma a strapiombo è anche questo cubo di pietra e vetri, che è la sede del ristorante Il Sorpasso, aperto (in inverno) da giovedì sera a domenica. Lo gestiscono Michele ed Eleonora Mariotti, fratello e sorella; in cucina c'è Enrico Santolini.
Ci si accomoda in uno dei tavoli all’interno e la vista del mare è davvero affascinante. Buonissimi il pane e le focaccine che arrivano in tavola, mentre si dà uno sguardo alla carta dei vini che dimostra una buona conoscenza della materia. Una trentina di etichette, soprattutto di bianchi, con propensione a quelle di carattere naturale. C’è una bella selezione di Verdicchio e purtroppo un solo Bianchello del Metauro.
Il menu è ispirato al pesce a cominciare dal crudo; molto buone le mazzancolle con soffice di patate rosmarino e radici croccanti, ma anche la sogliola alla mugnaia con porcini, galletti e scarola.
Il piatto migliore, fra i primi, erano i cavatelli fatti in casa al sugo rosso di cannocchie;
buoni anche i plin ripieni di baccalà mantecato con ceci e crema di pomodoro,
poco armonico invece lo spaghettone Mancini con aglio (ci voleva più coraggio sull’aglio secondo me), olio, peperoncino (idem) e calamari nostrani.
Ai secondi la grigliata dell’Adriatico è piaciuta, meno il fritto di paranza e verdure che aveva una pastella un po’ ridondante.
Ai dolci pere, cioccolato e zenzero, ma anche fichi, mosto cotto e gelato al pecorino.
Una sosta da ripetere, che non potrà che migliorare: sono sulla strada giusta e fra poco avverrà l’agognato Sorpasso.