Dall'olio extravergine alla susianella, dai lamponi e fragole in confettura alle lenticchie di Onano, fino alle Erbe Magiche
Che bravi quelli della camera di Commercio di Viterbo che hanno fatto una promozione capillare dei prodotti della Tuscia attraverso il contatto con 150 persone fra operatori e giornalisti ai quali hanno inviato una selezione dei loro prodotti più significativi per svolgere poi una degustazione a distanza. Ho aderito con partecipazione all’iniziativa anche perché una modalità del genere è un aiuto concreto alla realizzazione del mio Golosario. Eccomi dunque collegato con Teresa Fioretti e Gaia Giannotti dell’agenzia Rucola Studio che ha curato l’evento, per conoscere prodotti davvero unici. Come l’olio da olive denocciolate (era il progetto di Veronelli) della società agricola Sciuga Il Molino di Montefiascone, che mi ha permesso di risentire la finezza della cultivar Canino. Annalisa Torzilli che per la sua Dop Tuscia dell’olio ha voluto acquistare un piccolo frantoio aziendale dice che “Solo la natura raggiunge la perfezione”. Come darle torto.
La Susianella è invece un salume col finocchietto e altre spezie legato alla città di Viterbo. Un salume di stile umbro laziale, molto buono (anche per la consistenza della pasta) che propone il Salumificio Coccia Sesto di Viterbo. Ha una freschezza balsamica in bocca che si prolunga nel tempo.
Fantastica la teoria di prodotti a base di lampone di Massimiliano Biaggioli dell’azienda Lamponi dei Monti Cimini di Bagnaia. Il mio prototipo era una confettura di lamponi con peperoncino che esaltava l’acidità del frutto. Ma lui fa anche lamponi e cipolle, farina di lamponi, purea di lamponi e sperimentazioni con le foglie della pianta per realizzare la tisana Lamponella, che può essere usata anche come base per la mixology, che esalta Gin e Vodka e i prodotti della distilleria Nannoni di Civitella di Paganico (Gr). Grande, lo vorrei a Golosaria!
Altra confettura che mi ha colpito è quella del Bosco Incantato di Alessandra Spina di Tuscania. Una confettura di fragole piena, saporosa, memorabile, buona (ho finito gli aggettivi).
E poi le mitiche Lenticchie di Onano prodotte da Il Cerqueto ad Acquapendente insieme ad antiche varietà della Tuscia come il fagiolo tondo del Purgatorio e altro ancora.
Superbo sarà poi l’assaggio dei Maccaroni Canepinesi, conosciuti come fieno di Canepina, che rappresentano il top della tradizione della Tuscia viterbese. Prodotti da Pasta Fanelli a Canepina con farina di grani teneri antichi macinati a pietra non degerminati e uova intere per una pasta ricca di fibre, con poco glutine e altamente digeribile.
Quindi il mondo delle nocciole di Federico Ferrari di Caprarola con la nocciola tonda gentile nell’impasto dei suoi piatti che offre nell'agriturismo.
E Infine i formaggi di Val Perino di Piansano con il pecorino stagionato in grotta e Antonella Finocchi dell'azienda Sapori di ieri di Caprarola con i suoi bio ortaggi e frutti tra cui nocciole, castagne e olive di cui viene curata l'intera filiera e soprattutto quei vasetti di erbe aromatiche (origano, timo, salvia, rosmarino e quant’altro) chiamate Erbe magiche, macinate fresche dopo la raccolta e addizionate di sale marino integrale per condire carni e pesce.