Il Nastro della ripartenza

Nei pressi dell'Arena intriganti piatti di pesce, un'accoglienza calorosa e tanta soddisfazione

Cosa fa un locale? Il posto accogliente, la cucina con certi guizzi di originalità e poi il patron. In questo caso il sorriso di Giampaolo è coinvolgente e quando a mezzogiorno trovi il dehors pieno di gente che viene servita con cura, capisci perché questo locale lavora, appena dopo la ripartenza. E non solo perché si trova in un vicolo di piazza Bra, a pochi metri dall’Arena.

Giampaolo ha voluto mantenere il nome storico del locale, che richiama una nota marca di birra, ma il bello è scoprire dove si cela la differenza.
La carta dei vini è già un invito, anche se potrebbe fare di più con la ricchezza dei bianchi che vengono prodotti a Verona e provincia.
Offre un menu degustazione di pesce a 30 euro. Ma voi fidatevi del patron e se scegliete la Caprese, sappiate che viene servita con i mitici pomodori pelati della Catedral di Navarra e con la burrata di Eboli: freschezza pura.
C’è poi una selezione di formaggi della Lessinia del caseificio Morandini e le code di gamberi imperiali con porri e pomodorini.
Una specialità sono le paste fatte in casa e per nessuna ragione al mondo rinunciate agli gnocchi di patate con il Granciporro. Superbi.
Quindi i ravioli “Giulietta e Romeo” con pomodoro, bufala campana e basilico oppure i ravioli di pesce con branzino e code di gambero. Gli spaghetti al nero di seppia sono quelli di Felicetti, serviti con uova di salmone e katsuobushi. Da provare le lasagne al forno fatte in casa, che restano un must del locale. Due poi i risotti: quello all’Amarone e radicchio e quello di mare.
Fra i secondi c’è il meglio del mercato del pesce: polpo della Galizia, aragosta tropicale, rombo chiodato. Classici il fegato alla veneziana e il filetto alla Rossini.

Se qualcuno la desidera c’è anche la pizza, servita in dodici proposte.
Si chiude con un dolce casalingo e un buon caffè. E tanta soddisfazione.