Con il grande rosso di Terre Nobili di Lidia Matera, il brindisi all’apertura di Veronafiere di una sede operativa permanente a Shanghai, realtà strategica di fondamentale importanza per la presenza del vino e dei prodotti dell’agroalimentare italiano in Oriente

Una buona notizia, per il vino e per il comparto dell’agroalimentare italiano. Veronafiere ha rafforzato la propria presenza in Cina, con l’apertura di una sede operativa permanente a Shanghai. La cerimonia di inaugurazione è avvenuta nei giorni scorsi, nel distretto dedicato al business di Xuhui, nel cuore della metropoli cinese, dove erano presenti i vertici del gruppo.

Veronafiere è «un esempio di attenzione per la Cina, di dinamismo imprenditoriale, di creatività e di qualità», ha dichiarato all’inaugurazione l’ambasciatore d’Italia in Cina, Ettore Sequi, che «si inserisce in un contesto di nuova apertura cinese». Obiettivo principale dei nuovi uffici è quello di diventare uno strumento per l'internazionalizzazione di brand strategici italiani. «Vogliamo che gli uffici che apriamo oggi siano un ulteriore strumento per l'internazionalizzazione, a disposizione non solo di Veronafiere, ma anche dei nostri imprenditori e delle istituzioni», ha detto il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, alla cerimonia di inaugurazione.

«In questi venti anni» dall’inizio della presenza in Cina, ha ricordato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, «le nostre relazioni in questo Paese sono notevolmente cresciute e abbiamo stabilizzato le nostre attività, specie nel settore del vino. Ma ora vogliamo ampliare la nostra offerta».

Una buona notizia, dicevamo, perché questa presenza è un altro tassello per favorire la presenza dell’eccellenza e del gusto italiani in Oriente, di cui nessuno meglio di Veronafiere può essere alfiere e portavoce.

A questo successo italiano, dedichiamo un grandissimo vino, di una cantina che, pur premiata, e da anni, a nostro avviso, tuttavia non ha ancora i riconoscimenti che merita. È un rosso di quella Calabria che, grazie a personaggi illuminati e lungimiranti come Gennaro Convertini, presidente dell’enoteca regionale calabrese, infaticabile alfiere delle produzioni della sua terra, finalmente, sta facendo conoscere in tutto il mondo, le sue straordinarie eccellenze. È il Cariglio di Terre Nobili di Lidia Matera di Montalto Uffugo (Cs). Da uve magliocco dolce, magliocco canino, ha colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, profumo intenso di mora e ciliegie mature, sentori di bacche di ginepro e macchia mediterranea, mentre al gusto è sapido, caldo, piacevolmente tannico, con retrogusto speziato e lunghissima persistenza. Uno dei migliori vini italiani!

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