Un'ampia teoria di prodotti che comprende formaggi, salumi pregiati, prodotti da forno dolci e salati, prodotti in vasetto, olio e vino
Da oltre 40 anni San Patrignano offre un aiuto gratuito a ragazze e ragazzi con problemi di dipendenza. Ben 26mila quelli accolti finora e 1.200 quelli attualmente in percorso. Con una percentuale di recupero pari al 72% fra coloro che portano a termine il percorso. Una delle grandi intuizioni del fondatore, Vincenzo Muccioli, fu quella che parte integrante del percorso di recupero, fatto di autostima, di dignità, di responsabilità, di entusiasmo, fosse quella del lavoro. E in particolare, quello legato alla terra, che dall'iniziale forma di auto-sostentamento, divenne negli anni anche una autentica vetrina sulle eccellenze agroalimentari e vitivinicole che questo territorio era in grado di offrire, grazie anche alle professionalità e competenze man mano acquisite dai ragazzi ospiti di San Patrignano.
Oggi, grazie alle lavorazioni artigianali, al pieno rispetto dei ritmi della natura, ai seri e continui percorsi di formazione, questa comunità rappresenta anche un esempio virtuoso a livello internazionale di filiera agricola garantita e controllata. Punta di diamante è l'attività legata al caseificio, frutto di un impegno costante e giornaliero dei ragazzi che ruota attorno all'allevamento non intensivo di bovini (350 capi di razza Bruna Alpina e Frisona) interno alla comunità. Dalla trasformazione entro 12 ore del latte appena munto di questi esemplari (e di pecore e capre al pascolo nel comprensorio locale), si produce una teoria di formaggi che vanno dai freschi (Squacquerone Dop, il Cerasolo e il fior di ricotta) ai semi-stagionati (CàCiotta di mucca, Mucchino, Pecorino Romagnolo, Mattonella di Capra), fino agli stagionati che affinano anche oltre i 12 mesi in ambienti naturali e in alcuni casi in fosse di pietra tufacea. Le foglie di castagno, le fave di cacao, le foglie di fico, il fieno profumato di montagna e le vinacce di Sangiovese maturano ed arricchiscono questi pecorini conferendo loro profumi e sapori unici.
Carni italiane e certificate sono invece la materia prima d'eccellenza per l'attività norcina che si svolge in comunità, dove si allevano anche 450 suini bianchi e 100 di razza mora romagnola. Essa si rifà all'antica arte e tradizione di questo angolo di Romagna e prevede lavorazione senza nitrati e nitriti, con la sola aggiunta di sale e aromi naturali, legatura manuale e insaccatura in budelli naturali. La proposta di pregiati salumi spazia dal lardo al guanciale, dalla pancetta al prosciutto cotto e crudo, culatello e salame, preparati con carne di maiali anche di razza Mora Romagnola e Brinato allevati allo stato semibrado.
Molto fervida anche l'attività quotidiana del forno artigianale, che rivela una gamma completa di prodotti dolci e salati: squisiti biscotti e grissini anche aromatizzati, le piadine tradizionali, all’olio extravergine d’oliva e integrali, i dolci delle festività.
A seguito di una lavorazione artigianale che dura più di 72 ore nasce il Panettone a doppia lievitazione, ottenuto con materie prime selezionatissime come morbide uvette, arance e cedri canditi manualmente nei loro laboratori.
A chiudere la proposta agroalimentare della comunità, citiamo anche il paniere relativo agli oli extravergine d'oliva, ai sughi e ai ragù di mora romagnola, ai deliziosi mieli millefiori, d'acacia, coriandolo, tiglio.
Da decenni, San Patrignano ha aperto anche alla viticoltura di qualità, lungo 110 ettari vitati collinari a poca distanza dal Mar Adriatico, dove vige il regime biologico. Dopo vent'anni di direzione dell'enologo di vaglia Riccardo Cotarella, al quale è stato dedicato l'ultimo vino nato in comunità per sancire il profondo e duraturo legame che rimane con lui, il “Ventanni”, un sangiovese in purezza che riporta in etichetta un grande cuore, dalla scorsa primavera gli è subentrato in cantina un'altra figura di spicco, Luca D'Attoma. La gamma dei vini contempla dei Romagna Sangiovese Superiore e Riserva, accanto ad altri rossi di base cabernet franc e sauvignon, merlot. Tra i bianchi top, citiamo il Rubicone Bianco “Aulente” (chardonnay e sauvignon) e il Rubicone Bianco Sauvignon. Infine, da degustare gli spumanti: “Avenir”, un metodo classico da uve chardonnay e pinot noir, e “Start”, un metodo charmat da vari uvaggi a bacca bianca.
Un mare di prelibatezze, ricche anche di significati e di valori umani assai importanti, che si possono acquistare sul loro e-commerce (link).
San Patrignano
Coriano (Rn)
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