Fabrizio Galla, pasticcere torinese, firma una torta che non si può dimenticare
Com’è Jessica? Bellissima, attraente e procace. Il meglio però è dentro. Non stiamo parlando della ragazza più amata dei cartoni animati, Jessica Rabbit, ma dalla torta a lei dedicata, che ha ideato, sperimentato, affinato in un anno di lavoro il pasticcere torinese Fabrizio Galla.
Per conoscere la storia di Jessica bisogna fare un passo indietro, all’inizio degli anni Duemila quando lui, figlio di ristoratori, dopo un’esperienza di prestigio per le pasticcerie di mezza Europa e alla corte del maestro Massari, si trova a San Francisco. Qui comprende appieno il valore della pasticceria italiana e nello specifico piemontese. Il lavoro è così tanto che non riesce a star dietro agli ordini. Il futuro però è sulla strada di casa, Torino direzione Lione, città in cui conquista nel 2007 la coppa del mondo di pasticceria. Per l’occasione presenta una torta, che deve per regolamento avere un nome. Sarà un caso, sarà l’ispirazione, nasce così Jessica.
Di cosa stiamo parlando? Copertura di cioccolato nero glassato, uno strato di cioccolato fondente Santo Domingo al 72%, crema di tiramisù, pan di spagna al cioccolato, uno strato di mango, passion fruit e vaniglia, crema al gianduja e base di nocciole e sale rosa dell’Himalaya. L’equilibrio perfetto conquista al primo assaggio. Sulla carta sembra esagerata, in bocca invece mostra appieno un contegno piemontese, sabaudo. È l’opulenza misurata. È un piccolo capolavoro.
Oggi Fabrizio Galla ha casa a San Sebastiano Po (To) in via Chivasso, 179 (tel. 011 9197998) dove al pubblico presenta altre specialità come i sansebastianesi alla nocciola, il savarin, la meringata al cioccolato, la nocciolosa (torta di nocciole senza farina e burro). Nel cuore però c’è sempre Jessica, che viene confezionata in una elegante confezione creata apposta per lei, per diventare un regalo appassionante.