Ecco la cronaca delle soste che, dopo la riapertura, più mi hanno entusiasmato

La prima uscita dopo il lockdown è stata invece nella nostra Migliore Pizzeria dell’anno, ossia in quell’Angolo (via Villoresi, 71 - tel. 029022577) di Vittuone, dove Giuseppe Rizzo, il titolare protagonista di un percorso che lo ha visto iniziare frequentando i corsi all’Università della Pizza a Vighizzolo d’Este, fino a diventare uno dei maestri della pizza contemporanea, con quelle sue pizze realizzate con la farina Petra e nel suo operare nel segno della distinzione con vini, birre, acqua e dolci tutti di eccellenza, con le sue creazioni, ci ha fatto respirarla  speranza! Da lui abbiamo avuto una certezza: l’Italia ce la farà!
angolo-vittuone-pizza.jpgAlla riapertura, la nostra sosta all’Alchimia (viale Premuda, 34 - tel. 0282870704) di Milano, che oggi viaggia con il vento in poppa con la guida di patron Alberto Tasinato e del restaurant & bar manager Valerio Trentani, i due fuoriclasse di sala, con il nuovo “bomber” ai fornelli, Giuseppe Postorino, e con la presenza di Ilario Perrot, uno dei migliori sommelier professionista.
Di un menu di classe, impeccabili il risotto Milano - Langhe (riso mantecato alla milanese con tartare di fassona e polvere di nocciole) e la costoletta alla milanese. Da applausi!
alchimia-risotto.jpgLa palma del più coraggioso va senz’altro a Vincenzo Antico, per tutti “Enzo”, chef patron dal volto simpatico e dalla mimica da attore che ricorda il grande Totò, che in una Milano in evidente difficoltà, che soprattutto all’indomani del lockdown, ma di fatto ancora oggi, stenta a ritrovare il passo dei giorni migliori, con coraggio, si è rimboccato le maniche, e tutti i giorni è pronto a pranzo e cena, ad accogliere nel suo Harry’s Bar (viale dell’Innovazione 20 – tel. 0264109060), chi lavora e vive in Bicocca. Applausi per il suo purè di fave con cicoria, per le verdure in tempura e puntarelle alla romana, e per le stragolose bombette pugliesi!
harrys-bar-titolare.jpgharrys-bar-piatto.jpgUn gran posto, una gloria vera del nostro Golosario, Amici del Galli, bottega del gusto nel centro di Saronno (via San Giuseppe, 18 - tel. 0223165559), nato oltre 30 anni fa come baluardo di eccellenza, dove il giovane Matteo, con il papà, propone le migliori sfiziosità, con prodotti alimentari di prima scelta e vere chicche, a partire dalla selezione delle centinaia di formaggi italiani e d'Oltralpe, mostarde, salse e confetture di accompagnamento, 1.000 e più etichette di vino, salumi di pregio. Qui noi abbiamo gustato un vitello tonnato buonissimo, polpette a tutta gola, taglieri formaggi formidabili. I titolari gestiscono anche, sempre a Saronno, Galli al Teatro (via I Maggio 5) con pranzo, cena e brunch.
amici-galli-titolare.jpgÈ stata una sosta di “quelle che non dormi mai!” quella da Franco Rossi, il “Vasco” del vino, istrionico patron de La Cantina di Manuela (via Procaccini, 41 -  tel. 023452034) di Milano. Ora che dopo il lockdown c’è pure un bel dehors, questo è indirizzo che, come già prima vi dicevamo,  merita la visita, dimenticando l’orologio! Con i piatti di cucina italiana  che son bandiere del locale, ossia tartare di fassona battuta al coltello, risotto “giallo” e costoletta alla milanese, cui ora si affiancano le creazioni del nuovo cuoco Alessandro Ciambelli, ecco i vini di una cantina formidabile, che Franco da talentuoso wine scout ha creato con decenni di degustazioni appassionate e competenti, e che arricchisce di anno in anno, con il piacere dell’essere seguiti e coccolati dai suoi famigliari che si dividono con simpatia i compiti in sala.
A Milano una certezza! Viva Franco e viva la Cantina di Manuela!
cantina-manuela-piatto.jpgEra, e si è confermata eccellenza, quindi per noi Corona radiosa, il L’Ek Bistrot di Lecco (piazza XX settembre, 50 - tel. 03411693747), palcoscenico del grande Luca Dell’Orto, che con un team di valore, in un ambiente informale, nella bella saletta all’interno che guarda la cucina, o sulla piazza, con il contesto più bello della città, firma un'alta cucina italiana, con conto “democratico”. Sarete felici con scaletta di crudi di mare, vitello tonnato all’antica, quello spaghetto freddo con tartare di gamberi lime basilico colatura di pomodoro che è autentico capolavoro goloso, filetto di vitello alla Rossini e cannolo di ananas ripieno di mousse al cioccolato bianco infuso al passion fruit. 
ek-bistrot-piatto.jpgChe professionalità, conoscenza, e coraggio di investire sull'eccellenza, scegliendo le materie prime migliori – come diceva Giacomo Bologna, quando diceva “Date della qualità!” –  portano lontano lo dimostra il patron della Vineria Vimercati (via Cesare Battisti, 1 - tel. 0362276671) di Carate Brianza (Mb). Alberto Vimercati, sulla scorta della sua grande esperienza nel mondo del vino (che lo ha visto al fianco di grandi come Leonardo Valenti e Beppe Caviola) con la moglie Giovanna Barbera, in un anno ha fatto di questo locale uno dei luoghi di gusto più interessanti della Brianza monzese. Oltre alla selezione di vini, anche a bicchiere, davvero strepitosa, notevoli i piatti di Lorenzo Bulla, giovane chef che ci ha conquistato con uovo croccante e gazpacho di pomodori, formidabile plin di caprino di Alta Langa acqua di pomodoro olive leccino e burro di panna, fresca, e quella coscia di fassone battuta al coltello e midollo, che è vero capolavoro. 
vimercate-carate-piatto.jpgÈ uno dei luoghi di Milano che meglio incarna “La” trattoria, Mirta (piazza San Materno, 12 - tel. 029118049). È la creatura di Juan Lema, grande chef uruguaiano di Montevideo, e di sua moglie Cristina, bravissima patronne. Le materie prime sono d’eccellenza, il servizio impeccabile e caloroso, con il sorriso, i vini di meditata selezione, i piatti uno spettacolo di gusto. Per noi, la strepitosa interpretazione estiva della trippa, non calda e con verdure, polpette di carne con misticanza, punta di vitello ripiena servita a temperatura ambiente con insalata, macedonia di frutta fresca. Bravi! 
mirta-piatto.jpgSi definisce locale di Street pizza, e in un certo senso lo è, Il Fornaio di Monterosso (via Fegina 112 - tel. 0187817420) di Monterosso al Mare (Sp), non pizzeria tradizionale, ma durante il giorno “fornaio”, dove è possibile fare colazione o acquistare pane, focacce, pizze e brioches, e alla sera, “street pizzeria”, perché i tavolini sono pochi. La pizza però è buonissima, grazie alla mano del pizzaiolo Gianluca Castagnola, una lunga esperienza, che nella versione contemporanea gourmet, con materie prime eccezionali, vi stupirà con pizze come la “Monterosso - Pignone” (pomodoro, mozzarella fior di latte, salsiccia di Pignone e cipolla) e la “Il Fornaio” (pomodoro, mozzarella fior di latte, acciughe di Monterosso, olive taggiasche, capperi, origano e olio extravergine di oliva). 
fornaio-monterosso-pizza.jpgIn uno dei nostri luoghi del cuore, La Piana (via Zappelli, 15 - tel. 00390362909266) di Carate Brianza, una delle  migliori soste di sempre, con Gilberto Farina che, da chef di grande spessore umano qual è, ci ha emozionato gestendo con maestria i tavoli pieni e servendo millefoglie di riso croccante con ragù di pasta di salame fresca, che è piatto del Buon Ricordo - La Ripartenza 2020, e che della ripartenza è simbolo vero per la sua bontà che scalda il cuore, con un rognoncino trifolato buono come non mangiavamo da tempo; quindi quel piatto di formaggi senza eguali, che con i suoi 15   assaggi che son veri bocconi paradisiaci, conquistati sacrificando le giornate di ferie e riposo salendo in montagna per procurarseli, è capolavoro goloso che da solo vale il viaggio. E chi non sarà al mare, sappia che, come tradizione briantea vuole, il 14, 15 e 16 agosto, per celebrare Ferragosto, in carta ci sarà quella cassoeula, di cui Gilberto è maestro senza rivali! Corona straordinaria! 
la-piana-carate-piatto.jpgUn posto da sogno, Torre Aurora (via Bastione, 5 - 3661453702) di Monterosso (Sp), antica torre di avvistamento dell’anno 1000, a picco sul mare, sotto il colle dei Cappuccini, a dividere idealmente la zona di Fegina dal Borgo Antico. Ristorante cocktail bar è un locale da cui si ammira uno dei panorami più belli di tutta la Liguria, con i tavoli che regalano la vista mozzafiato su golfo di Monterosso e Cinque Terre, con i cocktail protagonisti all’aperitivo e nel dopocena, e i piatti che spaziano tra mare e terra con proposte come crudità di mare, spiedino di polpo arrostito con crema di patate viola pomodori secchi e terra di olive, bucatino alle acciughe con capperi e pinoli mantecati all’aglio nero su crema di bufala e trancio di ricciola gel di pere e spinacini saltati al profumo di tartufo nero patate scottate al burro, da abbinare alla bella selezione di vini realizzata dal giovane patron Elia Bellingeri, appassionato e competente.   
torre-aurora-piatto.jpgIl miglior risotto alla milanese, pre e post Covid, lo abbiamo gustato a La Pesa (via Fantoni 26 - 0236514525) di Milano, baluardo di milanesità gastronomica, dal 1902, dove in sala operano il patron Fabio Paolini, e la brava e sorridente Nina Giamboi. Ce lo ha preparato Isabella Cera, cuoca dal talento cristallino, cui potrete anche chiedere mondeghili serviti con salsa “Bon Aptit”, vitello tonnato della tradizione, lingua di vitello caramellata all’aceto balsamico con purea di patate, costoletta alla milanese. Si sta benissimo!
lapesa-1.jpglapesa-2.jpgSe non lo conoscete, andate a incontrarlo. Claudio Rugna è il simbolo del genio italiano, dove il suo talento sta tutto nella immensa conoscenza che ha acquisito sacrificandosi e dedicandosi anima e corpo alla scoperta e alla valorizzazione dei migliori prodotti italiani. La sosta ai tavoli del suo ristorante pizzeria Costa (piazza Costa - angolo viale Rinascita - tel. 026175315) a Cinisello Balsamo è stata una delle esperienze più interessanti fatte. Appena superato l’ingresso, davanti a voi, in fondo alla sala, “Mamma” Caterina, che come una vera artista, prepara senza fermarsi quei troccoli, cavatelli e orecchiette (in omaggio alle origini, pugliesi) che poi potrete gustare a tavola.  Poi, una volta seduti, il benvenuto è con l’olio, presentato da Claudio in modo impeccabile, mentre la carta dei vini, sul tablet, di ogni vino dà tutte le informazioni utili. Quindi via con piatti della memoria che raccontano la cucina italiana. Toccherete il cielo con un dito con fave e cicoria, zizzona di mozzarella di bufala con pomodorini di collina basilico origano e olio, e ancora, con quelle orecchiette che come dicevamo, fatte a mano, alle melanzane menta e cacioricotta vi daranno un’emozione pazzesca, sintesi di cultura e storia, e poi avanti con il pescato del giorno, o, se volete, con una pizza che qui realizzano in modo magistrale, per finire con un dolce scelto dal carrello. Sosta da sogno. È un luogo della memoria, è un paradiso del gusto! Corona!
costa-cinisello-titolari.jpgCi siamo stati in due momenti diversi, dai fratelli Spigaroli, sia Paolo sia il sottoscritto, in queste settimane, ma in entrambi i casi, a Polesine Zibello, sia al Cavallino Bianco (via Sbrisi 3 - tel. 052496136) sia all’ Antica Corte Pallavicina, il giudizio è sempre lo stesso, Corona! E Corona del cuore perché per noi qui è l’esempio del genio italiano, che si coniuga in bellezza, gusto, passione. Tra i piatti memorabili, uno su tutti, la verticale di Culatello di Zibello di 20, 30 e 40 mesi, da gustare con Fortana e Tamburèn. Sogno! Vale il viaggio!
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È il simbolo della ripartenza! È il volto che incarna il cuore di Bergamo! È stato il primo a chiudere e l’ultimo a riaprire, per rispetto dei suoi collaboratori – e così, cosa non da poco, ora il suo locale è luogo dove la sicurezza è massima e non per niente pranzo e cena registra il tutto esaurito – Oscar Mazzoleni, Maradona della sommellerie, che quando qualche anno fa ha aperto il suo Al Carroponte (via De Amicis 4 – tel. 0352652180) lo ha fatto sin dagli esordi nel segno della distinzione, cercando la via più difficile, ossia quella dell’offrire sempre e solo la grandissima qualità, inseguendo il suo sogno, fare del suo ristorante – enoteca un luogo dove il gusto fosse sinonimo inequivocabile di gioia. Lo ha fatto sempre considerando le sue forze, non facendo il “di più” per intendersi, ma anno dopo anno investendo in continuazione. E così ecco che quando ha potuto ha messo a disposizione dell’ottimo Fabio Lanceni, chef al suo fianco da anni, e con lui in perfetta sintonia, una splendida cucina, e ancora, rendendo sempre più bella la grande sala e il magnifico dehors, soprattutto creando una cantina da favola, arricchita passo dopo passo del meglio del vino mondiale, arrivando ad avere un’offerta straordinaria di oltre 2.100 etichette, così che ora da lui trovate una selezione a dir poco spaziale, con una scelta di champagne e spumanti italiani unica (con una profondità di millesimi formidabile, a partire da Krug, di cui Mazzoleni è ambassador, ma anche di altre centinaia di referenze di maison francesi di sommo valore, in alcuni casi poco note e tutte da scoprire, e di case spumantistiche del nostro Paese) e una scelta senza eguali di vini italiani e francesi (chi ama Barolo e Borgogna ha di che divertirsi), ma anche del resto del pianeta. 
carroponte-titolare.jpgLa nostra ultima visita è stata commovente, non solo per la sensazionale proposta di vini a bicchiere, ma anche per la cucina, che, nota davvero positiva, abbiamo trovato ancora più grande.
carroponte-verdure.jpgNon dimenticheremo il gusto del ghiotto pan fritto burrata e gambero rosso, di quella strepitosa  rivisitazione all’italiana e alla bergamasca del foie gras, servito con pan brioche e filoni, del casoncello che qui ha celebrazione mistica, e ancora di due dei piatti migliori dell’anno, ossia della formidabile pizza di ceci con burrata, peperoni croccanti, chutney di datterino e acciughe e di quel risotto finferli canocchie e fondo bruno di cui vorrete il bis, il tris… 
carroponte-risotto.jpgTra i secondi da applausi piovra e animelle (cotte al burro radicchio al balsamico caramello do datterini) e “Il piccione”, proposto in diverse forme e cotture. Una fetta di salame da campionato del mondo di Oscar con un calice di Krug, il brindisi di una sosta commovente, che concludendosi con il sensazionale gelato al fior di latte con il caviale, vi dirà che questo è uno dei locali che fanno onore all’Italia del gusto!

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