Bollicine novità: Alta Langa in gran spolvero
Le nostre degustazioni settimanali questa volta hanno analizzato il cosiddetto mondo delle Bollicine, che racchiudono denominazioni in crescendo, come l’Alta Langa, che si sta dimostrando sempre più interessante. Già la nostra visita al Teatro Regio di alcuni mesi fa ci aveva regalato una sensazione molto positiva, che abbiamo approfondito durante Golosaria Monferrato, nello spazio esclusivo di Barbera&Champagne.
PIANBELLO - Loazzolo (AT)
Conosciamo quest'azienda agricola da diversi anni e nel 2021 li abbiamo inseriti tra i Top Hundred per l'Alta Langa Brut. Siamo a Loazzolo, sessanta ettari di terreno di cui trentuno di vigna di proprietà della famiglia Cirio, da tempo immemore impegnata in agricoltura sul territorio. Il luogo scelto racconta parte della storia di queste terre un tempo popolate dai lupi: il toponimo "Loazzolo" deriva dal latino Lupatiolum (posto dove scorrazzano i lupi), e un Rio dei Lupi scorre proprio vicino al corpo storico della cascina.
Oggi, le vigne hanno preso il posto di boschi e foreste, ideali per mantenere un microclima funzionale alla spumantistica. Lo dimostra la carrellata di Alta Langa proposti a cominciare dal Metodo Classico Pas Dosè “Orme” 2020, proprio l'etichetta premiata, che si presenta di colore paglierino brillante con bollicine fini e intense. Al naso ha una nota di idrocarburi e origano, mentre in bocca è cremoso ma con un'acidità ancora troppo marcata.
L'Alta Langa MC Brut “Pianbè” 2019 si distingue per un naso vanigliato e cremoso, con un accenno di frutta tropicale. In bocca è pieno, intenso, di buon equilibrio.
L'Alta Langa MC Brut Rosé “Pianbè” 2020 offre al naso sentori floreali, soprattutto di rosa, che ritornano nel retrogusto. In bocca è equilibrato, con giusta acidità e cremosità.
Però Loazzolo è anche terra di Moscato (il Loazzolo infatti è uno dei più interessanti passiti in Italia) e quest'azienda non dimentica la grandezza che può avere un "tappo raso".
Il Moscato d’Asti 2023 ha un naso di fieno, decisamente erbaceo, e floreale, con il glicine, mentre in bocca ricorda il tè.
Il Canelli Moscato “Pianbè de Surì” 2023 come suggerisce il nome è frutto di un sorì, una di quelle vigne scoscese e soleggiate che rappresentano la storia di questa denominazione. La fama è meritata: al naso è complesso, con profumi di frutta accompagnati dalle erbe aromatiche che contraddistinguono i migliori campioni (in questo caso l'alloro). In bocca è cremoso, intenso, di buon equilibrio.
GALLO - Montabone (At)
È stata una rivelazione fin dal primo assaggio l’Alta Langa MC Brut “1831” 2020 di questa cantina per noi storica, che lavora da sempre nell’Alta Langa Astigiana. Questo brut ha colore paglierino con riflessi dorati, perlage intenso e fine e un naso dove vincono le note verdi e officinali con la salvia, un sottofondo minerale che poi sboccia fruttato. In bocca è cremoso, incisivo, fresco, piuttosto sapido. Un Alta Langa verticale, decisamente da sorpresa.
TENUTA DEL GARINO - Clavesana (Cn)
La Tenuta del Garino è stata fondata dall'enologo Claudio Rosso che fece un importante lavoro di recupero di terreni abbandonati nelle “Langhe Monregalesi”. Oggi è la famiglia Mondino, che l'ha rilevata nel 2022, a gestire questi 50 ettari con campi, boschi e vigneti (15 ettari per 8mila bottiglie annuali).
In questa degustazione dedicata alle bollicine, ecco l'Alta Langa Extra Brut millesimato 2019, un vino dal colore oro brillante. Al naso, è immediatamente speziato, mentre in bocca si rivela fine e minerale, con un cuore di acidità ancora non pienamente espressa.
CERRINO - Trezzo Tinella (Cn)
Che bella scoperta quest'azienda con agriturismo nelle Langhe, dove le nocciole contendono i terreni al vino, dove si sta affermando il successo commerciale dell'Alta Langa che conquista terreno, ma il cuore resta ancora nel Moscato.
L'Alta Langa MC Pas Dosè 2019 ha un colore paglierino brillante, mentre al naso la speziatura marcata rende il calice subito invitante. In bocca invece ci conquista l'equilibrio, il sorso cremoso.
Tuttavia, come abbiamo anticipato, il grande, grandissimo vino è un altro: il Moscato d'Asti 2023. Si tratta di un campione da manuale, con naso di pesca bianca e gelsomino, in bocca la bollicina è fine, cremosa, avvolgente, ad accompagnare un sorso dolce e reso vibrante dall’acidità. Un Moscato che rende onore alla nomea di questo grande vino.
PERLA DEL GARDA - Lonato (Bs)
Perla del Garda, la cantina della famiglia Prandini, si è affermata già oltre un decennio fa per aver creduto nel Lugana di lungo invecchiamento, potente, strutturato. Dal 2018 la svolta con la conversione all’agricoltura biologica. Non da ultimo la lungimiranza di puntare sulla spumantistica e sulla denominazione Garda Doc, impiegata per alcuni metodo classico.
Il nostro assaggio è per il campione di Garda Spumante Metodo Classico 2018 (100% chardonnay) dalla speziatura profonda e da una mineralità che al naso si percepisce con un sentore quasi metallico. Questo anticipa la sensazione di sapidità, intensa, che arriva in bocca accompagnata da una nota leggermente tostata e da una certa tannicità.
AZ. AGR. SAN BERNARDO - Poncarale (Bs)
Il Bresciano è storicamente la capitale italiana della spumantistica. Eppure questa volta ci spostiamo dalla classica Franciacorta per arrivare al Monte Netto dove ha sede questa azienda agricola che dalla sua può vantare una produzione spumantistica di tutto rilievo.
Lo Spumante MC Brut (90% pinot bianco; 10% chardonnay) ha un colore paglierino brillante tendente all'oro, con un naso di piccoli frutti e note gessose. In bocca è equilibrato, di corpo, con una nota dolce che permane a lungo.
Lo Spumante MC Brut “Alma Maria” (90% pinot bianco; 10% chardonnay) ha un bel vestito paglierino brillante. Il naso è complesso, evoluto, con note ematiche e di erba bagnata. In bocca le bollicine sono fini, il sorso è sapido con una pregnante acidità e un retrogusto piacevole di mela.
Lo Spumante MC Brut Rosé (33% sangiovese, 34% marzemino, 33% merlot) ha un colore rosa brillante con riflessi aranciati. Al naso spicca una mineralità che si traduce in una nota ferrosa, ematica e carnea. In bocca ha personalità, la bolla è ricca e l'acidità è una spada.
DONNAFUGATA - Marsala (Tp)
Donnafugata non ha bisogno di presentazioni. Siamo in una cantina storica della Sicilia, nome di spicco nel panorama nazionale e mondiale. La produzione è vasta e meriterebbe da sola un'intera degustazione. In questo caso però ci siamo concentrati su una specifica categoria di vini, i Metodo Classico, e le sorprese (positive) non sono mancate.
Il Sicilia Spumante Brut MC millesimato 2019 da uve chardonnay e pinot nero ha un colore tendente all'oro con bollicine fini e persistenti. Al naso, offre sentori balsamici di menta e salvia, mentre in bocca è pieno ed equilibrato.
Il Sicilia Spumante Rosé Brut MC classico 2019 (100% pinot nero) si presenta con un colore tendente all'arancio. Al naso ha i marcatori dei grandi vini, l'incenso, la polvere da sparo, accompagnati da una nota fumé. In bocca però un acidità non composta non gli permette di raggiungerei livelli del campione precedente.
Il Sicilia Spumante Brut MC edizione limitata 2013 88 mesi (chardonnay e pinot nero) è semplicemente maestoso. Di colore oro, al naso è profondo, con una speziatura intensa e note balsamiche di timo. In bocca è equilibrato, elegante e con una acidità che prolunga il sorso all'infinito. Senza dubbio il miglior assaggio della tornata.