Nuova avventura a Villa Bartolomea, dove rinasce un mito
Entrare nell’Hotel & Residence Villa Bartolomea e vedere dai vetri della cucina a vista Romano Tamani con la padella in mano, vi assicuro, che è stata un’emozione. La sala che la proprietà ha allestito rievoca i fasti dell’Ambasciata, ristorante dove Romano e Carlo, fino a poco tempo fa, conducevano nella loro Quistello, in provincia di Mantova. In quella sede il ristorante continua con il secondo chef che era con Romano, mentre qui, che porta il medesimo nome, ha creato una nuova squadra, tutta giovane, che cucina i piatti sontuosi della tradizione italiana oppure serve con Gioia (nome anche della solare sommelier atipica che lavora a stretto contatto con Carlo).
Sarete vicino a Legnago, a 7 chilometri dalla provincia di Rovigo, in un ambiente isolato, dove si erge questa oasi in mezzo a fabbrichette di vario genere, come se fosse una sorta di zona industriale. Entri e rimani colpito dalle zuppiere di varie dimensioni, bianche, candide solenni, che riempiono una parete, che guarda, dalla parte opposta, una riproduzione di Giulio Romano del dipinto della Sala di Amore e Psiche di Palazzo Te di Mantova. A terra i tappeti preziosi sui quali Carlo talvolta consegna schizzi di vini avanzato, davanti al cliente. Nella sera della mia visita lo ha fatto di fronte a un divertito Gabriele Salvatores che cenava con altri tre, impegnato a girare un film da queste parti.
Villa Bartolomea appare imponente, con il lussuoso albergo e sulla destra il ristorante che in questi mesi ha accolto un numero considerevole di afiocinados.
La carta dei vini è come sempre originale, con etichette che ti sorprendono (Carlo Giacosa di Barbaresco per fare un esempio, ma anche Fongaro e Mas dei Chini per le bollicine) e il menu canta la tradizione, eseguita sotto l’occhio vigile e severo di Romano.
La prima pagina del menu si intitola “Piccoli piatti di grande cultura gastronomica”: uova di gallina padovana, vellutata di zucchine, parmigiano di Quistello; spremuta di pomodoro, cotechino capasanta arrostita; terrina di fegato d’oca marinato al Calvados e Madera con mostarda mantovana e pane veneziano per citarne alcuni. Oppure il merluzzo con la salsa verde quistellese.
Fra i primi saranno immancabili i tortelli di coda di bue e le tagliatelle gialle al ragout di germano reale. Ma non mancano i tortelli di zucca con crema di zucca e il risotto alla mantovana con piccione all’Amarone.
Imperdibile la faraona del Vicariato di Quistello con uva, arancia, mostarda mantovana e melograno oppure il fegato alla veneziana secondo Romano. Da provare il ventaglio di vitella al latte, porcini e patate. Fra i pesci ecco la ricciola al vapore su letto di patate, porri e zafferano, la spigola sauté alla Mediterranea, la mitica zuppetta di fagioli, astice e piedino di maiale.
Come dolce sarà commovente la zuppa inglese alla moda italiana.
Hanno un menu degustazione “San Bartolomeo” a 110 euro (4 portate) e il Desinare Quistellese a 90 euro (3 portate).
Sarà come sempre un’esperienza, che personalmente mi ha dato gioia: sia di provarla sia di raccontarla. Lunga vita ai fratelli Tamani!
Ristorante Ambasciata - Fratelli Tamani
Hotel & Residence Villa Bartolomea
Via dell'Accoglienza, 4
Villa Bartolomea (VR)
tel. 0442 78532