Il tarassaco è una pianta che sta a metà tra l’alimento e la pianta officinale. È sicuramente l'erba spontanea più conosciuta e più raccolta. Infatti a primavera, lungo qualunque strada, si vedono molte persone chine a raccogliere questo vegetale per usarlo in insalata. Ma attenzione! Non raccogliete il tarassaco lungo strade molto trafficate, in quanto assorbe il piombo degli scarichi delle auto, diventando nocivo per la salute. Invece le virtù salutari di questa pianta sono molte: è diuretica per l’elevato contenuto di potassio, contiene i flavonoidi, ottime quantità di vitamina A, B1, B2 e C; è depurativa e disintossicante, quindi ideale nelle diete primaverili, sia ipocaloriche che per eliminare tossine. Stimola delicatamente la produzione di bile, aiutando fegato e intestino nelle difficoltà digestive.

Inizia a spuntare nei prati e nei pascoli a partire da fine febbraio e fino a maggio giugno nelle zone di alta montagna, in quanto cresce subito dopo lo scioglimento della neve. In questo periodo si può trovare anche in vendita, come cespo verde, senza fiori. Le foglie devono essere umide al tatto, integre, senza macchie brune.

Sono utilizzate in cucina soprattutto in insalata: sono amare e mangiate come prima cosa a tavola stimolano e preparano una buona digestione. Si possono consumare da sole o aggiunte ad altre verdure crude o in insalate miste e con le uova sode, con dadini di pancetta o lardo rosolato. Cotte, si usano come gli spinaci, passati al burro in padella o condite con olio e limone. Inoltre si possono aggiungere alla minestra di verdura, ma solo poche foglie, per non rischiare che la minestra prenda un sapore troppo amaro. Come contorno il tarassaco si unisce alle bietole, alla borragine, alla malva e alle ortiche e si fa stufare per accompagnare la carne rossa o bianca.

Ci sono anche alcune curiosità relative al tarassaco. Durante la seconda guerra mondiale dalla radice del tarassaco si estraeva il lattice da cui si ricavava, a sua volta, la gomma, inoltre dalla torrefazione delle radici in epoche passate si otteneva un surrogato del caffé, con tutte le proprietà benefiche della pianta.

Per finire una semplice ricetta per farsi una saporita frittata. Servono 500 gr di foglie di tarassaco, 100 gr di pancetta, 1 uovo a persona, sale e olio per la cottura. Fate rosolare la pancetta nell'olio, sbollentate le foglie di tarassaco, una volta tolte dall’acqua tritatele, aggiungete la crema ottenuta alla pancetta. Sbattete le uova con il sale e poi unitele al resto degli ingredienti, quindi cuocete la frittata nella stessa padella della pancetta.

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