Dall'Amarone d'antan alle degustazioni pet friendly, una tenuta che guarda al futuro senza dimenticare le radici

Tra le colline della Valpolicella Classica, là dove l’Alta Valle di Fumane incontra la vallata di Valgatara, la Tenuta Santa Maria Valverde continua a scrivere la sua storia.

A condurre l’azienda di famiglia è oggi Nicola Campagnola, erede di una tradizione agricola che ha avuto inizio alla fine del Settecento, quando i fratelli Campagnola ereditarono il casale e i vigneti di Marano. Dopo la breve parentesi ottocentesca dell’osteria veronese di Carlo, portata avanti dalla moglie Caterina, negli anni ’30 la famiglia costruì la prima cantina a Paverno. La guerra mise temporaneamente fine a quel progetto, ma il figlio Renzo raccolse il testimone, tramandando la passione al figlio Nicola. Nel 1990, quest’ultimo ha avviato una ristrutturazione dei vigneti, puntando su autenticità e qualità.
tenuta.jpgLa produzione si sviluppa oggi su 13 ettari vitati, tra i 600 e i 200 metri di altitudine, in un territorio caratterizzato da microclimi diversi che danno vita a vini con identità ben definite. Le bottiglie prodotte annualmente non superano le 15.000 unità, segno di una precisa scelta artigianale.

Tra le etichette di riferimento troviamo il Valpolicella Classico, il Superiore, il Ripasso e naturalmente l’Amarone della Valpolicella. Quest’ultimo, nella versione della vendemmia 2020, ha stupito alle recenti Anteprime per le note inusuali di datteri e frutta esotica, la bocca morbida e il sorso avvolgente: un Amarone “d’antan” che ha conquistato il massimo dei voti nel nostro taccuino.
bottiglie.jpgNel 2025 la Tenuta Santa Maria Valverde ha introdotto una nuova formula di degustazione pensata specificamente per il pubblico femminile, in risposta a una tendenza già evidente tra i visitatori enoturistici. L’osservazione delle preferenze emerse negli ultimi anni ha evidenziato un interesse crescente da parte delle donne verso vini più vellutati e aromatici, come l’Amarone 2014 e i Ripasso di annate indietro, noti per eleganza e morbidezza.

Oggi l’enoturismo rappresenta quasi la metà dell’attività della tenuta, con una clientela prevalentemente giovane – tra i 25 e i 35 anni – e con una significativa presenza femminile, sia italiana che internazionale. Le esperienze proposte sono varie e curate nei dettagli: si va dal percorso Discover Valpolicella (con tre vini a 70 euro o quattro superiori a 80), alla degustazione esclusiva di vecchie annate a 120 euro, fino alla caccia al tartufo con degustazione di Amarone (160 euro) e all’escursione in e-bike con tasting finale (140 euro). Non manca l’esperienza combinata vino + olio Dop, offerta a 75 euro.
degustazione.jpgTra i filari, la Tenuta sta anche completando un’area pet friendly, pensata come piccola oasi di biodiversità dove poter lasciar liberi i propri cani. Un dettaglio che racconta bene lo spirito di un’azienda che non smette di innovare, pur rimanendo ancorata a una lunga storia di rispetto per la terra, per il vino e per chi lo sceglie.

Tenuta Santa Maria Valverde

loc. Gazzo, 4
Marano di Valpolicella (Vr)
santamaria.valverde@gmail.com

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