È l’Enosteria da Serafino: tre generazioni nel gusto
La visita al nostro miglior ristorante (o meglio categoria “trattoria di lusso) di Torreglia, ci ha aperto uno squarcio entusiasmante sulla cucina italiana e il suo futuro. Qui c’è una famiglia pazzesca, i Baù, composta da papà Serafino e mamma Michela in sala (ma lei prepara anche dei dolci davvero notevoli) ma soprattutto dai tre figli, sotto i trent’anni: Alberto e Matteo in cucina, Giacomo, sommelier, in sala.
Abbiamo scritto sulla guida precedente che la proposta non è mai banale e stupisce fino al conto, ma qui, se permettete, io mi sono commosso come quando sono stato a mangiare al Cjasal di San Michele al Tagliamento, per dire cosa può produrre una famiglia intera al lavoro. E poi mi sono commosso perché è venuta a salutarci anche nonna Zuma, che tira ancora la pasta e si ferma volentieri a parlare con gli ospiti che in un luogo così si sentono proprio a casa.
Entri in questo locale fondato nel 1984 e, oltre a osservare le invitanti situazioni estive, quando allestiranno i tavoli all’aperto nell’ampia corte, ti senti confortato dal banco del bar coi tavolini di fronte, che ricordano un luogo che ha una certa storia. Ma poi entri nella sala trionfale, ampia, con il grande camino da spiedo sul fondo e inizi a fregarti le mani.
La carta dei vini offre spunti interessanti, ma non ha ancora un suo filo conduttore preciso (a parte il Filò delle Vigne che è una delle tre migliori cantine, per noi, dei Colli Euganei), benché Serafino conosca tutti i produttori uno a uno. (Ma allora che ci faccia divertire con un 2007 di Pinot Grigio di Monteforche, che vi assicuro è ancora integro oppure coi maestosi vini di Salvan…!).
Su una lavagna leggiamo i cinque piatti fuori menu di Serafino e non riusciamo a resistere.
Fra gli antipasti c’è il ghiotto uovo fritto con asparagi di Pernumia e fonduta al formaggio ai due latti
ma che buona la melanzana nell’orto (una melanzana cotta al forno con del miso, aricchita da una spuma di burrata e pomodori in parte trasformati in ketchup e in parte freschi) (15 euro).
I maccheroncini di loro produzione con farine dei colli al ragù di cortile e asparagi (15 euro) sono una delle cose più buone assaggiate quest’anno, anche per la consistenza della pasta e la croccantezza.
Una tentazione erano pure gli spaghetti Verrigni mantecati all’aglio orsino, olio e peperoncino fresco.
Ai secondi due capolavori: un perfetto petto di faraona salsa alle erbette e cipolla agra (22 euro)
e il piccione servito con le coscette ripiene di foie gras e le sue salse (è sui 35 euro ma è grandissimo!).
Altri piatti del menu: bigoli con ragù d’anatra (13 euro) le fettuccine fatte a mano da Zuma con ragù di cinghiale (12 euro), la guancia di vitello brasata con polenta (19 euro).
A questo punto c’era solo spazio per i superbi dolci di mamma Michela (8 euro), imperdibili: Vento di passione (una frolla al cacao con ganache di cioccolato e caramello salato), la torta Enrico (una base di frolla, con mele, budino cotto con il Prosecco e mandorle tostate) e tiramisù.
Quando siamo usciti abbiamo abbracciato la nonna e tutta la famiglia. Che gran bella serata!
Enotrattoria da Serafino
Via S. Daniele, 57
Torreglia (Pd)
Tel. 049 5212482