Il fritto misto alla piemontese è qui

Alla trattoria del Centro di Castel San Pietro, frazione di Camino

Ci sono tanti motivi per venire a Camino: la Big Bench e la Chiesa di San Lorenzo, la casa Museo del pittore Enrico Colombotto, il panorama che si evince da Rocca delle Donne e poi il castello aleramico (teatro delle prime edizioni di Golosaria), proprio in località San Pietro, dove è situata la nostra meta, poco dopo il clamoroso albergo diffuso di Cà San Sebastiano.
Alla Trattoria del Centro, locale davvero meritevole, stanno lavorando con soddisfazione alla costruzione di un dehors che sarà pronto per la primavera, ma intanto le sale, che espongono i quadri bellissimi e colorati di un pittore locale (Camillo Francia) con due tele di Colombotto sono invitanti nella loro semplicità.
In sala c’è Claudio Albertone, in cucina la moglie Elisa Calvo che sa il fatto suo, anche a garantire un servizio veloce e cordiale.
Il menu è “quasi” fisso, ma in ogni caso si può scegliere fra gli antipasti: affettati misti, una finissima carne cruda condita alla perfezione,
carne cruda.jpg i peperoni con la bagna caoda (buona),
il vitello tonnato, anche questo ghiotto e vellutato.
vitello tonnato.jpg Ai primi gli agnolotti al sugo d’arrosto, corretti;
ai secondi due pezzi forti: il mitico fritto misto di Castel San Pietro (vedi foto d'apertura), fine e croccante nella sua perfetta frittura, con le canoniche parti dolci e salate, ben equilibrate nell’insieme. Merita il viaggio!
camino-apertura copia.jpg Ma anche il bollito misto con una buonissima salsa verde è degno di nota.
Non perdetevi i dolci: la torta ai Ciapetti che ha ricevuto la De.Co. durante un’edizione di Golosaria del 2010, fatta con mele Ruscalla essiccate, uova, cacao amaro, amaretti e savoiardi, un che di Marsala, chiodi di garofano e noce moscata, oltre a scorza di limone. Ma buono sarà anche il bonet generoso,
la crostata del giorno, la leggerissima torta di nocciola, tutto frutto delle mani di Elisa.
Sarà una sorpresa la carta dei vini, con le etichette dei produttori di Camino, fra cui Dellavalle, alfiere del Baratuciat (ma nonostante ne produca diverse tipologie qui non le avevano); e ci sono anche le etichette dei Parcellari e di altri ottimi produttori.

In conclusione, è stata una sosta davvero eccellente, dove siamo stati più che contenti. Dunque veniteci, anche perché la spesa è fra i 30 e i 40 euro. Wow!