Ai due platani, la grande trattoria italiana è così!

A Coloreto, il fascino di un locale della nostra filosofia, dove in tavola trionfano i sapori della tradizione, con i vini di una cantina da intenditori a prezzi per tutte le tasche

Per tutti i golosi. Se non ci siete mai stati mettete in agenda prima possibile una sosta Ai due platani, a Coloreto.
Per voi, un secolo di storia e il fascino delle atmosfere descritte da Giovannino Guareschi nelle vicende dei suoi Don Camillo e Peppone. Una trattoria a pochi chilometri da Parma che vi aspetta nella quiete della campagna emiliana. Un indirizzo che, dal novembre 2005, vede al comando una coppia di grandi professionisti, Giancarlo Tavani, che guida il personale che lo affianca nel servizio, e Giampietro Stancari, che guida il team ai fornelli, formando un duo affiatato e capace, e che ha saputo portare in alto il locale.

In questa stagione si gode dello splendido dehors, ampio e con i tavoli ben distanziati, apparecchiati con le caratteristiche tovaglie a scacchi bianchi e rossi, ma con i bicchieri giusti, perché qui il vino è valorizzato come si deve, con una cantina che è uno dei must avendo bella selezione che spazia dal territorio al resto d’Italia, fino alla Francia, con pregevole proposta di Borgogna e Champagne a prezzi più che invitanti.
In tavola trionfo della cucina del territorio e della tradizione, con salumi formidabili, che si possono aver singoli, o insieme come antipasto misto (con prosciutto crudo, coppa, salame e pancetta) accompagnati da torta fritta.
Tra i primi, uno dei “pezzi forti”, ossia la pasta fresca, in particolare ripiena, che l’ottimo Mattia Serventi vi presenterà pronta alla cottura.
Poi in tavola quei tortelli di erbetta o di ciliegia che saranno i più buoni che avrete mai mangiato.
O quel capolavoro ghiotto degli anolini in brodo di cappone che valgono il viaggio.
Di secondo, controfiletto di agnello del “nostro Appennino” con spinaci gratinati, carni alla brace o filetto di vitello (cotto rosato) con salsa tonnata “vecchia maniera”.
A chiudere, imperdibile il gelato alla crema mantecato al momento con la “Carpigiani" del 1964, totalmente naturale e preparato con latte e uova freschi (essendo preparato espresso è pronto alle ore 14 a pranzo e alle 22 a cena). Viene servito con nocciole piemontesi caramellate, praline croccanti al cioccolato, Grand Marnier, cioccolato fuso 70% Caraibe Valrohna.
I due abbinamenti imperdibili per noi sono con lo zabaglione caldo al paiolo, una vera goduria.
E un cucchiaio con l’Elisir Borsci San Marzano, felicità. Viva la trattoria italiana! La trattoria della nostra filosofia è così!