Una trattoria di lusso nel Monferrato che è una sosta raccomandabile e da sostenere
Le trattorie di lusso sono una categoria che abbiamo creato noi. È trattoria il luogo, l’idea di alcuni piatti, la ristrettezza delle offerte in carta, ma è da ristorante l’offerta del vino, l’eleganza e alcune portate che esulano dalla tradizione. L'Hosteria Treville (via roma, 26/a - tel. 0142231654) che sta in un paese del Monferrato, Treville (Al), che i milanesi conobbero grazie a Livio Pavese, storico produttore che aveva un localino ante litteram davanti alla borsa di Milano, già negli anni Sessanta, è una nostra scoperta. Le altre guide la ignorano, eppure questo è un posto fantastico, al quale quest’anno diamo la responsabilità della corona radiosa che è meritata nella categoria delle trattorie di lusso, che potremmo anche chiamare tavole di campagna. Altri ristoranti nel Monferrato hanno chiuso i battenti negli anni, pur lavorando bene. Ma questa perla resiste, da sei anni.
La conducono due amici: Massimo Coppo, il cuoco, autodidatta e Sandro Pastorino il maître. Prima di questa esperienza erano a Nibbiuno e ad Arona. Ma qui ci sembra abbiano potuto rappresentare bene tutta la loro espressività.
La carta dei vini è eccezionale, con etichette rare di tutta Italia (c’è persino il brut di Nicolodi), il menu è sfizioso.
L’amuse bouche è con un salame cotto del Monferrato, servito con pane e grissini fatti in casa. C’è un primo tavolo all’ingresso, poi una saletta raccolta che una vista sul Monferrato intrigante (Treville è considerata il balcone sul Monferrato). Il piatto che non manca mai in carta, davvero ghiotto, è il torcione di foie gras, petto d’anatra leggermente affumicato in casa, gelato di barbabietole, riduzione di aceto di lamponi. Tra gli altri antipasti il foie gras, capesante, borlotti e albicocche e la zuppetta di cannellini con carpaccio di triglie. Fra i primi i ravioli di carni bianche sono un’interpretazione davvero originale. E questo accanto a pappardelle di farro, polpo brasato, cozze, piselli e pomodorini. Fra i secondi, è fatto molto bene il branzino porcini e foie gras, ma ghiotta sarà anche la coscia di faraona alla senape antica, paglia di patate croccanti. Ricordiamo ancora la sella di agnello al forno con frutta secca.
Si chiude con la millefoglie di marroni gelato al pistacchio oppure con il semifreddo di croccante e cioccolato caldo. Una sosta raccomandabile. Da visitare, da sostenere. W il Monferrato!