La locanda del Falco di Valdieri è sempre una sicura conferma

A Valdieri si "pesca" dal menu scritto sulla lavagna tra piatti realizzati con materie prime ricercate sul territorio e a km 0

Davvero un "ritorno al futuro", che è sempre una sicura conferma, questa Locanda del Falco che è ormai diventata uno dei nostri luoghi del cuore. Perché è ogni volta un piacere che si rinnova ritrovarsi fra queste spesse mura di pietra, dove la sorridente accoglienza di Alessandro Re e della sua giovane brigata sono il miglior preludio alla serata che ci aspetta. L'altro punto fermo cui fare riferimento è l'immancabile "lavagna", che gira tra i tavoli raccontando i piatti del giorno cui si affiancano comunque le stagionali proposte della Carta.
Tutto sempre grazie a una cucina la cui forza si basa sulla capacità di valorizzare materie prime quanto più possibile a km 0 attentamente ricercate sul territorio. Dalla "lavagna" della serata ci tenta, con appena un tocco di nostrano esotismo, la fresca cevice di trota con le verdure

che affianca benissimo il tradizionale, e sempre in Carta, toma, patate, aiolì (media prezzo antipasti (€ 12/14).
Nonostante la calura estiva non ci priviamo di un assaggio di stagionalissime tagliatelle con i funghi (media prezzo primi piatti € 12/14) per poi passare ad una succulenta finanziera che qui, zona di sambucano, è preparata anche con le interiora di agnello (media prezzo secondi piatti € 15/16).
Per concludere, e siamo sempre in stagione, con dei golosissimi persi pien (prezzo medio dolci € 7).
Carta dei vini in cui perdersi è un piacere, soprattutto se guidati dalla cortese professionalità di Alessandro, che non lesina gli assaggi prima di arrivare all'etichetta "giusta".

Infine un conto dal corretto rapporto qualità/prezzo e, ultima tentazione cui cedere una volta o l'altra, la possibilità di fermarsi per la notte in una stanza di Villa Marsiglia, il nuovo Ostello Alpino di Valdieri pensato anche per chi si è concesso il bicchiere della staffa. D'altronde siamo o no nell'antica rimessa che un tempo ospitava i cavalli del Re?