Abbiamo degustato Sartieri, Feudo Arcuria, Tenuta Regisole, Tenuta Scerscé, Monteruello e Leali di Monteacuto
Sartieri 1931 - Casteggio (Pv)
Tre assaggi per la cantina della famiglia Saviotti che fin dalle pagine di presentazione dichiara di voler offrire una proposta di vini sartoriale. Questo ci fa intuire che andremo ad assaggiare vini che nascono per piacere, per rispettare una serie di caratteristiche prefissate e che loro stessi paragonano a un completo elegante o un foulard di seta. Obiettivo centrato sicuramente con la spumantistica: grande il Pinot Nero Rosé Brut Metodo Classico Allure, dal bel colore rosa che corteggia il rubino, al naso ha una finezza marcata, con note floreali, quasi di violetta, che affiancano i piccoli frutti, un'acidità ficcante.
Ci è piaciuto anche il Pinot Nero Brut Metodo Classico Première, dal bel colore ramato, con profumi di pera ben definiti al naso e in bocca un perlage fine, corredato da un'acidità diffusa ed equilibrata.
Monteruello - Fontanile (At)
Siamo a Fontanile, terra che vive sul confine con l'Acquese e quindi il mondo degli aromatici e la Barbera d'Asti nella sua enclave di Nizza, solo qualche crinale più in là. Un territorio che seppur poco sfruttato può dare grandi soddisfazioni. Deve averlo pensato anche Matteo Di Nunzio che ha posto qui il suo progetto in una tenuta attorniata dai vigneti e perfettamente ristrutturata dove ha saputo destreggiarsi tra i rossi più classici del territorio e la spumantistica. Applausi anzitutto per l'Acqui Rosé, un campione di razza, che al naso rende vivi i frutti rossi con note quasi animali andando a cercare un'anima del brachetto poco conosciuta. Il Metodo Classico punta sulla parte verde accompagnato dalle nuances di miele. In bocca è secco, dal perlage fine. Tra i rossi si segnalano la Freisa d'Asti vivace che al naso ha profumi di frutta secca e in bocca è tannico, con un'acidità spiccata. La Barbera d'Asti 2020 ha colore impenetrabile, profumi di prugna secca ma in bocca si allarga in un sorso ampio, vellutato.
Feudo Arcuria - Castiglione di Sicilia (Ct)
Già nostra cantina Top Hundred, ci ha fatto innamorare con il Sicilia Rosso “Palummaru”. In questa tornata però abbiamo preferito l'Etna Rosato Contessa 2020 che al naso ha spezie accompagnate da una nota animale che in bocca si traduce in una speziatura che pare accompagnarlo in una lunga persistenza.
Tenuta Regisole - Casteggio (Pv)
La Tenuta Regisole nasce da un progetto di Stefano Bartolini, in un territorio che riesce ad esprimere in pieno le potenzialità dell'Oltrepò Pavese e lo fa puntando sui vitigni iconici di questo territorio, la croatina, il pinot nero e la barbera. Vogliamo soffermarci in particolare sul Pinot Nero 2019, grande espressione nella vinificazione in rosso, a tratti iconico ed esemplare per come può esprimersi al massimo delle sue potenzialità in Oltrepò. Al naso è decisamente fine, con profumi di frutti di bosco. Ha stoffa fine, in bocca, molto equilibrato. Buona anche la Croatina Zona 2018, con profumi balsamici, quindi note di liquirizia e caffè. In bocca è tannico, equilibrato, lungo.
Tenuta Scerscè - Tirano (So)
Siamo a casa di una nostra vecchia conoscenza che già premiammo con il Top Hundred nel 2014 per il Valtellina Superiore "Essenza" che era al debutto. I vini di Cristina Scarpellini sono cresciuti, anche grazie alla consulenza dell’enologo Attilio Pagli e si mostrano interessanti in tutte le loro espressioni. Il Rosso di Valtellina ha profumi verdi, erbacei e note di uva spina. In bocca è equilibrato. Le espressioni del nebbiolo sono un crescendo. Il Valtellina Superiore Inferno Fiammante 2018 ha profondità speziata, al naso è croccante con un tannino non ancora ben espresso. Il Valtellina Superiore Sassella Incanto 2018 invece "baroleggia" con note balsamiche e quasi di medicinale, in bocca è tannico, equilibrato, decisamente espressivo. L'assaggio che ci ha colpito di più. (link ilgolosario)
Leali di MonteAcuto - Puegnago del Garda
Due i vini di questa cantina decisamente espressiva del territorio lacustre. Straordinario Il Chiaretto del Garda 2020 che ha colore rosato tenue e note distese, fresche e floreali al naso caratterizzate da una certa intensità. In bocca persiste anche il carattere agrumeto ed è graffiante con il suo velo di tannini. Ha una bella spalla acida, davvero piacevole. Interessante il Riviera del Garda Classico Groppello 2018 che dal colore rubino si apre subito con leggere note animali coperte però dall’amarena e dalla marasca che denunciano la presenza della barbera. In bocca è piacevole la sua pienezza e la trama tannica fine.
Cascina CastLet - Costigliole d'Asti
Over quota l'assaggio del vino voluto da Cascina Castlet per celebrare il Cinquantesimo. Un vino da uve barbera che va a cercare quasi l'opulenza con profumi di caramella e cenni balsamici, elegante, al limite di quella perfezione che però ci fa mancare l'abbraccio di quello che per noi resta il suo capolavoro, la Barbera d'Asti superiore Passum.
Il Moretto - Massa
Le Alpi Apuane sono il territorio da tenere sott'occhio nel mondo del vino, ci stanno conquistando con campioni a tratti sorprendenti con una completezza, soprattutto nei rossi, propria dei grandi vini. Lo abbiamo pensato con l'assaggio del nostro Top dei Top dello scorso anno, il Candia dei Colli Apuani Vermentino Nero “Riflesso” 2019, e lo ribadiamo oggi con l'assaggio "in casa" dei vini de Il Moretto della famiglia Conti che ha una parentela, nel vero e proprio senso della parola, con l'Aurora di Francesco che premiammo lo scorso anno.
Il Candia dei Colli Apuani Bianco Secco Terrazzato (80% vermentino, 15% albarola, 5% malvasia) è grandioso: al naso ha note quasi sulfuree, in bocca è pieno con una mineralità che spinge. Il Candia dei Colli Apuani Rosso Gran Moro 2020 è un rosso ancora giovane, in evoluzione, vinoso, che già dimostra una buona stoffa. L'upgrade porta il nome di Corniraya che, sempre nell'annata 2020, mostra già una pienezza e una completezza da grande rosso. Colore pieno, quasi impenetrabile, naso balsamico con note di menta, in bocca ha un tannino già definito che si prolunga in un sorso lunghissimo. Infine un assaggio che è anche un ricordo commosso.
Passopisciaro - Castiglione di Sicilia (Ct)
Grandioso l'Etna Rosso “Passorosso" 2019 della cantina Passopisciaro, capolavoro del compianto Andrea Franchetti che ci ha lasciato a inizio settimana. Una grande espressione dell'Etna, che al naso colpisce immediatamente per il profumo netto di cumino. Grande eleganza, acidità che sembra inseguirti a prolungare il sorso.
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