Questa settimana su La Stampa Paolo Massobrio racconta la storia nel mondo del vino della famiglia Tornatore di Castiglione di Sicilia (Ct).

In prima fila dal 1865, coltiva circa sessanta ettari vitati sui terreni vulcanici dell'Etna di Castiglione di Sicilia (loc. Verzella - via Pietramarina, 8A - tel. 0957563542 - www.tornatorewine.com).

Una decina d'anni fa il cav. Francesco Tornatore ha deciso di mettere a dimora, contro il parere di molti esperti, alcuni vitigni autoctoni come nerello mascalese e carricante. Proprio da uve nerello mascalese e nerello cappuccio nasce l’Etna Rosso “Trimarchisa” 2014 che, dopo un anno in botti di legno da 25 ettolitri e in vasche di cemento, evidenzia il suo colore rosso rubino, il profumo di piccoli frutti, mentre in bocca è ampio, con un finale speziato e minerale, persistente.

Questo si accompagna all’Etna Rosso “Pietrarizzo” 2014, da uve nerello mascalese in purezza, dalla spiccata mineralità e all’Etna Bianco “Pietrarizzo” da uve carricante e cattarato. Quest'ultimo - dice Massobrio - è sapido e fresco, con evidenti note di frutta esotica e mostra curiose note dolci e amare.
Ultima nota per il rosato da nerello mascalese, molto fresco, con sentore di melone e di piccoli frutti di bosco.

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